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La centralità della coscienza in Joseph Ratzinger 63<br />
cietà del tempo libero, che deve fare sempre più ricorso alla droga perché è sazia<br />
dei miseri piaceri abituali 13 .<br />
Non meno severo è il giudizio di Ratzinger nei confronti dell’esperienza<br />
storica comunista e della correlativa dottrina marxista, in riferimento<br />
al vero e proprio collasso morale di vastissime aree dell’Europa,<br />
che hanno sperimentato e vantato l’inaridimento delle anime:<br />
I sistemi comunisti sono naufragati per il loro fallace dogmatismo economico.<br />
Ma si trascura troppo volentieri la parte avuta dal disprezzo dei diritti umani,<br />
dalla subordinazione della morale alle esigenze del sistema e alle promesse di futuro.<br />
La più grande catastrofe che hanno incontrato non è di natura economica;<br />
essa consiste nell’inaridimento delle anime, nella distruzione della coscienza<br />
morale.<br />
Il problema essenziale della nostra ora per l’Europa e per il mondo è che, se da<br />
un lato si riconosce la fallacia dell’economia comunista, tanto che gli ex comunisti<br />
sono diventati senza esitazione liberali in economia, dall’altro la questione<br />
morale e religiosa […] viene quasi completamente rimossa. Così il nodo irrisolto<br />
del marxismo continua a esistere anche oggi: il dissolversi delle originarie certezze<br />
dell’uomo su Dio, su se stessi e sull’universo. Il declino di una coscienza<br />
morale basata su valori inviolabili è ancora il nostro problema e può condurre<br />
all’autodistruzione della coscienza europea, che dobbiamo cominciare a considerare<br />
– al di là del tramonto previsto da Spengler – come un reale pericolo 14 .<br />
Marx e Nietzsche, dunque. Sul nietzschianismo e sul marxismo, come<br />
due delle principali cause della moda antimoralista e anticristiana, Ratzinger<br />
scrive pagine indirizzate a cattolici e laici, pagine che si collocano<br />
degnamente nel solco tracciato da alcuni grandi intellettuali europei del<br />
Novecento. Si pensi, ad esempio, che già nel 1908, un pensatore laico come<br />
Benedetto Croce, ebbe a indicare, mutatis mutandis, le stesse due cause<br />
dell’antimoralismo dilagante in Europa:<br />
Niente sembrerà dunque più stolto dell’antimoralismo in voga ai giorni nostri,<br />
triste risonanza di malsane condizioni sociali e di dottrine unilaterali e malintese<br />
(marxismo, nietzschianismo). L’antimoralismo può essere giustificato come<br />
13 Ivi, pp. 113-4.<br />
14 J. Ratzinger, Europa. I suoi fondamenti spirituali ieri, oggi e domani, cit., p. 66.