(VAS) Rapporto Ambientale - Comune di Serle
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Serle</strong> 080_<strong>VAS</strong>-RA_rev_01-00<br />
Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio (P.G.T.) - Documento <strong>di</strong> Piano (DP)<br />
V.A.S. – <strong>Rapporto</strong> <strong>Ambientale</strong><br />
Allegato 3.A<br />
Ind 7 Fattibilità geologica<br />
figura 07<br />
Descrizione e obiettivi<br />
L’in<strong>di</strong>catore valuta le caratteristiche del territorio in termini <strong>di</strong> fattibilità geologica, ovvero considerando i fattori<br />
limitativi alle possibilità e<strong>di</strong>ficatorie <strong>di</strong> natura geologica e permette <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare gli ambiti in cui tali limitazioni<br />
risultano essere più rilevanti.<br />
L’obiettivo dell’in<strong>di</strong>catore è, quin<strong>di</strong>, concentrare eventuali nuovi interventi <strong>di</strong> trasformazione nelle zone con<br />
minori limitazioni dal punto <strong>di</strong> vista geologico, contenendo, da un lato, la pericolosità <strong>di</strong> eventuali fenomeni<br />
geologici ed idraulici e conseguentemente il rischio per la popolazione e, dall’altro, gli impatti sul sistema<br />
ambientale.<br />
Stato <strong>di</strong> fatto comunale (le informazioni sono tratte dallo Stu<strong>di</strong>o Geologico del Territorio Comunale redatto dal dott. Bembo<br />
e dalla dott.ssa Zecchini)<br />
Il territorio comunale appartiene alla fascia <strong>di</strong> pericolosità più alta tra i 41 comuni della Regione classificati<br />
come sismici. In particolare, l’Or<strong>di</strong>nanza del 20 marzo 2003 classifica il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Serle</strong> in Zona Sismica 2,<br />
riqualificando però il valore dell’accelerazione <strong>di</strong> base al valore <strong>di</strong> 0,25 g, in recepimento ai risultati dello stu<strong>di</strong>o<br />
Regione Lombar<strong>di</strong>a – CNR. Per i principali scenari <strong>di</strong> rischio in<strong>di</strong>viduati, nel territorio comunale, si riconoscono<br />
<strong>di</strong>verse zone <strong>di</strong> pericolosità sismica per amplificazione del moto sismico della formazione rocciosa <strong>di</strong> base:<br />
- la dorsale asimmetrica avente <strong>di</strong>rezione Nord – Sud su cui si sviluppa l’abitato <strong>di</strong> <strong>Serle</strong>;<br />
- la scarpata che raccorda la piana <strong>di</strong> Villa con il fondovalle e su cui insiste l’abitato <strong>di</strong> Berana, e la scarpata<br />
che nel settore occidentale raccorda il Monte Zucco con il fondovalle, su cui insiste l’abitato <strong>di</strong> Castello;<br />
ambedue le scarpate presentano morfologia <strong>di</strong> tipo “a cocuzzolo” con rotture <strong>di</strong> pendenza dovute alla<br />
presenza <strong>di</strong> cigli <strong>di</strong> scarpata;<br />
- pen<strong>di</strong>i con morfologie superficiali caratterizzate da pendenze da modeste ad acclivi e spessori variabili<br />
della coltre eluvio – colluviale a grana me<strong>di</strong>o fine (più accentuati nelle zone Fienile Faidolo, Tesio <strong>di</strong> Sotto,<br />
Ronco, <strong>Serle</strong>) e della coltre detritica a grana me<strong>di</strong>a grossolana e/o riporti antropici (in questi casi risulta<br />
fondamentale la conoscenza degli effettivi spessori delle coperture ai fini della valutazione della<br />
amplificazione sismica locale).<br />
La carta della fattibilità, sulla base <strong>di</strong> una valutazione globale <strong>di</strong> tutti gli elementi litologici, geomorfologici ed<br />
idrogeologici, congiuntamente ai fattori antropici ed ambientali, fornisce le in<strong>di</strong>cazioni in or<strong>di</strong>ne alle limitazioni e<br />
alle destinazioni d’uso del territorio, alle prescrizioni per gli interventi urbanistici, per gli stu<strong>di</strong> e le indagini da<br />
effettuare.<br />
Il territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Serle</strong> è interessato dalla presenza <strong>di</strong> tre classi <strong>di</strong> fattibilità geologica: la classe 2<br />
(fattibilità con modeste limitazioni), la classe 3 (fattibilità con consistenti limitazioni) e la classe 4 (fattibilità con<br />
gravi limitazioni) (Figura 3.2.10). Di seguito si riporta una breve descrizione <strong>di</strong> ciascuna delle classi considerate,<br />
rimandando comunque qualsiasi ulteriore approfon<strong>di</strong>mento allo Stu<strong>di</strong>o Geologico del Territorio Comunale<br />
redatto dal dott. Bembo e dalla dott.ssa Zecchini. Si specifica che la porzione alta del territorio, pari al 37%<br />
circa della superficie comunale, non è stata indagata.<br />
- Classe 2 - fattibilità con modeste limitazioni: interessa oltre il 21% del territorio comunale, comprendendo le<br />
aree <strong>di</strong> raccordo con i versanti, pianeggianti o debolmente acclivi (con pendenze non superiori al 35%); tali<br />
zone sono caratterizzate da acclività me<strong>di</strong>a e/o da terreni affioranti con <strong>di</strong>screte caratteristiche geotecniche,<br />
possono essere presenti modeste problematiche legate a piccoli <strong>di</strong>ssesti superficiali; nonostante la bassa<br />
acclività in queste zone risulta comunque <strong>di</strong> fondamentale importanza l’accertamento degli spessori delle<br />
coperture colluviali e dei riporti antropici.<br />
- Classe 3 - fattibilità con consistenti limitazioni: interessa il 29% circa del territorio comunale. La classe è<br />
ulteriormente sud<strong>di</strong>visa in:<br />
- sottoclasse 3a: aree allagate in occasione <strong>di</strong> eventi meteorici eccezionali con modesti valori <strong>di</strong> velocità<br />
ed altezze d’acqua tali da non pregiu<strong>di</strong>care l’incolumità delle persone, all’interno delle quali sono<br />
in<strong>di</strong>viduate quelle aree potenzialmente allagabili o già allagate in occasione <strong>di</strong> eventi meteorici<br />
eccezionali, in<strong>di</strong>viduate con criteri geomorfologici e/o in base alle arginature;<br />
- sottoclasse 3b: aree caratterizzate da terreni <strong>di</strong> fondazione con caratteristiche geotecniche scadenti,<br />
all’interno delle quali rientrano tutte le zone interessate dalla presenza <strong>di</strong> depositi superficiali<br />
prevalentemente limo argillosi con limitata capacità portante, anche se in aree poco acclivi, e con<br />
rilevanti eterogeneità <strong>di</strong> spessore (da 1 m a circa 10 m <strong>di</strong> potenza in poche decine <strong>di</strong> metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza);<br />
rientrano, inoltre, in questa classe i riporti <strong>di</strong> natura antropica; tali aree sono localizzate principalmente<br />
nelle frazioni <strong>di</strong> <strong>Serle</strong>, Ronco, Salvan<strong>di</strong>ne, Breda;<br />
- sottoclasse 3c: versanti acclivi (con pendenza maggiore del 35%) detritico colluviali o riporti antropici<br />
potenzialmente soggetti a fenomeni <strong>di</strong> idrogeologici o a fenomeni <strong>di</strong> amplificazione sismica, all’interno<br />
dott. Davide Gerevini pagina 72 <strong>di</strong> 116