quaderni di documentazione locale - Sistema Bibliotecario dell'Area ...
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corte del re poteva incamerare le<br />
quote ere<strong>di</strong>tarie non assegnate ai<br />
legittimi successori. Solo Liutprando,<br />
re tra il 713 e il 744 d.C., nel suo<br />
rior<strong>di</strong>namento giuri<strong>di</strong>co che sanciva<br />
un profondo cambiamento della<br />
cultura e della tra<strong>di</strong>zione longobarde,<br />
ormai influenzate dalla cattolicità<br />
romana, annoverava tra i possibili<br />
ere<strong>di</strong> anche la Chiesa e le istituzioni<br />
religiose, rendendo perciò necessario<br />
il testamento.<br />
Io Taidone, gasin<strong>di</strong>o del signor<br />
re, figlio del fu Teoderolfo, citta<strong>di</strong>no<br />
<strong>di</strong> Bergamo […]<br />
Taidone, citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Bergamo, ricopriva<br />
un ruolo molto importante<br />
presso la corte reale. Come gasin<strong>di</strong>o<br />
era un uomo <strong>di</strong> fiducia<br />
del re, suo compagno e consigliere;<br />
aveva il privilegio <strong>di</strong> sedere<br />
alla sua tavola, onore che<br />
non era concesso neppure al<br />
figlio del re se non aveva già<br />
compiuto imprese degne <strong>di</strong> un<br />
guerriero.<br />
Le suddette sante basiliche<br />
dei santi Alessandro e del<br />
beatissimo (Pietro) e la<br />
chiesa <strong>di</strong> Santa Maria e <strong>di</strong><br />
San Vincenzo […]<br />
Queste quattro chiese sono le<br />
prime beneficiarie dei suoi beni.<br />
La chiesa <strong>di</strong> S. Alessandro<br />
era una basilica e<strong>di</strong>ficata nel<br />
luogo dove la tra<strong>di</strong>zione voleva<br />
fosse stato ritrovato il cor-<br />
36<br />
Loredana Rampinelli<br />
po decapitato del martire, patrono<br />
<strong>di</strong> Bergamo. La chiesa, amatissima<br />
dai bergamaschi e oggetto <strong>di</strong> grande<br />
culto popolare, fu abbattuta nel<br />
Cinquecento nel corso della costruzione<br />
delle mura venete. Per sedare<br />
i citta<strong>di</strong>ni infuriati, fu costruito<br />
l’attuale duomo de<strong>di</strong>cato a S. Alessandro<br />
invece che a S. Vincenzo. Al<br />
tempo <strong>di</strong> Taidone, la chiesa <strong>di</strong> S.<br />
Alessandro e la vicina chiesetta <strong>di</strong> S.<br />
Pietro si trovavano fuori le mura<br />
della città. A ricordo della basilica<br />
rimane sul posto una colonna,<br />
all’inizio <strong>di</strong> Borgo Canale, poco lontano<br />
dalla stazione <strong>di</strong> partenza della<br />
funicolare per S. Vigilio.<br />
La chiesa <strong>di</strong> S. Vincenzo era la cat-<br />
La colonna che ricorda la basilica alessandrina.