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Compendio di storia della scrittura latina. Paleografia ... - Gregoriana

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Germania ai tempi <strong>della</strong> Secolarizzazione degli inizi dell’Ottocento. Ci si volevano<br />

sistemare tutti i documenti raccolti. Sorsero scuole speciali ed istituzioni destinate alla<br />

formazione dei bibliotecari ed archivisti, come l’École Nationale des Chartes, fondata a<br />

Parigi nell’anno 1821. Questa scuola riprese l’opera e il metodo dei Maurini, <strong>di</strong>ventando<br />

celebre durante la seconda metà del sec. XIX grazie in particolare al Professore Léopold<br />

Delisle (1826-1910). Costituiva un segno d’onore essere chiamato «chartiste». Oggidì<br />

questa Scuola pubblica la rivista Bibliothèque de l’École des Chartes.<br />

- Similmente, a Vienna (Austria) è stato creato l’Institut für Österreichische<br />

Geschichtsforschung, nell’anno 1854. Suo fondatore fu Theodor von Sickel (1826-<br />

1908); egli ha frequentato l’École des Chartes, ha poi scritto e pubblicato molte opere<br />

<strong>di</strong>plomatiche e <strong>di</strong> paleografia. Egli fu il primo ad applicare l’arte fotografica, appena<br />

inventata, allo stu<strong>di</strong>o dei manoscritti. La sua opera Monumenta graphica me<strong>di</strong>i aevi<br />

(Vienna 1859 ss.) è ancora ritenuta tra le più splen<strong>di</strong>de e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> tavole con esempi <strong>di</strong><br />

<strong>scrittura</strong> <strong>latina</strong> me<strong>di</strong>oevale.<br />

- In Germania, la Società per la Storia antica e me<strong>di</strong>oevale (Gesellschaft für ältere<br />

deutsche Geschichskunde), fondata nell’anno 1819, <strong>di</strong>ede un grande impulso agli stu<strong>di</strong><br />

paleografici. La pubblicazione <strong>della</strong> collana Monumenta Germaniae Historica<br />

richiedeva un continuo esame ed un’acuta critica dei testi tramandati nei manoscritti.<br />

Lentamente si è arrivati alla persuasione -grazie anche agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> L. Delisle- che la<br />

<strong>Paleografia</strong> non può accontentarsi con la semplice qualifica delle scritture come onciale,<br />

semionciale, visigotica, insulare, ecc., ma, pur mantenendo quelle denominazioni, deve<br />

mirare ad accertare da chi, perché, dove, quando ciascuno dei manoscritti sia stato<br />

scritto. Così lo stu<strong>di</strong>o paleografico si allarga; sono stu<strong>di</strong>ate non soltanto le scritture, ma<br />

anche i manoscritti, la genesi ed il processo dello scrivere, le scuole scrittorie, ecc.<br />

- Durante la seconda metà dell’Ottocento, Wilhelm Wattenbach ha pubblicato, oltre<br />

ad un breve manuale <strong>di</strong> paleografia, un volume intitolato Das Schriftwessen im<br />

Mittelalter (Leipzig 1871, 3 1896, ristampa 1958) <strong>di</strong> grande valore ancor oggi, dove sono<br />

raccolte numerose notizie non solo sulle scritture, ma piuttosto sul contesto culturale <strong>di</strong><br />

esse, cioè notizie sulla materia dei co<strong>di</strong>ci, la loro produzione e commercio, gli<br />

istrumenti, l’inchiostro, il lavoro dello scrivano, le biblioteche e gli archivi durante il<br />

me<strong>di</strong>oevo ecc.<br />

- Influsso rilevante sullo stu<strong>di</strong>o paleografico ha avuto Ludwig Traübe (1861-1907).<br />

G. Cencetti lo qualificava: «il più geniale dei paleografi vissuti dopo il Maffei» 25 .<br />

L. Traübe ha scoperto una stretta connessione - almeno dall’epoca <strong>della</strong> <strong>di</strong>ffusione<br />

tramite la stampa - fra la <strong>storia</strong> <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> e quella <strong>della</strong> cultura. Alcune delle sue<br />

ricerche, come Perrona Scotorum -sull’opera dei monaci irlandesi in favore <strong>della</strong><br />

conservazione <strong>della</strong> cultura classica e <strong>della</strong> sua <strong>di</strong>ffusione nel continente europeo-<br />

rimangono fondamentali per gli stu<strong>di</strong> paleografici, filologici e <strong>di</strong> <strong>storia</strong> <strong>della</strong> cultura. L.<br />

Traübe morì ancora giovane, ma ciò che ha lasciato è stato raccolto ed e<strong>di</strong>to dai suoi<br />

<strong>di</strong>scepoli in Vorlesungen und Abhanlungen von Ludwig Traube (3 voll., München 1909-<br />

1920): una miniera <strong>di</strong> suggerimenti e <strong>di</strong> notizie che gli stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> paleografia non<br />

debbono ignorare.<br />

- In Italia, il più importante centro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> paleografici nell’Ottocento fu la Scuola <strong>di</strong><br />

<strong>Paleografia</strong> e Diplomatica <strong>di</strong> Firenze, fondata nell’anno 1857. I professori C. Paoli<br />

(fine’800) e L. Schiaparelli (inizio Novecento) sono stati i più noti. C. Paoli è<br />

conosciuto dal suo Programma scolastico <strong>di</strong> paleografia e <strong>di</strong> <strong>di</strong>plomatica (Firenze<br />

1883), L. Schiaparelli (+1934) si <strong>di</strong>stinse per gli stu<strong>di</strong> sulla <strong>scrittura</strong> <strong>latina</strong> nell’età<br />

25 G. CENCETTI, Lineamenti <strong>di</strong> <strong>storia</strong> <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> <strong>latina</strong>, Bologna 1954, p. 11.<br />

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