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PRIMO POLIZZI IL PRIGIONIERO CHE CANTA - liabarone.it

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gente sappia, nello stesso tempo però non vorrei che la gente sapesse. Forse … perché è stata<br />

tanta l’atroc<strong>it</strong>à. Forse perché mi sconcerta il turbamento che vedo negli altri. Ne soffro, anche<br />

per questa mancanza di ab<strong>it</strong>udine a parlarne.<br />

Ragion per cui ne parli unicamente con i sopravvissuti, e qualche rarissima volta<br />

con gli estranei.<br />

Certo... Mi è però diffi cile parlarne con le persone a cui voglio bene. Mi è molto diffi cile.<br />

* * *<br />

Tu eri un buon osservatore prima di entrare nel campo? Questa esperienza ha<br />

acu<strong>it</strong>o in te la capac<strong>it</strong>à di osservazione?<br />

Può darsi. Mi è sempre e piaciuto, del resto guardarmi attorno. Ho anche un buon senso<br />

d’orientamento. Tutto ciò mi aiuta, poiché non amo il gioco al buio: amo sempre avere un certo<br />

margine di sicurezza.<br />

Sì.<br />

Certo.<br />

Quando eri al campo, osservare un po’ troppo, a volte non era rischioso?<br />

Cercavi di selezionare gli oggetti delle tue osservazioni? Ad esempio, quando<br />

eri fuori dal forno crematorio per il trasporto dei cadaveri, cercavi di svolgere<br />

il comp<strong>it</strong>o che ti era stato assegnato automaticamente? Senza pensare cioè e<br />

senza osservare troppo certi particolari?<br />

Cosa cercavi di osservare in genere?<br />

Innanz<strong>it</strong>utto la vicinanza o meno dei guardiani: dal Kapò al comandante del campo. Perché<br />

dovevi essere sempre sul chi vive. Se ti passavano vicino, dovevi sempre usare l’accorgimento<br />

di salutarli. Era sempre necessaria questa attenzione. C’era poi la curios<strong>it</strong>à mia personale, che<br />

mi faceva guardare il panorama, il paesino che stavo attraversando...<br />

...la v<strong>it</strong>a che continuava, ma quella particolare forma di v<strong>it</strong>a che vedevi<br />

continuare solo nelle piante... nell’erba... negli animali... degli ab<strong>it</strong>anti<br />

della zona. Perché vederla continuare nei deportati doveva essere alquanto<br />

deprimente! Era v<strong>it</strong>a quest’altra?<br />

Eccome se era v<strong>it</strong>a!<br />

Direi che era v<strong>it</strong>a proprio perché cercavi di viverla. Era più v<strong>it</strong>a di quella che facevo in montagna...<br />

dal momento che in montagna ero vivo senza saperlo...<br />

Quel poco che mangiavi, lo mangiavi veramente per vivere dunque?<br />

Tutto ciò che facevo era in funzione della sopravvivenza: il cercare di avere certi pensieri e<br />

di non averne altri, il cercare certi contatti ed il non cercarne altri. Tutto era fi nalizzato alla<br />

sopravvivenza!<br />

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