ISTORIA CRITICA

7* DISCORSO
Obbes che di que'giorni prevertiva molti in Inghilterra
, e vi moftrò tanto fpi rito filolofico e
geometrico, e tanta rettitudine di cuore, che
febbenc alieno dalla Corte e dalle viltà e dai raggiri
ottenne fama ed onore ampli/fimo per tutta
l'Ifola e (ì vide inopinatamente fatto Vefcovo
alla maniera inglefe; nella quale elevazione è fcritto
da' fuoi Biografi che viffe e morì il più benevolo
e -ihpiù tranquillo degli uomini; e che dimoerò
col fuo efempio come alle cime della fortuna
falgono folamente o i rettili fchiavi ftrifciandofi*
balla niente falle loro , pance , o le aquile si**
gnore con un volo ìmprovvifo. Ora in quella fua
tanto celebre Ricerca delle leggi naturali fi mife
anch' egli nell' animo che era meflieri cercare
una fola fentenza o principio generale che fofie la
fonte di tutte le leggi di natura, e fermo iti
quella ufanza (labili la proporzione fondamentale
contraria all' Obbes in quefte parole. La maffìmaì
benevolenza di ogni Agente ragionevole verfo tuttìì
gli altri coftituifie lo flato pia felice di tutti nel
generale, e di ciafcuno nel particolare ; ed ella è
ajfolutamente neceffaria per giungere alla majfima
poffìbile beatitudine; onde il Bene comune di tutti
é kf fuprema Legge. Amplificando poi la fenten-