opuscolo L'OSPITALITÀ DELL'ABATE 04-2007.indd - IPSSAR Berti ...
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L’ospitalità dell’Abate<br />
melassa e china).<br />
I liquori possono essere usati come aperitivi, digestivi o possono entrare nella composizione<br />
di cocktail. I liquori più pregiati hanno una gradazione alcolica più alta, mentre<br />
quelli meno pregiati hanno più sostanze coloranti a gradazione alcolica più bassa.<br />
Gli aromi più usati per dare il gusto ai vari liquori sono i semi di prugnolo e di cumino,<br />
la scorza d’arancia ecc.<br />
Fra tutti i liquori realizzati dai monaci quelli alle erbe occupano una posizione predominante.<br />
Questi vengono anche chiamati liquori “ri monici”. Si ispirano alle vecchie<br />
erboristerie dei conventi, creazioni originali che ormai si sono perse nel tempo. A differenza<br />
dei liquori alle spezie, che hanno quasi sempre un’ aroma prevalente,<br />
questi liquori erano spesso composizioni accuratamente armonizzate con vari tipi di<br />
erbe, radici e sostanze amarognole.<br />
LO CHAMPAGNE<br />
di Genny Valentini, Daniele Burato, Aldo Venturini, Debora Anderloni,<br />
Chiara Casagrande<br />
Lo champagne nacque al tempo dei romani. I legionari quando occupavano nuove<br />
terre, impiantavano le vigne, così ci fu l’estensione della viticoltura in quasi tutti i territori<br />
dell’impero. La vite era però già conosciuta in Gallia, nelle cui piccole province<br />
meridionali la sua introduzione era dovuta ai greci.<br />
Come la viticoltura sia arrivata nella zona dell’attuale champagne è ancora oggi sconosciuto,<br />
infatti esistono due teorie: la prima secondo cui la viticoltura dello champagne<br />
esisteva già, la seconda sostiene che quest’arte sia stata importata dagli invasori.<br />
Nell’anno 92 d.C. l’editto di Domiziano, che imponeva di sradicare le viti nelle<br />
colonie, si fa sentire pesantemente in tutta Europa. Questo editto fu emanato perché si<br />
volevano valorizzare i vini italiani e per arricchire la grande Roma dell’epoca.<br />
Dal 276 l’ imperatore Probo lo revocò e ordinò alle legioni di ricominciare l’arte della<br />
viticoltura.<br />
Lo champagne fu probabilmente l’unico vino al quale sia stato attribuito un inventore,<br />
l’abate benedettino Dom Perignon. Nel 1600, a causa delle guerre e dei saccheggi<br />
che devastarono la regione, avvenne la distruzione e l’abbandono dei conventi e delle<br />
abbazie che portò al decadimento delle annesse vigne.<br />
Ma nel 1670 Dom Perignom giunse all’abbazia d’Hautvillers con l’ incarico di tesoriere.<br />
Egli trovò il convento e le vigne in uno stato di totale abbandono e si adoperò per<br />
rimetterle in sesto.<br />
Il suo lavoro consisteva nel produrre il vino perfezionandolo. Si applicò dunque alla<br />
selezione delle uve migliori: scelse il Pinot noir. Rimane il dubbio sulla genesi della trasformazione<br />
del vino fermo in vino spumante.