parte I - Dipartimento di Analisi e Progettazione Strutturale
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Azioni ambientali e naturali 55<br />
<strong>di</strong> picco come definita nel successivo punto 3.3.6, dalla quale sono calcolate le<br />
sollecitazioni statiche equivalenti,<br />
vP ( z)<br />
= cev<br />
( z)<br />
⋅ vR<br />
( TR<br />
)<br />
dove il coefficiente <strong>di</strong> esposizione per le velocità cev<br />
è fornito dall’espressione<br />
( z)<br />
kr<br />
⋅ ct<br />
⋅α<br />
( z)<br />
⋅[<br />
7 + c ⋅α<br />
( z)]<br />
( z)<br />
c ( z )<br />
cev = t<br />
per z ≥ z min<br />
cev = ev min<br />
per z < z min<br />
Tabella 3.3.II – Parametri per la definizione del coefficiente <strong>di</strong> esposizione.<br />
Categoria <strong>di</strong> esposizione del sito r k z 0 (m) z min (m)<br />
I 0,17 0,01 2<br />
II 0,19 0,05 4<br />
III 0,20 0,10 5<br />
IV 0,22 0,30 8<br />
V 0,23 0,70 12<br />
In mancanza <strong>di</strong> analisi specifiche che tengano conto sia della <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> provenienza<br />
del vento sia delle variazioni <strong>di</strong> rugosità e topografia del terreno, la categoria <strong>di</strong> esposizione<br />
è assegnata nella Figura 3.3.3 in funzione della posizione geografica del sito ove<br />
sorge la costruzione e della classe <strong>di</strong> rugosità del terreno definita in Tabella 3.3.III. Nelle<br />
fasce entro i 40 km dalla costa delle zone 1, 2, 3, 4, 5 e 6, la categoria <strong>di</strong> esposizione<br />
è in<strong>di</strong>pendente dall’altitu<strong>di</strong>ne del sito.<br />
Il coefficiente <strong>di</strong> topografia ct , <strong>di</strong> cui al punto 3.3.5, è posto <strong>di</strong> regola pari a 1, sia per le<br />
zone pianeggianti sia per quelle ondulate, collinose e montane. In questo caso, la Figura<br />
3.3.4 riporta le leggi <strong>di</strong> variazione <strong>di</strong> cev<br />
per le <strong>di</strong>verse categorie <strong>di</strong> esposizione.<br />
Nel caso <strong>di</strong> costruzioni ubicate presso la sommità <strong>di</strong> colline o pen<strong>di</strong>i isolati, il punto<br />
3.3.5. da in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> massima su come valutare il coefficiente <strong>di</strong> topografia ct.<br />
Tabella 3.3.III - Classi <strong>di</strong> rugosità del terreno<br />
Classe <strong>di</strong> rugosità del terreno Descrizione<br />
A<br />
Aree urbane in cui almeno il 15% della superficie sia coperto da<br />
e<strong>di</strong>fici la cui altezza me<strong>di</strong>a superi i 15m<br />
B Aree urbane (non <strong>di</strong> classe A), suburbane, industriali e boschive<br />
C<br />
Aree con ostacoli <strong>di</strong>ffusi (alberi, case, muri, recinzioni,....); aree<br />
con rugosità non riconducibile alle classi A, B, D<br />
Aree prive <strong>di</strong> ostacoli (aperta campagna, aeroporti, aree agricole,<br />
D<br />
pascoli, zone paludose o sabbiose, superfici innevate o ghiacciate,<br />
mare, laghi,....)<br />
L’assegnazione della classe <strong>di</strong> rugosità non <strong>di</strong>pende dalla conformazione orografica e topografica del terreno. Affinché<br />
una costruzione possa <strong>di</strong>rsi ubicata in classe A o B è necessario che la situazione che contrad<strong>di</strong>stingue la<br />
classe permanga intorno alla costruzione per non meno <strong>di</strong> 1 km e comunque non meno <strong>di</strong> 20 volte l’altezza della<br />
costruzione. Laddove sussistano dubbi sulla scelta della classe <strong>di</strong> rugosità, a meno <strong>di</strong> analisi dettagliate, verrà assegnata<br />
la classe più sfavorevole.