Compendio di storia della scrittura latina. Paleografia ... - Gregoriana
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Dai tempi <strong>di</strong> S. Martino <strong>di</strong> Tours (+397) la produzione dei libri <strong>di</strong>venne<br />
un’occupazione praticamente affidata ai monaci - e alle monache - capaci <strong>di</strong> praticare<br />
l’arte <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> <strong>latina</strong>. In sede d’un corso <strong>di</strong> Bibliologia, oppure <strong>di</strong> Co<strong>di</strong>cologia,<br />
sarebbe il caso <strong>di</strong> domandarsi sul significato degli scriptoria dei monasteri me<strong>di</strong>evali. In<br />
questo fatto convergono parecchie caratteristiche: sottomissione alla norma, valutazione<br />
positiva del passato storico, ecc. Dal monastero <strong>di</strong> S. Severino <strong>di</strong> Napoli sono usciti<br />
almeno tre co<strong>di</strong>ci, scritti durante il sec. VI in semionciale, oggi presso le Biblioteche<br />
Apostolica Vaticana, <strong>di</strong> Montecassino e <strong>di</strong> Bamberg. Essi mostrano una <strong>di</strong>sciplina<br />
calligrafica soltanto raggiungibile me<strong>di</strong>ante un estremo esercizio, nonché una ferrea<br />
sottomissione dell’in<strong>di</strong>viduo allo stile dello scriptorium (Cfr. CLA, o.c. in nota 28, vol.<br />
I, 16; vol. III, 374 a; vol. VIII, 1031) 40 .<br />
Durante il sec. VI esisteva un centro scrittorio nella Calabria, il Vivarium fondato da<br />
Cassiodoro, modello <strong>di</strong> vita comune monastica. Quei monaci possedevano una<br />
biblioteca arricchita da loro stessi me<strong>di</strong>ante il proprio lavoro. Purtroppo, questo<br />
monastero sparì poco tempo dopo la morte <strong>di</strong> Cassiodoro, e la sua biblioteca fu<br />
trasferita ad un luogo più sicuro 41 .<br />
Tavola 1. Cassiodorus, alias Esdra.<br />
Codex Amiatinus, fol. 1 v ., sec. VI.<br />
Biblioteca Laurenziana, Firenze.<br />
Per quanto si riferisce alle biblioteche pubbliche allora esistenti nella città <strong>di</strong> Roma,<br />
erano in 28, come sono enumerate in una descrizione dell’Urbs Roma, del sec. IV.<br />
Esistevano a Roma, già durante i sec. VI-VII, la biblioteca Lateranense ed altre, ed<br />
alcuni archivi ecclesiastici; in altre città <strong>della</strong> Penisola Italica - Capua, Napoli, Ravenna,<br />
Verona - si custo<strong>di</strong>vano anche i co<strong>di</strong>ci. Presso gli uffici dell’amministrazione civile si<br />
sarebbero trovate alcune copie <strong>della</strong> co<strong>di</strong>ficazione giuri<strong>di</strong>ca giustinianea pervenute da<br />
Costantinopoli. A questi co<strong>di</strong>ci si univano copie corrette dagli autori, come nel caso <strong>di</strong><br />
Boezio; alcuni originali <strong>di</strong> San Girolamo, dei quali sono stati fatti molte copie, si<br />
trovavano probabilmente in terre italiane.<br />
40 Osserviamo lo stesso anche nella Gallia e nelle isole Britanniche, per esempio nel monastero <strong>di</strong><br />
Luxeuil (nell’attuale Svizzera, vicino a Basilea), verso la fine del sec. VII, dove si presentano tipi <strong>di</strong><br />
<strong>scrittura</strong> <strong>di</strong>fficili da eseguire, presieduti da un ideale <strong>di</strong> uniformità realizzato con una grande padronanza<br />
tecnica. CLA = Co<strong>di</strong>ces Latini Antiquiores, XII voll., a cura <strong>di</strong> E. A. LOWE, London, 1934-1971. Citato<br />
nella nota 28.<br />
41 Secondo Pierre Courcelle, il luogo <strong>di</strong> rifugio sarebbe stato la Biblioteca Lateranense <strong>di</strong> Roma.<br />
Diversi manoscritti del Vivarium sarebbero arrivati, in <strong>di</strong>verse epoche, ad<strong>di</strong>rittura fino all’Inghilterra e la<br />
Francia. La più bella copia che conosciamo <strong>di</strong> un manoscritto «cassiodoriano» è la parte iniziale del<br />
Codex Amiatinus -oggi presso la Biblioteca Laurenziana, Firenze-, scritto in Northumbria durante i primi<br />
anni del sec. VIII; esso contiene la rappresentazione <strong>di</strong> Cassiodoro raffigurante il profeta Esdra nella sua<br />
biblioteca. Cfr. Tavola 1.<br />
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