opuscolo L'OSPITALITÀ DELL'ABATE 04-2007.indd - IPSSAR Berti ...
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L’ospitalità dell’Abate<br />
L’edificio sorse attorno un chiostro di cui resta solo il lato<br />
meriodionale. Quanto resta ora del monastero è rovinato dal<br />
tempo, dalle guerre, dai terremoti ecc; il lato sud è una casa<br />
colonica, quella ovest un’abitazione.<br />
I primi dati sicuri relativi all’esistenza della struttura risalgono<br />
al 1<strong>04</strong>0 (ma sono stati trovati reperti anche risalenti all’età<br />
del ferro): Walterio fece costruire un castello sul colle San<br />
Pietro nei periodi successivi però distrutto.Sulle sue rovine fu costruito il monastero,<br />
abitato dai monaci tedeschi.<br />
Nel 10 gennaio 1333 in un atto si cita una lite tra il monastero e gli abitanti di<br />
Badia per questioni di pascoli e di terreni.<br />
Nel 1405 Badia è passata dalla signoria di Verona alla Repubblica Veneta unendosi<br />
agli altri comuni dei monti Lessini.<br />
Nel 1500 ci furono altre liti a causa della decadenza dell’Abbazia.<br />
Nel 1797 Badia Calavena, sotto il dominio francese, diventa centro del “Distretto<br />
della Montagna”.<br />
Tra gli avvenimenti più importanti ricordiamo, in particolare, la peste del 1630,<br />
l’inondazione del Progno nel 1882 ed il disastroso terremoto del 1892.<br />
I resti dell’Abbazia si trovano nella Piazza Mercato, rovinati dal parziale abbandono.<br />
Con l’uso di abitazione civile, essa ha perso oggi in parte la sua funzione<br />
religiosa.<br />
IL MONASTERO DEI SS. NAZARO E CELSO<br />
Del monastero dei santi Nazaro e Celso, a Soave, si ha una prima testimonianza<br />
nel 1094.<br />
L’impegno dei benedettini in favore della chiesa della Bassanella è testimoniato<br />
dalla loro ininterrotta presenza a partire dal XII secolo con un cappellano che ne ufficiava<br />
ed amministrava i beni.<br />
Subentrarono gli Oliveti di S. Giustina di Padova, e questo ordine ufficiò nella<br />
chiesa fino al 1797.<br />
Dal 1800 il rettore della Bassanella veniva nominato dal vescovo di Verona.<br />
La svolta nella storia architettonica del santuario della Bassanella si ha nel 1836,<br />
quando anche a Soave scoppia un’epidemia di colera; al cessare dell’epidemia si opta<br />
per la costruzione di un nuovo edificio sacro (architettato dall’ingegnere Antonio Zanella).<br />
Il 25 Marzo 1837 si ha l’inaugurazione, con l’aggiunta dell’immagine della Vergine<br />
nella nicchia, che ancora oggi viene venerata.