PRIMO POLIZZI IL PRIGIONIERO CHE CANTA - liabarone.it
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Con Rognoni, che era il padre del federale di Parma, nel corso del primo interrogatorio<br />
sostenemmo la tesi che eravamo scesi dalla montagna perché quel genere di v<strong>it</strong>a non c’era<br />
piaciuto per niente e perché intendevamo entrare nell’eserc<strong>it</strong>o. Era infatti usc<strong>it</strong>o un bando per<br />
cui, chi si fosse presentato entro il 4 novembre, data della v<strong>it</strong>toria, avrebbe avuto il condono.<br />
Sergio, tra l’altro, pur essendo del ‘26, non aveva ancora obblighi di leva.<br />
Sapevano comunque chi eri, vero?<br />
La brigata nera non credo, o forse sì, non saprei. Comunque Rognoni ci fece fi rmare una<br />
domanda per andare volontari nell’eserc<strong>it</strong>o … Mi ricordo bene. Con Sergio si pensava che se<br />
tutto fosse fi lato liscio e ci avessero accettato, avremmo poi trovato il modo di fuggire con la<br />
divisa e con le scarpe nuove.<br />
L’intenzione era di r<strong>it</strong>ornare in montagna?<br />
Questo era pacifi co.<br />
C’era la possibil<strong>it</strong>à, dopo essere entrati nell’eserc<strong>it</strong>o?<br />
Penso di sì. Noi non sapevamo certo come sarebbe andata a fi nire. Ad ogni modo l’intenzione era<br />
quella. Alla brigata nera si lim<strong>it</strong>arono a raparci, ma non ci picchiarono. Rognoni evidentemente<br />
capiva che il fascismo era agli sgoccioli e, con ogni probabil<strong>it</strong>à, cercava di prepararsi un alibi per<br />
il dopo. Fra le giovani leve serpeggiava invece la paura, soprattutto dopo che i sappisti avevano<br />
organizzato il lancio di manifestini, contemporaneamente in diversi cinematografi c<strong>it</strong>tadini.<br />
Era passata una settimana – circa il 10 di novembre – quando i tedeschi ci portarono alla SD,<br />
vicino al Pet<strong>it</strong>ot. (59) Ovviamente saltò fuori la storia della mia famiglia, perché Rabanzer, colui<br />
che ci interrogava, era lo stesso che in precedenza aveva interrogato i miei. Fummo alloggiati –<br />
io e Sergio – negli scantinati, ma in due celle diverse.<br />
La musica cambiò. Volevano più che altro sapere cosa era successo a casa mia: dove fossero<br />
quindi certi compagni, ecc. Chiedevano con insistenza di Bertini, di Costa, ecc. (60) Io, facendo<br />
il fi nto tonto, regolarmente rispondevo che credevo fossero fi danzati con le mie sorelle. Ed<br />
ancora mi chiedevano di Ilariuzzi e di tutti coloro che avevano frequentato casa mia, mentre io<br />
mantenevo sempre lo stesso atteggiamento. (61)<br />
Venni poi a sapere che i miei erano fi n<strong>it</strong>i in Germania, in un campo di lavoro.<br />
59 - Monumento storico che allora delim<strong>it</strong>ava la c<strong>it</strong>tà dall’estrema periferia verso Est.<br />
60 - Bertini è il nome di battaglia di Bruno Tanzi. Medico, nato nel 1907 ad Alseno, in provincia di Piacenza, è morto<br />
a Parma nel 1994. Enzo Costa, avvocato di origine calabrese, nato a Fabrizia in provincia di Catanzaro, nel 1917,<br />
è morto a Parma nel 1999. Entrambi iscr<strong>it</strong>ti al P.C.I. ed attivamente impegnati, dopo l’8 settembre hanno avuto<br />
frequenti contatti con i Polizzi ed alla fi ne del ‘44 assumeranno la funzione di ispettori del Comando Nord Italia.<br />
61 - Umberto Ilariuzzi nasce a Parma nel 1908. Manovale. Di famiglia antifascista. Ha i primi contatti pol<strong>it</strong>ici nel<br />
‘24. Iscr<strong>it</strong>tosi in segu<strong>it</strong>o al part<strong>it</strong>o comunista, più volte arrestato, nel 1930 viene assegnato al confi no di polizia per<br />
cinque anni. Nuovamente processato nel ‘31 per propaganda sovversiva ed appartenenza al part<strong>it</strong>o comunista,<br />
viene condannato dal Tribunale Speciale a dieci anni di reclusione. Dimesso nel ‘34, di nuovo arrestato, di nuovo<br />
sottoposto al Tribunale Speciale che gli commina dieci anni di carcere e tre di libertà vigilata. Dopo l’8 settembre è<br />
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