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parte I - Dipartimento di Analisi e Progettazione Strutturale

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Azioni accidentali 87<br />

Per carico d’incen<strong>di</strong>o specifico deve intendersi il potenziale termico netto della totalità<br />

dei materiali combustibili contenuti in uno spazio, riferito all’unità <strong>di</strong> superficie. I valori<br />

del carico d’incen<strong>di</strong>o specifico <strong>di</strong> progetto (qf,d) sono determinati secondo la seguente<br />

relazione:<br />

q = q ⋅m ⋅δ⋅δ ⋅δ<br />

[MJ/m 2 ]<br />

dove:<br />

f,d f q1 q2 n<br />

m 0,8÷1,0 è il fattore <strong>di</strong> combustione<br />

δq1 ≥ 1,00 è il fattore che tiene conto del rischio <strong>di</strong> attivazione in relazione alla<br />

<strong>di</strong>mensione del compartimento<br />

δq2 ≥ 0,80 è il fattore che tiene conto del rischio <strong>di</strong> attivazione in relazione al<br />

tipo <strong>di</strong> attività svolta nel compartimento<br />

δ δ ≥ 0,20 è il fattore che tiene conto delle <strong>di</strong>fferenti misure <strong>di</strong> spegnimento<br />

= ∏ 10<br />

n<br />

i=1<br />

ni<br />

dell’incen<strong>di</strong>o (sprinkler, efc, rivelatori, squadre antincen<strong>di</strong>o, ecc.)<br />

qf è il valore nominale della densità <strong>di</strong> carico d’incen<strong>di</strong>o per unità <strong>di</strong><br />

area in pianta [MJ/m 2 ]<br />

Lo spazio <strong>di</strong> riferimento generalmente coincide con il compartimento antincen<strong>di</strong>o considerato<br />

e il carico <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o specifico è quin<strong>di</strong> riferito alla superficie in pianta del<br />

compartimento stesso, nell’ipotesi <strong>di</strong> una <strong>di</strong>stribuzione uniforme del carico <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o.<br />

Qualora nel compartimento siano presenti elevate <strong>di</strong>ssimmetrie nella <strong>di</strong>stribuzione dei<br />

materiali combustibili il valore nominale qf della densità del carico d’incen<strong>di</strong>o è calcolato<br />

con riferimento all’effettiva <strong>di</strong>stribuzione dello stesso. Per <strong>di</strong>stribuzioni molto concentrate<br />

del materiale combustibile si può fare riferimento all’incen<strong>di</strong>o localizzato, valutando,<br />

in ogni caso, se si hanno le con<strong>di</strong>zioni per lo sviluppo <strong>di</strong> un incen<strong>di</strong>o<br />

generalizzato.<br />

Per incen<strong>di</strong>o localizzato deve intendersi un focolaio d’incen<strong>di</strong>o che interessa una zona<br />

limitata del compartimento antincen<strong>di</strong>o, con sviluppo <strong>di</strong> calore concentrato in prossimità<br />

degli elementi strutturali posti superiormente al focolaio o imme<strong>di</strong>atamente a<strong>di</strong>acenti.<br />

4.1.3. CRITERI DI PROGETTAZIONE<br />

La progettazione delle strutture in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o deve evidenziare la capacità<br />

del sistema strutturale <strong>di</strong> consentire il raggiungimento dei seguenti obiettivi <strong>di</strong> sicurezza:<br />

- garantire la sicurezza degli occupanti durante tutta la loro permanenza prevista<br />

nell’e<strong>di</strong>ficio;<br />

- garantire la sicurezza delle squadre <strong>di</strong> soccorso e delle squadre antincen<strong>di</strong>o;<br />

- evitare crolli dell’e<strong>di</strong>ficio;<br />

- permettere ai componenti e ai sistemi antincen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> mantenere la loro funzionalità;<br />

- consentire l’eventuale riutilizzazione della struttura, ove richiesto.

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