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PRIMO POLIZZI IL PRIGIONIERO CHE CANTA - liabarone.it

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Io sono in questo mondo... ma, non so come dire …ci sono e non ci sono. So di essere vivo...<br />

perché vivo. Ma vivo molto al di fuori... anche gli avvenimenti esterni mi coinvolgono molto<br />

relativamente …<br />

Ma tu, contemporaneamente alla tua v<strong>it</strong>a di oggi, vivi ancora in quella<br />

dimensione?<br />

Sì. Come sensazione, sì. Come momenti. Non è che io viva con l’idea fi ssa di essere là. Ci sono<br />

però certi momenti in cui mi sento ancora là.<br />

Ti sembra di essere ancora là, nei momenti particolarmente tristi e drammatici<br />

della tua v<strong>it</strong>a o piuttosto nei momenti – come dire – più quotidiani? Non saprei, la<br />

mattina ti alzi e pensi: allora mi alzavo e... adesso mi alzo e...<br />

No. Ho proprio la sensazione di essere, in quel momento, là. Specialmente in certi periodi<br />

stagionali.<br />

Cioè?<br />

D’inverno. Perché, quando ero là, era inverno. Quando c’è la neve, la neve sfatta ed acquosa<br />

però, non la neve bella, bianca, appena caduta. Cammino per strada e... Ma queste sono cose<br />

mie... intime...<br />

* * *<br />

È successo alcuni anni fa... Ero in vacanza su, a Vianino, con mia moglie. Gli altri erano rimasti<br />

giù, davanti al bar, come al sol<strong>it</strong>o alla sera, per le ultime due chiacchiere. Ero andato a fare un<br />

giro. Mi ero poi fermato vicino alla chiesa, al campo delle bocce. Ricordo che avevo un pullover<br />

sulle spalle. Dopo mezzanotte, fi nì il gioco ed io mi accinsi a scendere verso l’albergo.<br />

Mi sentivo benissimo. Camminavo... e mi r<strong>it</strong>rovai a rivivere una sera identica a quella, mentre,<br />

tanti anni prima, tornando da una riunione di commissari, andavo verso il mio distaccamento.<br />

Ormai vicino all’albergo, avevo l’impressione di camminare, come camminavo allora …<br />

nonostante la menomazione alla gamba, non ne avvertivo la rigid<strong>it</strong>à, quasi fosse sana come<br />

tanti anni prima.<br />

Ma le persone le vedevi?<br />

Non c’era nessuno. Ormai erano tutti a letto.<br />

Nel ‘44 non eri certo vicino a Vianino, vero?<br />

No. Ero in un’altra zona. Quella notte però era tutto identico... identica la grande luna chiara…<br />

La v<strong>it</strong>a nei campi di concentramento, ha forse sviluppato in te certe facoltà?<br />

No. Non so. Come in quell’attimo ho vissuto quel lontano momento bello, mi cap<strong>it</strong>a ancor<br />

oggi, specialmente d’inverno, quando c’è la neve... Vado per una strada un po’ buia e mi<br />

sembra di essere nel campo... oppure certi odori …. Quando passo per qualche borgo... Odori<br />

di disinfettante... ed è come se fossi lì!<br />

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