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Compendio di storia della scrittura latina. Paleografia ... - Gregoriana

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L’origine <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> umanistica si pone <strong>di</strong> solito nell’anno 1402, anzi nell’anno<br />

1400. Molti umanisti fiorentini ambivano <strong>di</strong> essere ritenuti ottimi calligrafi <strong>della</strong> «littera<br />

antiqua». Firenze fu un centro d’elaborazione <strong>della</strong> minuscola umanistica. Ferrara fu<br />

pure centro importante <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci umanistici, sotto il patrocinio <strong>della</strong> Casa<br />

<strong>di</strong> Este - famosa la Bibbia <strong>di</strong> Borso d’Este -.<br />

Nei primi decenni del 1400, la <strong>scrittura</strong> umanistica si <strong>di</strong>ffuse in tutta la penisola<br />

italiana, sebbene il suo uso non escludesse le altre scritture: le opere liturgiche<br />

continuarono ad essere scritte in gotica e, durante alcun tempo, sopravvisse la<br />

cancelleresca italiana; per tutti i libri <strong>di</strong> carattere non letterario continuò ad usarsi il tipo<br />

gotico semplificato, proposto da F. Petrarca, che può essere denominato <strong>scrittura</strong><br />

semigotica, la quale, pur conservando un fondamento gotico, si accostava all’umanistica<br />

per la semplicità nel tratteggio.<br />

Fuori dell’Italia, l’umanistica si <strong>di</strong>ffuse soltanto durante il 1500, e in Germania essa<br />

non vinse sulle altre scritture; le forme gotiche ulteriormente stilizzate erano in uso, sia<br />

come <strong>scrittura</strong> libraria sia come <strong>scrittura</strong> corsiva fino ai nostri tempi.<br />

13.2 Tipologia <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> umanistica<br />

Come accade con la <strong>scrittura</strong> gotica, così la <strong>scrittura</strong> umanistica può essere <strong>di</strong>stinta in<br />

libraria e corsiva.<br />

a) L’umanistica libraria, o rotonda è una ripresa <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> carolina del sec. XI. I<br />

primi esempi dell’umanistica possono sembrare, a prima vista, come scritti del sec. XI-<br />

XII; ornato e altri criteri in<strong>di</strong>cano, però, l’età del manoscritto, in concreto il<br />

Quattrocento. Ebbero luoghi alcuni adattamenti, come ad esempio: la lettera “i” era<br />

scritta con il puntino - nella carolina, il punto era il segno <strong>di</strong>acritico -; la “r” rotonda era<br />

usata simultaneamente alla “r” <strong>di</strong>ritta; la “s” rotonda si scriveva anche nell’interno <strong>della</strong><br />

parola, non solo alla fine <strong>di</strong> essa; la “t” possedeva un tratto verticale che sorpassava in<br />

altezza quello orizzontale; la “g” si <strong>di</strong>stingueva grazie ad una forma particolare [ ];<br />

la “d” era quasi sempre dritta; le aste <strong>di</strong>scendenti <strong>della</strong> “p” e <strong>della</strong> “q” terminavano in un<br />

trattino obliquo [ ]; si aggiungevano brevi trattini anche alle altre aste verticali,<br />

come nel caso delle lettere “m”, “n” e “r”; i <strong>di</strong>ttonghi “oe” e “ae” entravano <strong>di</strong> nuovo in<br />

uso, oppure si adoperava la “e” caudata; si tornava alla legatura “et” (&) e si scartava il<br />

segno tironiano (7).<br />

b) L’umanistica corsiva o italica non rappresentava una rottura con la gotica, bensì<br />

un’evoluzione <strong>della</strong> gotica corsiva sotto un forte influsso da parte dell’umanistica<br />

libraria. Il tratteggio in genere tendeva ad essere in obliquo e verso destra, le lettere che<br />

formavano una parola erano unite fra loro. Le forme delle singole lettere erano semplici<br />

e chiare, senza gli svolazzi tipici <strong>della</strong> corsiva. Le aste protese in alto delle lettere “b”,<br />

“d”, “f”, “h” “d” “l” e “s” erano semplici; le lettere “i”, “m”, “n” e “u” erano facilmente<br />

riconoscibili; la “t” possedeva l’asta verticale tendente in alto, il tratto orizzontale era<br />

aggiunto piuttosto a destra del verticale. Anche qui le aste <strong>di</strong>scendenti sotto il rigo<br />

terminavano in un trattino obliquo. Questa umanistica corsiva era fondamentalmente<br />

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