You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
58 Giuseppe Pezzino<br />
Nello stesso 1935, l’acuto intellettuale italo-tedesco Romano Guardini<br />
avvia un processo di riflessione critica che, prendendo le mosse dalla critica<br />
contro la “religione politica” rappresentata dal paganesimo nazista, si<br />
concluderà nel 1946, all’indomani della seconda guerra mondiale, con un<br />
esplicito atto di fede nel destino cristiano dell’Europa:<br />
Ci sarebbe ancor molto da dire. Da tutto risulterebbe che l’Occidente, l’Europa,<br />
ciò che essa è, lo è attraverso Cristo – una verità che Novalis ha proclamato<br />
nel 1799 nel Frammento, sostenuto da forza profetica, La cristianità o l’Europa.<br />
In questo non muta nulla neanche il fatto che gli sviluppi determinanti dell’Europa,<br />
scientifici e culturali, politici ed economici si sono realizzati da tempo<br />
fuori del suo spirito o perfino in contraddizione con esso. Ancor nelle manifestazioni<br />
negative o contraddittorie continua ad operare la figura di Cristo. Se<br />
l’Europa si staccasse totalmente da Cristo – allora, e nella misura in cui questo<br />
avvenisse, cesserebbe di essere… A partire di <strong>qui</strong> la vicenda degli anni passati<br />
raggiunge un particolare significato 5 .<br />
In questo clima storico-culturale si colloca indubbiamente la preoccupata<br />
riflessione di Ratzinger sulla crisi dell’Occidente che, quasi in preda<br />
ad un funesto cupio dissolvi, non accetta più sé stesso, non ama più sé<br />
stesso, e, sempre pronto a chinarsi per accogliere e comprendere il diverso<br />
da sé, si erge invece a spietato e unilaterale e ingiusto giudice di sé medesimo.<br />
Appello forse all’Europa, per un’ottusa ed arrogante revanche? Tutt’altro.<br />
La necessità storica indicata all’Europa da Ratzinger consiste in<br />
una nuova accettazione di sé, sicuramente «critica ed umile», ma non pavida<br />
né priva di forza morale:<br />
C’è <strong>qui</strong> un odio di sé dell’Occidente che è strano e che si può considerare solo<br />
come qualcosa di patologico; l’Occidente tenta sì in maniera lodevole di aprirsi<br />
pieno di comprensione a valori esterni, ma non ama più se stesso; della sua storia<br />
vede ormai soltanto ciò che è deprecabile e distruttivo; mentre non è più in<br />
grado di percepire ciò che è grande e puro. L’Europa ha bisogno di una nuova<br />
– certamente critica e umile – accettazione di se stessa, se vuole davvero sopravvivere<br />
6 .<br />
5 R. Guardini, Il Salvatore [nel mito, nella rivelazione e nella politica. Una riflessione politicoteologica],<br />
(1935-1946), in Opera Omnia, VI, Scritti politici, a cura di M. Nicoletti, Brescia, Morcelliana,<br />
2005, pp. 331-2.<br />
6 J. Ratzinger, Europa. I suoi fondamenti spirituali ieri, oggi e domani, in Senza radici. Europa,<br />
relativismo, cristianesimo, islam, cit., pp. 70-1.