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PRIMO POLIZZI IL PRIGIONIERO CHE CANTA - liabarone.it

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la sensazione era stata ancor più netta. Basti dire che, per ricoprire ognuna di quelle buche,<br />

avevamo lavorato in un centinaio di prigionieri armati di badile. Puoi quindi capire quanto<br />

fossero immense! … E ce n’erano tante! La stazione era tutta una buca. Gli apparecchi che<br />

a Güsen venivano caricati sui vagoni, non solo non sono mai arrivati a destinazione, ma non<br />

sono nemmeno part<strong>it</strong>i. Proprio perché gli allarmi erano talmente continui che i vagoni venivano<br />

regolarmente riconvogliati nelle gallerie.<br />

Quali sono stati gli altri sintomi della fi ne?<br />

Non saprei. Anche perché noi abbiamo continuato a lavorare fi no all’ultimo. La liberazione è<br />

avvenuta in un attimo: il loro intendimento era infatti di chiuderci nella galleria e far saltare<br />

tutto. Fuori non dovevamo restare. (76)<br />

Sono riusc<strong>it</strong>i a chiudere nella galleria qualcuno?<br />

No, assolutamente. Non ci sono riusc<strong>it</strong>i.<br />

* * *<br />

Quella mattina eravamo in attesa dell’appello. C’era ancora buio …<br />

Il tempo passa, il cielo si schiarisce e vediamo che non ci sono più sentinelle sulle torrette.<br />

Abbiamo poi cap<strong>it</strong>o che eravamo liberi.<br />

Così è cominciato il caos. Indescrivibile! Scene infernali! Tutti sparpagliati, non so quante<br />

migliaia, all’assalto delle cucine e dei depos<strong>it</strong>i, in cerca di cibo. Gente calpestata. Parecchi i<br />

morti. Ricordo che ero con uno di Coenzo ed un altro, credo, di Verona, che volevano dirigersi<br />

alle cucine. «No» dico «non vengo. Io vado a prendere le patate nei campi…».<br />

…Tu, con l’idea fi ssa che le patate facessero bene!<br />

… E sempre con la convinzione che la confusione non fosse l’ideale!<br />

Siamo così usc<strong>it</strong>i dal campo ed abbiamo raccolto le patate.<br />

Le mangiaste crude?<br />

No, le abbiamo lessate.<br />

Con cosa?<br />

Abbiamo usato un conten<strong>it</strong>ore delle maschere a gas, di metallo.<br />

76 - Questo era l’intendimento delle SS, come risulta peraltro dalla confessione rilasciata in punto di morte a<br />

Marsalek dal comandante del lager Franz Ziereis, fer<strong>it</strong>o e catturato il 23 maggio 1945 dagli americani e poi<br />

trasportato all’ospedale di Güsen. Pappalettera, Tu passerai per il camino, pag. 188. Si veda anche Francesco<br />

Albertini Un resistente nei lager Mauthausen mart. N. 53347. Scr<strong>it</strong>ti e ricordi. A cura di Mauro Begozzi e Ferruccio<br />

Maruffi , ANED, Eured<strong>it</strong>, Carrù (Cn) 1998, pag. 59 e segg. e documentazione allegata. Albertini, a Güsen già nel ’44<br />

dopo un periodo di quarantena a Mauthusen, fece parte del Com<strong>it</strong>ato Internazionale clandestino e presiedette il<br />

Com<strong>it</strong>ato Nazionale.<br />

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