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Stato dell'arte energetica degli edifici - Automatica - Università degli ...

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SIMEA <strong>Stato</strong> dell’arte <strong>energetica</strong> <strong>degli</strong> <strong>edifici</strong><br />

5.4. L’eolico<br />

5.4.1. Introduzione<br />

210<br />

Doc.No 20100610.SIMEA.MR.03<br />

Versione 1<br />

Gli impianti eolici sfruttano l'energia del vento per produrre<br />

elettricità. Sono costituiti da aerogeneratori che trasformano l'energia<br />

cinetica del vento in energia meccanica e infine quest'ultima in energia<br />

elettrica.<br />

La differenza importante da sottolineare quando si parla di fonte<br />

rinnovabile derivante dall’eolico, è nella taglia del rotore. Infatti se il<br />

principio fisico resta il medesimo, tra eolico e minieolico si considera<br />

diversa la taglia dell’aerogeneratore e quindi la potenza:<br />

• eolico: si considerano diametri del rotore di decine di metri e potenze<br />

da 200 kW a qualche megawatt,<br />

• minieolico: i diametri sono dell’ordine del metro con potenze fino a<br />

200 kW con lo scopo di servire anche singole utenze e risultare<br />

maggiormente integrato.<br />

L'eolico è la fonte rinnovabile in maggiore espansione a livello internazionale.<br />

5.4.2. Come funziona<br />

Circa il 2% dell’energia solare è convertita in energia eolica e gli aerogeneratori col movimento di<br />

rotazione delle pale producono energia elettrica in un generatore.<br />

Importante nel caso delle turbine eoliche è il sito dove installarle che deve avere una quantità di<br />

energia elevata e soprattutto costante nel tempo, di conseguenza le caratteristiche da considerare per<br />

installare un aeromotore sono:<br />

• densità dell’aria,<br />

• area del rotore installato,<br />

• velocità del vento.<br />

Concetto fondamentale su cui si basa la conversione dell’energia è la teoria di Betz. Nella Fig. 5.4.1 si<br />

nota come la vena fluida che arriva sul rotore con una certa velocità fa ruotare le pale e a valle del rotore<br />

viene rallentata. Per la conservazione della massa il tubo di flusso si allarga e occupa più volume. Dalla<br />

teoria di determina che l’energia cinetica massima sfruttabile è il 59% dell’energia in ingresso.<br />

Fig. 5.4.1 Andamento del tubo di flusso per la teoria di Betz.

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