Maria Melato - Biblioteca Panizzi - Comune di Reggio Emilia
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prima cosa ad una ricognizione e analisi <strong>di</strong> tutta la documentazione, effettuando una schedatura<br />
informatizzata delle singole unità archivistiche tramite l’utilizzo del software SESAMO, versione<br />
3.2, data-base appositamente realizzato per la descrizione archivistica.<br />
In considerazione della natura e della tipologia dei documenti si è delineata l’opportunità <strong>di</strong><br />
articolare il fondo in cinque serie, poi ulteriormente strutturate: Carteggio, Copioni, “Qualche mia<br />
ora”, Articoli <strong>di</strong> giornale e Documenti.<br />
Il Carteggio (636 lettere), articolato in Carteggio con la madre (118 lettere), Carteggio con il padre<br />
(198 lettere), Carteggio con il figlio (8 lettere), Carteggio con impresari, artisti e amici (295 lettere)<br />
e Carteggio con i fornitori (17 lettere) comprende lettere, cartoline, telegrammi e biglietti.<br />
Le lettere dell’epistolario melatiano erano conservate per lo più in buste, costituite in gran parte per<br />
mittenti. Si è provveduto, perciò, per prima cosa a costituire fascicoli intestati ai singoli mittenti,<br />
all’interno dei quali le lettere sono state <strong>di</strong>sposte in or<strong>di</strong>ne cronologico; le lettere e le minute della<br />
<strong>Melato</strong>, invece, che della serie rappresentano una buona parte, sono state sud<strong>di</strong>vise in fascicoli<br />
intestati ai singoli destinatari. Si è dovuto procedere anche alla creazione <strong>di</strong> un fascicolo dove<br />
riunire i corrispondenti non identificati (a causa della firma illeggibile).<br />
I criteri adottati nella descrizione delle singole lettere sono i seguenti. Oltre all’intestazione (nome<br />
del mittente/destinatario), si segnalano, per ciascuna lettera, il numero d’or<strong>di</strong>ne, la data topica e<br />
cronica (le integrazioni alle date sono inserite tra parentesi quadra), la tipologia solo quando non si<br />
tratti <strong>di</strong> lettera, e la forma della scrittura, solo se la corrispondenza non è manoscritta. Destinatario<br />
<strong>di</strong>verso da <strong>Maria</strong> <strong>Melato</strong> è riportato, quando necessario, <strong>di</strong> seguito alla data. Inoltre si specificano:<br />
eventuali note, il numero delle carte, la conservazione (solo se non è buona), gli eventuali danni, la<br />
segnatura antica (quando presente), la segnatura definitiva (cassetta, fascicolo, unità) della singola<br />
unità all’interno dell’intero fondo.<br />
La serie Copioni (304 copioni) è articolata, sulla base dell’anno <strong>di</strong> acquisizione della<br />
documentazione da parte della <strong>Biblioteca</strong>, in Provenienza 1984 (84 copioni già numerati ed oggetto<br />
<strong>di</strong> un’attenta <strong>di</strong>samina nella Tesi <strong>di</strong> laurea <strong>di</strong> Nicola Arnoldo Manfre<strong>di</strong>), Provenienza 1989 (199<br />
copioni) e in Provenienza 1996 (21 copioni). Di ogni copione si è segnalato: il numero d’or<strong>di</strong>ne, il<br />
titolo (quasi sempre originario e quin<strong>di</strong> posto tra virgolette), la data cronica, e a volte quando<br />
presente anche quella topica, la forma della scrittura, solo se il copione non è manoscritto, le note<br />
finalizzate ad un’analisi degli aspetti estrinseci del copione (interventi, timbri), il numero delle<br />
carte, la conservazione (solo se non è buona), gli eventuali danni, la segnatura antica (quando<br />
presente), la segnatura definitiva (cassetta, unità) del singolo copione all’interno dell’intero fondo.<br />
I copioni inventariati dal Manfre<strong>di</strong>, appartenenti alla Provenienza 1984, erano già stati numerati con<br />
cifre romane alle quali (dal copione LXIII al copione LXXXIV) era stata fatta seguire la lettera R<br />
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