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opuscolo L'OSPITALITÀ DELL'ABATE 04-2007.indd - IPSSAR Berti ...

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45<br />

L’ospitalità dell’Abate<br />

melassa e china).<br />

I liquori possono essere usati come aperitivi, digestivi o possono entrare nella composizione<br />

di cocktail. I liquori più pregiati hanno una gradazione alcolica più alta, mentre<br />

quelli meno pregiati hanno più sostanze coloranti a gradazione alcolica più bassa.<br />

Gli aromi più usati per dare il gusto ai vari liquori sono i semi di prugnolo e di cumino,<br />

la scorza d’arancia ecc.<br />

Fra tutti i liquori realizzati dai monaci quelli alle erbe occupano una posizione predominante.<br />

Questi vengono anche chiamati liquori “ri monici”. Si ispirano alle vecchie<br />

erboristerie dei conventi, creazioni originali che ormai si sono perse nel tempo. A differenza<br />

dei liquori alle spezie, che hanno quasi sempre un’ aroma prevalente,<br />

questi liquori erano spesso composizioni accuratamente armonizzate con vari tipi di<br />

erbe, radici e sostanze amarognole.<br />

LO CHAMPAGNE<br />

di Genny Valentini, Daniele Burato, Aldo Venturini, Debora Anderloni,<br />

Chiara Casagrande<br />

Lo champagne nacque al tempo dei romani. I legionari quando occupavano nuove<br />

terre, impiantavano le vigne, così ci fu l’estensione della viticoltura in quasi tutti i territori<br />

dell’impero. La vite era però già conosciuta in Gallia, nelle cui piccole province<br />

meridionali la sua introduzione era dovuta ai greci.<br />

Come la viticoltura sia arrivata nella zona dell’attuale champagne è ancora oggi sconosciuto,<br />

infatti esistono due teorie: la prima secondo cui la viticoltura dello champagne<br />

esisteva già, la seconda sostiene che quest’arte sia stata importata dagli invasori.<br />

Nell’anno 92 d.C. l’editto di Domiziano, che imponeva di sradicare le viti nelle<br />

colonie, si fa sentire pesantemente in tutta Europa. Questo editto fu emanato perché si<br />

volevano valorizzare i vini italiani e per arricchire la grande Roma dell’epoca.<br />

Dal 276 l’ imperatore Probo lo revocò e ordinò alle legioni di ricominciare l’arte della<br />

viticoltura.<br />

Lo champagne fu probabilmente l’unico vino al quale sia stato attribuito un inventore,<br />

l’abate benedettino Dom Perignon. Nel 1600, a causa delle guerre e dei saccheggi<br />

che devastarono la regione, avvenne la distruzione e l’abbandono dei conventi e delle<br />

abbazie che portò al decadimento delle annesse vigne.<br />

Ma nel 1670 Dom Perignom giunse all’abbazia d’Hautvillers con l’ incarico di tesoriere.<br />

Egli trovò il convento e le vigne in uno stato di totale abbandono e si adoperò per<br />

rimetterle in sesto.<br />

Il suo lavoro consisteva nel produrre il vino perfezionandolo. Si applicò dunque alla<br />

selezione delle uve migliori: scelse il Pinot noir. Rimane il dubbio sulla genesi della trasformazione<br />

del vino fermo in vino spumante.

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