Compendio di storia della scrittura latina. Paleografia ... - Gregoriana
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10.6 Scrittura merovingica e minuscola precarolina in Francia<br />
Il regno dei Franchi 140 , costituito alla fine del sec. V, non <strong>di</strong>strusse ciò che trovò<br />
stabilito dalla cultura romana, in particolare l’impalcatura amministrativa. Il re Clovis<br />
(481-511), dopo la sua conversione al cattolicesimo, si presentò, <strong>di</strong>nanzi agli<br />
ecclesiastici galloromani come <strong>di</strong>fensore <strong>della</strong> Chiesa Romana <strong>di</strong> fronte alle altre<br />
popolazioni. L’ere<strong>di</strong>tà degli usi romani impose anche ai Franchi la necessità <strong>di</strong> servirsi<br />
dei documenti, e <strong>di</strong> attingere le forme grafiche da quelle ormai in uso sul territorio<br />
appena conquistato.<br />
Così, le nuove forme documentarie si svilupparono a partire dalla minuscola corsiva<br />
usata presso la cancelleria del prefetto del pretorio romano, esagerandone l’artificio,<br />
cercando <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziarlo dalle scritture delle cancellerie provinciali. Si giunse così ad<br />
un tipo <strong>di</strong> <strong>scrittura</strong> cancelleresca, la quale, molti secoli dopo, è stata denominata dai<br />
paleografi corsiva merovingica. In essa furono scritti i <strong>di</strong>plomi dei re merovingi che ci<br />
sono pervenuti -in quantità <strong>di</strong> 38, dall’anno 625 fino agli anni 717/722-. Questa <strong>scrittura</strong><br />
si <strong>di</strong>ffuse, anzi fu imitata negli uffici provinciali, frequentemente usata dai notai;<br />
<strong>di</strong>venne pertanto la <strong>scrittura</strong> comune a tutti i documenti del regno dei Franchi.<br />
10.6.1 Caratteristiche <strong>della</strong> <strong>scrittura</strong> merovingia<br />
Caratteristica <strong>della</strong> merovingica è la «compressione laterale», quella che oggi noi<br />
chiamaremmo giustificazione da ambo i lati, con il conseguente restringimento degli<br />
occhielli e delle curve. Inoltre, i corpi delle lettere sono raddrizzati, mentre la corsiva<br />
era solitamente inclinata e tendeva a piegarsi verso sinistra. I tratti delle singole lettere<br />
merovinge, anziché dritti, ondeggiano; gli occhielli, anziché ton<strong>di</strong>, sono oblunghi e<br />
schiacciati. Le aste superiori si prolungano verso l’alto, mentre quelle inferiori appena si<br />
prolungano (in particolare nei casi <strong>della</strong> “p” e <strong>della</strong> “q”). Le legature sono numerose,<br />
spesso irregolari ed artificiose.<br />
Alcune lettere specifiche:<br />
140 Cfr. G. CENCETTI, o.c., pp. 75-83.<br />
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