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quaderni di documentazione locale - Sistema Bibliotecario dell'Area ...

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Il testamento del gasin<strong>di</strong>o Taidone<br />

dre o, in sua assenza, il fratello, poi<br />

il marito, il figlio e, se sopravviveva<br />

a tutti gli uomini della famiglia, sotto<br />

la potestà del re. Non poteva <strong>di</strong><br />

conseguenza essere selpmun<strong>di</strong>a, cioè<br />

agire secondo la sua volontà, né<br />

vendere o donare alcun bene senza<br />

il consenso del suo mondualdo,<br />

cioè <strong>di</strong> colui che per legge era il suo<br />

tutore.<br />

In verità i servi miei e le ancelle,<br />

gli al<strong>di</strong>i e le al<strong>di</strong>e legalmente riconosciuti<br />

[…]<br />

Prima <strong>di</strong> morire Taidone vuole<br />

compiere un ulteriore gesto <strong>di</strong> generosità:<br />

liberare dalla schiavitù tutti<br />

i suoi servi e ancelle, al<strong>di</strong>i e al<strong>di</strong>e. Si<br />

noti anche in questo passaggio la<br />

precisazione e <strong>di</strong>stinzione tra ma-<br />

schi e femmine, un’attribuzione <strong>di</strong><br />

uguale <strong>di</strong>gnità (senza bisogno <strong>di</strong> un<br />

decreto sulle pari opportunità…) in<br />

una società fortemente maschilista.<br />

I servi e le ancelle erano totalmente<br />

privi <strong>di</strong> libertà, erano schiavi, anche<br />

se presso i Longobar<strong>di</strong> erano loro<br />

ammessi alcuni <strong>di</strong>ritti, come il riconoscimento<br />

del matrimonio e la potestà<br />

sui figli. Gli al<strong>di</strong>i e la al<strong>di</strong>e erano<br />

dei semiliberi.<br />

Taidone or<strong>di</strong>na perciò che, dopo la<br />

sua morte o dopo la morte della<br />

moglie, se questa gli sopravvivrà e<br />

gli resterà fedele, il vescovo <strong>di</strong> Bergamo<br />

li conduca per mano davanti<br />

all’altare della chiesa <strong>di</strong> S. Alessandro<br />

e qui li liberi. Anche questo gesto<br />

testimonia un’evoluzione nella<br />

cultura dei Longobar<strong>di</strong>. Un tempo<br />

La chiesa <strong>di</strong> San Giuliano <strong>di</strong> Bonate Sotto come si presenta oggi.<br />

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