You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
74 Giuseppe Pezzino<br />
Pertanto, una rigorosa riflessione sul concetto di coscienza non può<br />
far coincidere sbrigativamente questa con le sicurezze e le certezze di un<br />
soggetto che si compiace di sé e indulge ai capricci e agli interessi del proprio<br />
“particulare”. E in questo caso Ratzinger trae delle conseguenze ben<br />
nette e degne di considerazione:<br />
Non si può identificare la coscienza dell’uomo con l’auto-coscienza dell’io, con<br />
la certezza soggettiva su di sé e sul proprio comportamento morale. Questa consapevolezza,<br />
da una parte, può essere un mero riflesso dell’ambiente sociale e<br />
delle opinioni ivi diffuse. D’altra parte può derivare da una carenza di autocritica,<br />
da una incapacità di ascoltare le profondità del proprio spirito. […] L’errore,<br />
la “coscienza erronea”, solo a prima vista è comoda. Infatti, se non si reagisce,<br />
l’ammutolirsi della coscienza porta alla disumanizzazione del mondo e ad<br />
un pericolo mortale.<br />
Detto con altre parole: l’identificazione della coscienza con la consapevolezza<br />
superficiale, la riduzione dell’uomo alla sua soggettività non libera affatto, ma<br />
rende schiavo; essa ci rende totalmente dipendenti dalle opinioni dominanti ed<br />
abbassa anche il livello di queste ultime giorno dopo giorno. Chi fa coincidere<br />
la coscienza con convinzioni superficiali, la identifica con una sicurezza pseudorazionale,<br />
intessuta di auto giustificazione, conformismo e pigrizia 32 .<br />
Nel citare il cardinale John Henry Newman a proposito di coscienza,<br />
Ratzinger fa ben intendere che, per uscire dalla paralizzante e perniciosa<br />
antinomia fra la soggettività della coscienza-libertà e l’oggettività della<br />
legge-autorità, occorre intanto riconsiderare il concetto di coscienza alla<br />
luce del concetto di verità. Anzi, occorre evidenziare l’imprescindibile ed<br />
inscindibile legame che intercorre fra coscienza e verità. Invero, tranciato<br />
questo legame, un processo di necrosi colpisce inesorabilmente e la verità<br />
e la coscienza, facendole avvizzire e morire, e collocando al loro posto gli<br />
ingannevoli simulacri di entrambe.<br />
Per Newman il termine medio che assicura la connessione tra i due elementi<br />
della coscienza e dell’autorità è la verità. […] La presenza preponderante dell’idea<br />
di coscienza in Newman non significa che egli, nel XIX secolo e in contrasto<br />
con l’oggettivismo della neoscolastica, abbia sostenuto per così dire una<br />
filosofia o teologia della soggettività. […] La coscienza non significa per New-<br />
32 J. Ratzinger, L’elogio della coscienza. La Verità interroga il cuore, cit., pp. 13-5.