opuscolo L'OSPITALITÀ DELL'ABATE 04-2007.indd - IPSSAR Berti ...
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L’ospitalità dell’Abate<br />
LA SACRA OSPITALITÀ<br />
Note sull’ospitalità cristiana 1<br />
di Virginio Tino Turco<br />
24<br />
“Sotto il cielo vi è una sola famiglia”<br />
Adagio cinese<br />
Flash dalla storia.<br />
È ormai buio e un pellegrino si trova nelle paludose e brumose campagne venete e<br />
bussa alla porta del monastero di Villanova, cercando un luogo dove passare la notte e<br />
trovare un po’ di cibo.<br />
Le truppe tedesche sono allo sbaraglio. In fuga, colonne di soldati cercano la via più<br />
breve verso il nord Europa, risalendo le molte valli venete che danno verso il confine.<br />
Un ufficiale delle Ss chiede protezione nell’Eremo camaldolese del monte Rua, sulla sommità<br />
dei colli Euganei. Viene accolto senza riserva, non gli viene chiesto niente: si convertirà<br />
e diventerà monaco camaldolese. Allo stesso modo sono centinaia i monasteri che<br />
hanno offerto rifugio a migliaia di ebrei ricercati e che rischiavano di essere deportati.<br />
Durante il fascismo (e dopo) nella foresteria del monastero di Camaldoli, decine<br />
di giovani intellettuali cattolici, si trovano a elaborare alcune idee portanti della futura<br />
Costituzione Italiana e daranno vita al cosiddetto “Codice di Camaldoli”. Molti di loro<br />
diventeranno i padri dell’Italia repubblicana.<br />
Quante volte un uomo o una donna hanno attraversato la “grata” della clausura per<br />
trovare protezione, accoglienza, ascolto, silenzio…<br />
Che stupisce di più è che tutto questo succeda da millecinquecento anni senza clamori,<br />
eroismi, enfasi e spettacolarità mediatica: semplicemente e nascostamente, solo<br />
perché risponde ad una regola evangelica e monastica.<br />
Queste sono tracce di cultura europea e cristiana, non quelle sguainate come spade<br />
contro qualcuno o per esprimere la propria superiorità sulle culture extra-europee. Purtroppo,<br />
queste, sono proclamate ma ignorate dai più. Povera Europa che dimentica una<br />
fetta così essenziale della propria storia. Povera scuola, in cui si parla di monachesimo e<br />
di Medio Evo solo negli slogans dei “secoli bui” o relegando questa parte della storia alla<br />
visione di un film che fa del monachesimo un intricato giallo imbottito di oscurantismo<br />
e potere (vedi “Il nome della rosa”).<br />
San Benedetto, non solo “rondine sotto il tetto”.<br />
Molti conoscono il giovane Francesco che si denuda delle vesti e dei beni paterni per<br />
darsi a “sora povertà” e diventare il “poverello d’Assisi”.<br />
Pochi conoscono il giovane ventenne Benedetto di Norcia (480 – 547), che è studente<br />
a Roma dopo la caduta dell’impero romano. Fa in quella città esperienza della decadenza