quaderni di documentazione locale - Sistema Bibliotecario dell'Area ...
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I SOGGIORNI DI GIACOMO PUCCINI<br />
IN VALLE SAN MARTINO<br />
NEL 1886 E NEL 1887<br />
U<br />
ltimo rappresentante <strong>di</strong> cinque<br />
generazioni <strong>di</strong> musicisti, Giacomo<br />
Puccini 1 intraprese gli stu<strong>di</strong><br />
musicali, dopo quelli classici,<br />
nell’anno 1874 all’Istituto «Pacini» <strong>di</strong><br />
Lucca, sotto la guida dello zio Fortunato<br />
Magi; ma fu con Carlo Angeloni,<br />
già maestro anche dell’altro grande<br />
lucchese, Alfredo Catalani, che<br />
poté stu<strong>di</strong>are i primi spartiti, fra cui<br />
molte opere <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong>. Considerate le<br />
doti non comuni <strong>di</strong>mostrate, Puccini<br />
fu mandato a perfezionarsi al «Conservatorio»<br />
<strong>di</strong> Milano.<br />
Nel capoluogo lombardo ritrovò<br />
Catalani, che vi aveva colto i primi<br />
successi, e per suo tramite entrò in<br />
contatto con l’ambiente della Scapigliatura<br />
milanese, in cui spiccavano<br />
Arrigo Boito, Franco Faccio, Marco<br />
Praga e molti altri intellettuali <strong>di</strong><br />
primo piano.<br />
Nei primi tre anni milanesi (1880-<br />
1883) Puccini si impadronì <strong>di</strong> tutti<br />
gli elementi in grado d’assicurargli<br />
un solido futuro in campo musicale,<br />
grazie all’insegnamento <strong>di</strong> Amilcare<br />
Ponchielli: da studente compose un<br />
Prelu<strong>di</strong>o sinfonico nel 1882, e l’anno<br />
successivo il Capriccio sinfonico, come<br />
saggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>ploma, che Faccio, il più<br />
celebre <strong>di</strong>rettore italiano dell’epoca,<br />
Carlo Tremolada<br />
eseguì alla guida dell’orchestra del<br />
«Conservatorio» il 14 luglio 1883 e<br />
propose altre due volte a Torino<br />
nell’anno successivo.<br />
L’INCONTRO CON FERDINANDO<br />
FONTANA<br />
Dopo essersi <strong>di</strong>plomato, Puccini<br />
decise, su incoraggiamento del suo<br />
maestro, <strong>di</strong> partecipare al concorso<br />
indetto dalla rivista <strong>di</strong> Sonzogno “Il<br />
Teatro Illustrato” per un’opera in<br />
un atto, da presentare entro il 31<br />
<strong>di</strong>cembre 1883: fu lo stesso Ponchielli<br />
a trovargli un librettista adatto<br />
e dalle miti pretese, mettendolo<br />
in contatto con Fer<strong>di</strong>nando Fontana<br />
2 , che così descrisse l’incontro col<br />
giovane compositore:<br />
Fontana e Puccini all’epoca delle Villi.<br />
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