qdpd n 7.pdf - Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode
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“La poesia è testimonianza d’Iddio” QdPD 1 (2011)<br />
Obiettivi educativi<br />
• saper fare luce sulle radici della fraternità universale degli uomini.<br />
• saperla riconoscere nella propria vita.<br />
• saper apprezzare il valore della preghiera a Dio.<br />
Verifica<br />
• Saggio breve o articolo di giornale di ambito artistico-letterario sulla base<br />
dei testi esaminati e di approfondimenti intertestuali e critici.<br />
Durata<br />
• 7 ore (4 ore di lezione; 2 di verifica; una di consegna).<br />
Premessa<br />
L’unità didattica è progettata all’interno delle lezioni curricolari di Italiano<br />
del quinto anno dei corsi liceali classico e scientifico e ne costituisce un percorso<br />
tematico di approfondimento riguardo alla religiosità cristiana presente nella<br />
poesia ungarettiana. Le lezioni precedenti avranno disegnato il quadro variegato<br />
della letteratura italiana all’inizio del XX secolo, dagli ultimi echi del <strong>De</strong>cadentismo<br />
alla poesia futurista e crepuscolare, dall’originalità poetica di Saba allo<br />
sperimentalismo narrativo di Pirandello, fornendo anche i tratti essenziali della<br />
biografia di Ungaretti e dell’influenza esercitata su di lui dalle idee e dalle opere<br />
di Mallarmé, Marinetti, Bergson. I contenuti, per la loro specificità, si prestano<br />
peraltro a utili approfondimenti nelle lezioni di Religione, consentendo così la<br />
riflessione e il dibattito sui temi universali della dignità umana, del senso del<br />
dolore e della preghiera, del dubbio nella fede.<br />
Scansione e sviluppo delle lezioni<br />
I Lezione – L’uomo e la sua identità<br />
La lezione introduce alla poetica di Ungaretti tramite le sue stesse dichiarazioni.<br />
La parola, sottratta al segreto dell’anima, tende a colmarsi di mistero e si<br />
manifesta nella sua purezza originaria. Il poeta moderno cerca contatti di immagini<br />
lontane, “senza fili” (chiaro il riferimento all’invenzione della radio da<br />
parte di G. Marconi). Egli esemplifica l’uomo che “vuole salire dall’inferno a Dio” 1 ,<br />
perché più sono distanti le immagini, maggiore sarà la poesia. Dunque il Novecento<br />
è un secolo di missione religiosa per il poeta, tenuto conto dell’enorme sofferenza<br />
da cui si sente circondato; in realtà, secondo Ungaretti, da Petrarca in<br />
1 Cfr. G.Ungaretti, Ragioni d’una poesia, in Vita d’un uomo, Milano 1969, p. LXXX.<br />
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