Compendio di storia della scrittura latina. Paleografia ... - Gregoriana
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8.5 La <strong>scrittura</strong> minuscola corsiva<br />
La maiuscola corsiva, -quella usata sulle tavolette cerate-, non era adatta ad un tracciato<br />
scorrevole, ondulato, come lo permetteva invece l’uso del calamo o <strong>della</strong> penna <strong>di</strong> oca. Si<br />
capisce che la maiuscola non poteva originare scritture corsive per lungo tempo 100 . L’unico<br />
frutto del suo uso sul papiro fu la formazione <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> artificiosa cancelleresca<br />
imperiale, - le «litterae caelestes» -.<br />
Per quanto riguarda le caratteristiche tipiche <strong>della</strong> minuscola corsiva, ecco i suoi tratti:<br />
a) essa era tracciata me<strong>di</strong>ante il calamo temperato a punta acuta, mentre per le scritture<br />
librarie, <strong>di</strong> regola, era temperato a punta quadrata od obliqua;<br />
b) la rapi<strong>di</strong>tà nel tracciato (manu currente) influiva sul ductus delle singole lettere;<br />
c) le parti componenti le singole lettere si susseguono perché il calamo rimane in<br />
contatto col papiro, mentre nel caso delle scritture posate –librarie- il calamo era <strong>di</strong> solito<br />
levato alla fine d’ogni parola;<br />
d) le legature <strong>di</strong>ventavano elemento caratteristo <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> corsiva: esse riuniscono<br />
talvolta le lettere che appartengono a due <strong>di</strong>verse parole e forzano il modello fondamentale<br />
delle singole lettere, costringendolo a fare mo<strong>di</strong>fiche, <strong>di</strong> cui la più frequente è l’apertura <strong>di</strong><br />
occhielli.<br />
Caratteristiche. La minuscola corsiva ritiene in parte le forme corsive arcaiche, ma<br />
assume nello stesso tempo alcune forme <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> “usuale”, in particolare quelle delle<br />
lettere minuscole; essa non accetta cristallizzazioni, e si evolve in continuazione. Le<br />
legature fanno tratteggi poco riconoscibili. Nei sec. IV-V, la minuscola corsiva è<br />
spontanea, e tende alla roton<strong>di</strong>tà, conservando la verticalità. Già durante il sec. V, però, si<br />
osservano le aste in alto inclinate a destra, la <strong>scrittura</strong> si fa più regolare, talvolta assai<br />
minuta, aumentando la tendenza verso le legature. La “a”, anche isolata, è sempre aperta e<br />
prende forma simile alla “u”; nelle legature a destra, la lettera “a” spesso si innalza sopra il<br />
rigo –quest’abitu<strong>di</strong>ne colpisce molto il lettore-. La “c” e la “s” legano a destra; succede che<br />
la “c”, nelle legature, si <strong>di</strong>stingue poco dalla “t” legata.<br />
Si sono conservati molti esempi in minuscola corsiva del sec. V, molti provenienti da<br />
Ravenna, i cosiddetti Papiri Ravennati. La minuscola corsiva era in uso anzitutto in Italia,<br />
fino al sec. VIII, e non soltanto come <strong>scrittura</strong> documentaria, ma talvolta, nei sec. VII-VIII,<br />
anche per i testi letterari, dove però il tratteggio <strong>di</strong>ventò più regolare, piuttosto<br />
semicorsivo. Le forme <strong>della</strong> minuscola corsiva perdurarono in Italia per molti secoli, fino<br />
all’anno 1200. Era essa una <strong>scrittura</strong> con impronte localistiche, prevalentemente usata dagli<br />
scribi e tabellioni per la documentazione privata. Inoltre, la <strong>scrittura</strong> minuscola corsiva ha<br />
dato luogo ad altre scritture librarie e documentarie, come quella merovingica, la<br />
beneventana, la visigotica e la curiale romana 101 .<br />
100 Cfr. G. CENCETTI, o.c., pp. 49-55.<br />
101 Di grande importanza per la conoscenza <strong>della</strong> minuscola corsiva è lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> J. - O. TJÄDER, Die<br />
nichtliterarischen lateinischen Papyri Italiens aus der Zeit 445-700, 3 voll.: I - Lund 1955; II - 1984; III<br />
(tavole) - Lund 1954. Nell’introduzione al vol. I, J.- O. Tjäder espone me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>segni lo sviluppo <strong>della</strong><br />
<strong>scrittura</strong> minuscola corsiva. Su quest’opera ha scritto G. TESSIER in una recensione, in rev. Bibliothéque<br />
École de Chartes, 111 [1955] 282: «On ne sait comment exprimer le respect et l’admiration qu’inspire par<br />
son ampleur et sa perfection l’ouvrage de M. Tjäder. Son aparition sera probablement considerée comme un<br />
des événements les plus mémorables dans l’histoire de l’éru<strong>di</strong>tion au XX e siècle».<br />
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