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opuscolo L'OSPITALITÀ DELL'ABATE 04-2007.indd - IPSSAR Berti ...

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L’ospitalità dell’Abate<br />

In appendice, quale completamento di un percorso che tuttavia qui si fa più laterale<br />

ma non meno importante, si è inserito lo studio delle erbe medicinali e delle proprietà<br />

medicamentose delle stesse. Anche in questo i monaci benedettini furono maestri, dando<br />

inizio, nelle epoche più oscure della scienza, alla preziosa arte della farmacopea.<br />

Segue un omaggio ad un religioso che non fu benedettino ma che ha ricoperto un<br />

ruolo molto importante nella vita della vicina montagna della Lessinia e che, non meno<br />

“benedettino” nel suo atteggiamento umano e nelle sue competenze scientifiche degli<br />

stessi monaci, ha operato per anni nella catalogazione di piante e fiori e nella ricerca<br />

erboristica, aiutando e consigliando per decenni i suoi parrocchiani nonché tutti coloro<br />

che a lui accorressero: Don Luigi Zocca, il prete di Sprea.<br />

Il testo si chiude quindi con una proposta di itinerario turistico-religioso in Umbria,<br />

regione che ha dato i natali a San Benedetto e che ha visto in Assisi l’inizio dell’avventura<br />

monastica francescana.<br />

In questo progetto, insomma, si è trattato di trovare i tempi e le modalità per andare a<br />

scuola per un po’ dai monaci benedettini, non solo per carpire da essi utilitaristici consigli<br />

riguardanti uno “stile” nell’accoglienza alberghiera nel solco di una moda passeggera<br />

dell’”andar per santuari”, ma per riscoprire una storia e una cultura preziose e antiche.<br />

Si è trattato di un vero e proprio incontro con una filosofia di vita che, indipendentemente<br />

dal credo religioso che ognuno di noi manifesti o meno, ha portato noi tutti, alunni ed<br />

insegnanti, a confrontarci con una dimensione esistenziale quanto mai dissonante con le<br />

priorità che la nostra società attuale si pone, sommersa quest’ultima in una corsa al “fare”<br />

senza tregua e in una costante ansia di apparire.<br />

Di questo, siamo convinti, la scuola debba oggi più che mai occuparsi: cercare sempre<br />

più di far incontrare il bisogno di una specializzazione professionale e di una preparazione<br />

culturale solida con occasioni di riflessione sulla propria vita e sul senso dell’agire<br />

umano, affinché sia possibile veramente “formare” gli individui nel senso più pieno del<br />

termine e non, semplicemente, “informare”.<br />

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