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70 Giuseppe Pezzino<br />
tantissimi uomini di non credere e tuttavia di salvarsi, sbalordisce e turba<br />
il giovane professore Ratzinger – assomiglia alquanto al buon Padre gesuita<br />
che, tra l’ingenuo e il furbesco, cozza contro i princìpi della filosofia<br />
morale e della teologia cristiana, suscitando stupore e indignazione nel<br />
giovane Louis de Montalte, pseudonimo di Blaise Pascal:<br />
Benedetto voi, caro padre, – esclama Louis de Montalte – che giustificate così la<br />
gente. Gli altri insegnano a guarire le anime mediante austerità dolorose, ma<br />
voi dimostrate che quelle che si sarebbero credute le più disperatamente malate<br />
stanno benissimo. Che bella via per essere felici in questo mondo e nell’altro!<br />
Avevo sempre pensato che si peccasse tanto più, quanto meno si pensa a Dio.<br />
Invece a quanto vedo, se si riesce a imporsi una volta per tutte di non pensarci<br />
affatto, ogni cosa diviene pura in seguito. Niente mezzi peccatori, con un po’<br />
d’amore per la virtù. Saranno tutti dannati questi mezzi peccatori, mentre questi<br />
peccatori decisi, peccatori incalliti, peccatori schietti, pieni e completi, l’inferno<br />
non li rinchiude. Hanno beffato il diavolo a forza di concedersi a lui 25 .<br />
Qui l’ironia di Pascal sferra un attacco ad un certo modo di fare casistica,<br />
ad un certo barocchismo secentesco della morale gesuitica, che pretende<br />
di stare a metà strada fra il passato e il presente, e che finisce invece<br />
per stare in bilico tra una morale dell’accomodamento e una politica della<br />
furbizia. E proprio <strong>qui</strong> torna alla mente l’ironia di Manzoni che, in una<br />
pagina dedicata al cardinal Federigo Bor<strong>romeo</strong> e alla mentalità baroccheggiante<br />
di un’«età sudicia e sfarzosa», riserva parole severissime contro<br />
coloro che intendono la massima del “giusto mezzo” come una furbesca e<br />
comoda posizione mediana tra il vizio e la virtù; condannando con sottile<br />
ironia «que’ prudenti che s’adombrano delle virtù come de’ vizi, predicano<br />
sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in<br />
quel punto dov’essi sono arrivati, e ci stanno comodi» 26 .<br />
Ma torniamo alle considerazioni dello sbalordito Ratzinger, in merito<br />
alle discutibili affermazioni del suo collega che, in verità, «era un sincero<br />
credente, anzi direi un cattolico rigoroso, che adempiva al suo dovere con<br />
convinzione e scrupolosità». In primo luogo, Ratzinger mostra a quali<br />
25 B. Pascal, Le Provinciali, a cura di C. Carena, Torino, Einaudi, 2008, Quarta Lettera, pp.<br />
67-9. 26 I Promessi Sposi, XXII.