ISTORIA CRITICA

DODICESIM 0. 2|f
forbitale a danno del Sacerdozio patrio, a cui
pure egli era congiunto per religione di giura*
mento, manifcfta verità è che foftenne collante*
mente i maflìmi principi del naturale e pubblico
Diritto, e contro i profani fìftemi infegnò e ripetè
fino ad eflere quali fazievole, che un IODIO
efiftente creatore provido fapiente ottimo difpenfatore
de'premj e de'caftighi è il fonte d'ogni
Legge, d'ogni ordine, d'ogni giuftizia , d ogni
oneftà, d'ogni buona e beata vita : che per lui
gli uomini fon quello che fono e debbono perciò
eflere pii eguali focievoli felici per corrifpondere
alla divina degnazione, per non rinegare le
cflenze e proprietà loro, e per non eflere inoltri
piuttoflo che uomini: che il Genere umano è una
Città-: che ogni uomo vi è Cittadino, e il foro*
mo Imperadore è IDDIO : che la ubbidienza a quella
fovrana armonia è virtù, la di ubbidienza è
delitto :4 che niente è più giudo quanto eflere
amico di DIO per efler quindi* amico di fé e di
altrui: che la Religione e la Legge è comprefa
in quella facra amicizia; e così l'Evangelio confante
con la natura. Da quelli primarj elementi
dilatati a tutte le loro diramazioni li raccoglie
un Codice di umanità non incifo in pietre e noi)
ifcritto in corteccie , ma germogliato dalle nar
* ture