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Compendio di storia della scrittura latina. Paleografia ... - Gregoriana

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Romano non era obbligata a rispettare i <strong>di</strong>vieti- sono penetrate nel sistema delle<br />

abbreviature comuni del me<strong>di</strong>oevo.<br />

3) Di provenienza religiosa. Si tratta dei cosidetti nomina sacra. Sono decisamente <strong>di</strong><br />

origine cristiana, sebbene abbiano le ra<strong>di</strong>ci nel modo <strong>di</strong> scrivere le Sacre Scritture in<br />

ebraico. I più antichi <strong>di</strong> essi che conosciamo si trovano sui papiri (contenenti testi in greco)<br />

provenienti dall’Egitto. Si sa che le comunità cristiane d’Egitto, in particolare quella <strong>di</strong><br />

Alessandria, hanno conservato stretti legami con la comunità giudeo-cristiana <strong>di</strong><br />

Gerusalemme. L’influsso ebraico è perciò più forte che altrove. Gli ebrei hanno il nome <strong>di</strong><br />

Dio in grande venerazione, ad<strong>di</strong>rittura non lo pronunciano.<br />

Il Nome <strong>di</strong> Dio è costituito da quattro lettere, tutte consonanti, scritte da destra a<br />

sinistra. È il cosiddetto tetragramma: yod, he, wau, he = ה ו ה י. 111<br />

Ma la lettura del nome <strong>di</strong>vino deve essere fatta in modo <strong>di</strong>verso a ciò che appare scritto<br />

nel testo masoretico: secondo testimoni antichi, il testo masoretico era probabilmente<br />

scritto: = Yahweh.<br />

La sua lettura, non<strong>di</strong>meno, si deve fare introducendo nel tetragramma sacro le vocali<br />

prese dal termine “il Signore” = : ‘adonay. Pertanto: il nome sacro si<br />

legge con le vocali a – o – a [le consonanti <strong>di</strong> ‘adonay sono ovviamente: alef, dalet, nun, yod<br />

], in modo tale da costringere il lettore a leggere “il Signore”, al posto <strong>di</strong> “Yahweh” che,<br />

come sappiamo, non si doveva pronunciare.<br />

Si avverta, però, che introducendo le vocali <strong>di</strong> ‘adonay nel tetragramma, si arriva a un:<br />

Yahowah. Il cambiamento <strong>della</strong> prima vocale “a” in “e” = Yehowah, è già una questione <strong>di</strong><br />

grammatica ebraica 112 .<br />

Per attirare l’attenzione del lettore verso il Nome sacro, si poneva una lineetta sopra il<br />

Nome. Lo stesso uso passò alle versioni greche dell’Antico Testamento; sopra ΘHOC~ si<br />

poneva una lineetta, ma più spesso s’imitava l’ebraico anche nello scrivere soltanto le<br />

consonanti, omettendo le vocali: ΘC~. Similmente si fece con altre parole per significare il<br />

<strong>di</strong>vino, in particolare nei testi del Nuovo Testamento in greco: KC~ = Kύριoσ; IC~ =<br />

Iήσουσ; XC~ = Χριστόσ; ΠAP~ = Πατέρ; MP~ = Mήτερ; ΠNA~ = Πνέυμα; qualche volta<br />

però si scriveva anche IHC~, XPC~.<br />

Questa usanza fu ricalcata nelle versioni latine del NT. Così abbiamo:<br />

Dal sec. IV: DS~, IHS~, XPS~, SPS~. [Deus, Iesus, Christus, Spiritus].<br />

Nel sec. V: SCS~, (DMS~), DNS~. [sanctus, dominus].<br />

Tra il V/VI sec.: CLRS~, DIACS~, PBR~. [clericus, <strong>di</strong>aconus, presbiter].<br />

Nel sec. VI: NR~, EPS~, REVS~.[noster, episcopus, reverendus].<br />

Nel sec. VI, si usarono le stesse abbreviature, però in senso profano; dns~, nr~ =<br />

Imperatore. Il carattere sacro dei nomina sacra (ihs~, ds~, sps~, scs~) era ancora percepito<br />

nel sec. IX 113 . L’uso si è conservato fino ai nostri tempi: IHS - emblema dei gesuiti, prima<br />

usato da S. Bernar<strong>di</strong>no da Siena; i passionisti portano IHV~ XPI~ PASSIO. [Iesu Christi<br />

Passio].<br />

111 Sul «tetragrammon», cfr. F. VATTONI, «Il tetragramma...», in Stu<strong>di</strong>a papyrologica (1979) 17-29 .<br />

112 Ringraziamo vivamente la collaborazione del Professore S. Bretón, S.I. Cfr. JOÜON-MURAOKA, A<br />

Grammar of Biblical Hebrew, Ed. Pontificio Istituto Biblico, Roma 2006, § 16f1.<br />

113 CRISTIANO DA STAVELOT -monaco <strong>di</strong> Corbie-, scriveva: «Scribitur autem “Iesus” iota et eta et sigma<br />

et apice desuper apud nos. Nam in Graecorum libris solummodo per iota et sigma et apice desuper invenitur<br />

scriptum. Et, sicut alia nomina Dei, comprehensive debet scribi, quia nomen Dei non potest litteris explicari.<br />

Quando purum hominem significat, per omnes litteras scribitur» (Patrologia Latina, 106, col. 1278).<br />

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