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quaderni di documentazione locale - Sistema Bibliotecario dell'Area ...

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Stregonerie, superstizioni ed Inquisizione<br />

che tu non saprai In qual modo tu <strong>di</strong>sii.<br />

Quaiessa poi l’aveva segnata soffiando<br />

su <strong>di</strong> lei e <strong>di</strong>cendo alcune parole.<br />

37 Quaiessa aveva detto ad altri<br />

che Lorenza le aveva detto male parole<br />

«e <strong>di</strong>soneste» e questa ne aveva<br />

avuto a male 38 e le aveva tirato un<br />

sasso in una spalla e lei voleva restituirlo,<br />

ma la donna che era con lei<br />

l’aveva <strong>di</strong>ssuasa, mentre Lorenza<br />

l’aveva picchiata 2 o 3 volte. Aggiunse<br />

<strong>di</strong> averla segnata molte volte<br />

<strong>di</strong>cendo In nomine patris [etc.] con 3<br />

Pater e 3 Ave e che tutta la gente<br />

della contrada la conosceva ed aveva<br />

mangiato e bevuto con lei e che<br />

non riteneva cattivi i segni fatti in<br />

quel modo e che il parroco glielo<br />

aveva confermato. 39<br />

Quaiessa venne anche accusata <strong>di</strong><br />

aver mandato spiriti ad impossessarsi<br />

<strong>di</strong> persone del paese, anche se poi<br />

se ne erano liberate. Nei giorni precedenti<br />

la metà <strong>di</strong> settembre 1538 ci<br />

furono a Brembilla<br />

oltre 7 spiritate fra<br />

cui Caterina Baroni<br />

e Battistina fu<br />

Tomasino<br />

Scandella. Quando<br />

la si interrogava,<br />

Caterina <strong>di</strong>ceva: E<br />

non mi posso partir,<br />

che io sono lagata e<br />

che era opera <strong>di</strong><br />

Quaiessa. 40<br />

Questa <strong>di</strong>sse<br />

invece che circa<br />

due settimane pri-<br />

ma Caterina moglie <strong>di</strong> Giovanni<br />

Pietro Pesenti era spiritata e per<br />

quel che aveva saputo questo era<br />

opera degli spiriti <strong>di</strong> certi suoi cognati<br />

che erano morti in casa e che<br />

si <strong>di</strong>ceva che gli spiriti affermavano<br />

<strong>di</strong> essere stati mandati da lei e che la<br />

domenica <strong>di</strong> S. Lorenzo il marito<br />

della donna si era recato da lei e<br />

l’aveva picchiata e ferita in testa,<br />

tanto che per 15 giorni era stata malata.<br />

41<br />

Per tutti questi fatti don Culpani,<br />

con il consiglio degli abitanti, dopo<br />

aver assunto informazioni per mezzo<br />

<strong>di</strong> Bartolomeo Falchetti <strong>di</strong> Berbenno,<br />

si era recato dall’Inquisitore e<br />

gli aveva relazionato su quanto emerso<br />

dalla testimonianza sia della<br />

Pavona, sia del Nespolo, che poi<br />

l’inquisitore avocò a sé. Al parroco<br />

venne poi chiesto se della donna si<br />

parlava ancora come affascinatrice o<br />

strega e incantatrice ed egli rispose<br />

Il rogo.<br />

85

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