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parte I - Dipartimento di Analisi e Progettazione Strutturale

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32 Capitolo 3<br />

stessa, ponendo la dovuta attenzione anche ai fenomeni <strong>di</strong> degrado strutturale connessi<br />

a processi chimico-fisici, ed ai riflessi in termini <strong>di</strong> organizzazione strutturale;<br />

b) un definito scenario <strong>di</strong> carico, ovvero un insieme organizzato e realistico <strong>di</strong> azioni,<br />

presenti contemporaneamente sull’opera, la cui configurazione strutturale è stata<br />

precedentemente identificata. È compito del Progettista in<strong>di</strong>viduare tale insieme <strong>di</strong><br />

carichi, definendone le rispettive intensità, anche in base alle correlazioni statistiche.<br />

È consentito derogare dai valori dei coefficienti <strong>di</strong> combinazione previsti, purché ciò sia<br />

giustificato da approfon<strong>di</strong>ti stu<strong>di</strong>, nel pieno rispetto dei principi e degli obiettivi enunciati<br />

da questo Testo Unico, in particolare da quanto in<strong>di</strong>cato al Capitolo 2.<br />

In termini generali (Figura 3.1.1), la costruzione sviluppa fenomeni <strong>di</strong>namici <strong>di</strong> interazione<br />

con l’ambiente. A titolo esemplificativo, nel caso <strong>di</strong> azioni eoliche agenti su strutture<br />

flessibili, potranno svilupparsi fenomeni <strong>di</strong> interazione aeroelastica. In tale circostanza<br />

il Progettista dovrà tenere conto della rilevanza <strong>di</strong> tali fenomeni <strong>di</strong><br />

accoppiamento risposta strutturale – meccanismo <strong>di</strong> azione e adottare tutte le contromisure<br />

per la salvaguar<strong>di</strong>a della sicurezza e della funzionalità, o, viceversa, dovrà <strong>di</strong>chiararne<br />

responsabilmente la non rilevanza per l’opera in esame.<br />

AMBIENTE DI PROGETTO<br />

STRUTTURA<br />

MODELLI<br />

DELLE<br />

AZIONI<br />

MODELLO<br />

STRUTTURA<br />

Figura 3.1.1 - Ambiente <strong>di</strong> progetto, modello della struttura e delle azioni<br />

FENOMENI DI<br />

INTERAZIONE<br />

RISPOSTA<br />

PRESTAZIONALE<br />

Attraverso i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> analisi strutturale, il Progettista avrà il compito <strong>di</strong> esplorare<br />

in modo adeguato la risposta strutturale, assicurando la capacità prestazionale dell’opera<br />

sia in termini <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> funzionalità, sia in termini <strong>di</strong> robustezza. In questo modo,<br />

il Progettista può assicurare sia un corretto funzionamento dell’opera nella sua configurazione<br />

nominale, sia un comportamento almeno sod<strong>di</strong>sfacente in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> danneggiamento<br />

ed anche estreme.<br />

La contemporaneità e la <strong>di</strong>stribuzione spaziale delle azioni dovranno essere analizzate e<br />

variate in modo idoneo ad esplorare e a giu<strong>di</strong>care compiutamente la capacità prestazionale<br />

della struttura, la sensibilità dei risultati delle analisi alla <strong>di</strong>sposizione ed<br />

all’intensità dei carichi.<br />

Allo scopo <strong>di</strong> evidenziare labilità od instabilità strutturali, ovvero sensibilità nella risposta<br />

prestazionale, il Progettista ha l’onere <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare:

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