PRIMO POLIZZI IL PRIGIONIERO CHE CANTA - liabarone.it
PRIMO POLIZZI IL PRIGIONIERO CHE CANTA - liabarone.it
PRIMO POLIZZI IL PRIGIONIERO CHE CANTA - liabarone.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
di responsabil<strong>it</strong>à, non si sentisse ancora pol<strong>it</strong>icamente o ideologicamente inquadrato, bensì<br />
la descrizione estremamente piatta e generica delle attiv<strong>it</strong>à svolte. Un banale susseguirsi di<br />
«Battaglie, rientri, riposi». Ed ancora, relativamente all’espletamento delle mansioni specifi che:<br />
«Cercavo di ricordare tutto ciò che avevo battuto a macchina.... il mio piccolo bagaglio. Perché<br />
dovevamo cacciare i tedeschi ed i fascisti e soprattutto come sarebbe stata la nuova società». (19)<br />
Certo i suoi diciotto anni potrebbero essere una giustifi cazione più che valida, e tuttavia,<br />
nonostante i pochi mesi di differenza, Laura e Lina hanno fatto una scelta del tutto diversa,<br />
doppiamente pol<strong>it</strong>ica, perché, in quanto donne, non dettata dalla contingenza della chiamata<br />
mil<strong>it</strong>are. D’altra parte, pur avendo la scelta delle due sorelle una comune matrice ribellistica,<br />
sussiste una differenza fondamentale che è ben evidenziata nelle rispettive testimonianze. (20)<br />
Per Laura infatti, la ribellione nasce in parte dal suo specifi co femminile, che le ha fatto vivere,<br />
qualche anno prima, con estrema amarezza la decisione del padre di non farle proseguire gli<br />
studi, ev<strong>it</strong>ando in tal modo, nonostante i suoi ottimi voti, di chiedere al Fascio la retta gratu<strong>it</strong>a, ed<br />
avvantaggiando l’unico fi glio maschio. Ha comunque origini più lontane negli anni dell’infanzia,<br />
trascorsi presso la famiglia paterna, per la quale le perquisizioni erano all’ordine del giorno.<br />
E con le perquisizioni i controlli, i fermi, per non parlare dei diffi cili contatti con Remo, spesso<br />
intravisto dietro le sbarre di un carcere o dal fi nestrino di un treno deb<strong>it</strong>amente sorvegliato, in<br />
partenza da Parma per altre destinazioni.<br />
In Lina la ribellione è invece originata da un sentimento più generale di solidarietà nei confronti<br />
dei persegu<strong>it</strong>ati. Forse più che in ogni altro, sulla sua indole naturalmente generosa ha pesato<br />
la lezione di v<strong>it</strong>a di Ernesto: la consapevolezza che le ingiustizie sub<strong>it</strong>e dalla sua famiglia<br />
erano le stesse sub<strong>it</strong>e da tante altre famiglie di antifascisti. La zuppa che, ancora bambina<br />
alternandosi a Laura ed a Primo, ha portato alla Rosina Gorreri che si stava consumando di<br />
tisi nel tubercolosario mentre Dante, il mar<strong>it</strong>o, scontava la sua fede comunista in galera od<br />
al confi no, diventerà il simbolo di una solidarietà che necessariamente deve espandersi al di<br />
fuori di questo microcosmo, per concretizzarsi in un sostegno organizzato alle famiglie degli<br />
antifascisti ed, in segu<strong>it</strong>o, a quelle dei partigiani ed agli stessi sbandati. (21)<br />
19 - Vedere pag 59 dell’intervista. Un quadro della quotidian<strong>it</strong>à della Resistenza ci è proposto da: Ubaldo Bertoli,<br />
La Quarantasettesima, Guanda, Parma 1961; Mario Rinaldi, Boogie woogie, Diabasis, 2002; Renato Lori, C’era un<br />
ragazzo...un partigiano 1945-45, con introduzione di Gabriella Manelli, edizioni Diabasis 2005.<br />
20 - Le testimonianze di Laura e di Lina sono depos<strong>it</strong>ate presso l’Ist<strong>it</strong>uto Storico della Resistenza e dell’età<br />
contemporanea di Parma.<br />
21 - Dante Gorreri nasce a Parma nel 1900. Idraulico. Si iscrive nel ‘21 alla federazione giovanile comunista,<br />
diventandone il primo segretario provinciale. Nel ‘22 è fra i protagonisti delle Barricate. Arrestato nel ‘23, quando<br />
è già membro della segreteria del part<strong>it</strong>o, viene poi assolto ed esce nel ‘24. Nel ‘25 si impegna attivamente per la<br />
cost<strong>it</strong>uzione di un Com<strong>it</strong>ato d’intesa antifascista, con rappresentati dei socialisti, dei popolari e dei repubblicani.<br />
Inviato nel ‘26 al confi no con una pena di cinque anni, è liberato nel ‘31, di nuovo relegato al confi no dopo pochi<br />
mesi. Amnistiato nel ‘33, di nuovo inviato al confi no, a Ponza, dove moriranno la moglie Rosina ed il fi glio. Rientra a<br />
Parma nel ‘36 e si occupa della riorganizzazione dell’apparato. Presente anche lui a villa Braga dopo l’8 settembre,<br />
partecipa attivamente alle riunioni per la cost<strong>it</strong>uzione del CLN. Inviato a Como, assume la carica di segretario della<br />
federazione provinciale. In segu<strong>it</strong>o arrestato e torturato dai fascisti, riesce a farla franca nel gennaio del ‘45, per<br />
riprendere il suo impegno nelle fi le della Resistenza. Dopo la liberazione viene eletto deputato alla Cost<strong>it</strong>uente,<br />
poi consigliere comunale, segretario della Camera del Lavoro. Arrestato nel ‘49 per le vicende relative all’oro di<br />
Dongo, rimane in galera per quattro anni, quando viene liberato grazie alle novantatremila preferenze ottenute per<br />
la Camera dei deputati. Ricopre poi la carica di presidente della commissione di controllo provinciale del Part<strong>it</strong>o<br />
Comunista, operando attivamente anche nelle organizzazioni partigiane. Muore nell’estate del 1987. In dettaglio<br />
si veda: Dante Gorreri, Parma ‘43, Parma, Step, ‘75; Andreucci, Detti, Il movimento operaio <strong>it</strong>aliano, Roma, Ed<strong>it</strong>ori<br />
Riun<strong>it</strong>i,’76, voll.2.<br />
30