opuscolo L'OSPITALITÀ DELL'ABATE 04-2007.indd - IPSSAR Berti ...
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MONASTERI DELL’EST VERONESE<br />
47<br />
L’ospitalità dell’Abate<br />
di Bongiorno Tobia, Ceretta Giada, Dalla Riva Fabio, Gambaretto Alice,<br />
Kablan Rosine, Mastella Sara, Polato Michele, Piacenza Andrea,<br />
Scotto di Covella Davide (classe 3^ACso).<br />
L’ABBAZIA DI VILLANOVA DI SAN BONIFACIO<br />
Contrariamente a quello che si può pensare oggi,<br />
l’Est veronese, ha avuto, nel progredire dei secoli, a<br />
partire dall’Alto Medioevo fino a tutta l’epoca moderna<br />
e, per certi aspetti, anche nella contemporaneità, una<br />
presenza ampia ed articolata di enti religiosi che si sono<br />
insediati e che hanno dato vita a molteplici attività che,<br />
se pur trasformatasi nel corso dei secoli ed adeguatasi<br />
alle esigenze concrete di un servizio alle comunità locali,<br />
ha cercato di interpretare in termini di disponibilità e sussidiarietà, le esigenze del<br />
momento storico. Per quanto riguarda l’organizzazione monastica e claustrale del medioevo<br />
e dell’epoca moderna, essa ha subito un drastico ridimensionamento e, in molti<br />
casi, la definitiva estinzione soprattutto in due momenti particolari, tra Settecento e<br />
Ottocento, quando la Repubblica di Venezia incamera i beni e procede alla soppressione<br />
e quando nel periodo napoleonico molti monasteri subiscono un’analoga sorte,<br />
estinguendosi definitivamente.<br />
Sulla Via Postumia, a Villanova di San Bonifacio, sorse attorno all’anno 763 una<br />
chiesa con annesso monastero, dedicata all’apostolo Pietro. Il tempio fu distrutto dal<br />
terremoto del 1117 e ancora oggi restano alcune tracce nella chiesa costruita successivamente<br />
sui suoi resti.<br />
L’antico luogo di culto sarebbe stato eretto da sant’Anselmo del Friuli nell’alto<br />
medioevo.<br />
Nel 1131 l’abate Umberto dei conti di San Bonifacio decise di ricostruire la chiesa<br />
dedicandola appunto all’apostolo Pietro.<br />
Sì può intuire l’antichità dell’abbazia attraverso marmi posti nell’edificio, il pluteo<br />
vicino all’altare maggiore e la presenza di alcune colonne nella cripta sotto la chiesa<br />
centrale.<br />
Nel XII secolo l’abbazia andò incontro ad un periodo ricco di problemi nel quale<br />
subì anche delle devastazioni. Nel 1400 l’abate Guglielmo da Modena restaurò l’intero<br />
monastero, le sue mura e di conseguenza anche gli edifici vicini che si affacciavano sul<br />
cortile e infine realizzò la cella campanaria.