qdpd n 7.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode
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Pedagogia e Didattica Alberto Tornatora<br />
Punto di partenza sono stati i dati raccolti dalla recente Indagine della Associazione<br />
Lasalliana (2008 – 2009) che testimoniano le diverse realtà associative dei<br />
Distretti che rappresentano le Regioni dell’<strong>Istituto</strong>. Il Consiglio Generale ribadisce<br />
la consapevolezza che l’ <strong>Istituto</strong> sta vivendo un momento nuovo della sua<br />
storia, momento che richiede una risposta nuova; pure restando saldamente legati<br />
alla storia della fondazione è necessario comprendere che ciò che era vero<br />
per il passato oggi deve essere sfumato dalla vitalità della missione lasalliana.<br />
(I.17) Allo stesso modo in cui per il Fondatore ed i primi Fratelli l’Associazione<br />
è la risposta stabile ad una crisi strutturale (l’emergenza educativa di tre secoli<br />
fa) con la quale essi hanno dovuto confrontarsi animati da fede e speranza per<br />
l’avvenire, così oggi nel contesto attuale, completamente diverso, si ritrovano<br />
gli stessi fattori presenti agli inizi della Società delle Scuole Cristiane: 1) crisi/crocevia<br />
e 2) fede/speranza nell’avvenire. (1.11)<br />
“Oggi più che mai la chiamata è rivolta a tutti i lasalliani per assicurare<br />
l’avvenire della Missione.” (2.7)<br />
Il Capitolo Generale del 2007 ha evidenziato che nella vocazione del Fratello<br />
l’associazione è il primo voto che dà un senso agli altri voti ed esso è per i Fratelli<br />
motivo di fierezza che rende più forte il legame tra di loro all’interno del corpo<br />
stabile dell’<strong>Istituto</strong>. Pure sono molti i laici che, ispirati dalla vita e dal messaggio<br />
del Fondatore, già partecipano alla missione educativa lasalliana; costoro impegnandosi<br />
quotidianamente e frequentando anche programmi di formazione vivono<br />
l’esperienza spirituale di condivisione del carisma educativo che caratterizza<br />
l’<strong>Istituto</strong>. La Circolare 461 pone in evidenza anche una evoluzione del vocabolario<br />
dell’<strong>Istituto</strong> che sottolinea con efficacia uno sviluppo nel tempo di questa<br />
tendenza: a cominciare dal capitolo generale del 1986 (Famiglia Lasalliana),<br />
per proseguire con il capitolo generale del 1993 (Missione condivisa) e concludere<br />
con il Capitolo generale del 2000 (Associazione). Essere Associato per la Missione<br />
significa partecipare ad una identità lasalliana comune e sentire la corresponsabilità<br />
della missione intrapresa tenendo sempre bene a mente che gli educatori<br />
lasalliani, nel loro associarsi, assumono un impegno particolare per il servizio<br />
educativo dei poveri, per l’educazione alla giustizia e per l’evangelizzazione.<br />
(2.2.3) L’Associazione è dunque una risposta vocazionale a Dio, è una conversione<br />
progressiva, è un dono concesso e non uno status acquisito. Nella tradizione<br />
lasalliana la parola “associazione” ha in aggiunta una connotazione mistica che<br />
oltrepassa il semplice significato del dizionario: essa è l’espressione del legame<br />
che unisce quanti sono impegnati nella Missione Lasalliana, cioè quanti se ne<br />
considerano responsabili e contribuiscono attivamente alla sua vitalità. (4.10)<br />
Lo Spirito <strong>San</strong>to tessitore dell’avvenire collettivo … un atto di speranza.<br />
L’impegno di fondo dichiarato dagli estensori della Circolare 461 che mette<br />
a fuoco lo status quaestionis dell’Associazione per la Missione è il seguente: “di-<br />
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