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IBI 40 Supplemento 1 (2008) - Gruppo Flora Alpina Bergamasca

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98 INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, <strong>40</strong> SUPPL. 1, <strong>2008</strong><br />

<strong>Flora</strong> da conservare: implementazione delle categorie e dei criteri IUCN (2001) per la redazione di nuove Liste Rosse<br />

Polygala sinisica Arrigoni<br />

G. BACCHETTA, G. FENU e E. MATTANA<br />

Nomenclatura:<br />

Nome scientifico: Polygala sinisica Arrigoni<br />

Famiglia: Polygalaceae<br />

Nome comune: Poligala del Sinis<br />

Descrizione. Suffruttice a getti annuali nascenti in<br />

genere sui vecchi rami dell’anno precedente; fusti<br />

eretti o arcuato ascendenti, 25-30(70) cm, brevemente<br />

pubescenti o glabrescenti. Foglie da lanceolate<br />

a lineari-lanceolate. Racemi terminali (4)8-14(25)<br />

cm con 15-25 fiori violaceo-lillacini. Pedicelli glabri<br />

di circa 2 mm. Brattee lineari-acute, le laterali 1,5<br />

mm, la centrale 3 mm, persistenti alla fioritura.<br />

Sepali esterni subeguali, cigliati, circa 3,5-4 mm. Ali<br />

ellittiche, acute all’apice, cuneate e un po’ arcuate alla<br />

base, 8,5-10 x 3,5-4,5 mm, ciliate al margine e con<br />

tre distinti nervi ramosi distalmente. Corolla 11-12<br />

mm, con lobi allungati e carena multifida. Stilo<br />

lungo 2-3 volte lo stigma. Ovario oblungo, cuneato<br />

alla base, decisamente stipitato e nettamente smarginato<br />

in alto. Seme peloso, oblungo, con lobi dello<br />

strofiolo brevissimi. (ARRIGONI, 1983 modificato).<br />

Biologia. Emicriptofita o, più raramente, camefita<br />

suffrutticosa con fioritura da aprile a giugno e fruttificazione<br />

fra maggio e luglio scaglionate e aventi direzione<br />

basale-apicale lungo l’infiorescenza.<br />

Il frutto è una capsula subsessile lateralmente compressa<br />

(PIGNATTI, 1982) che, a maturazione, disperde<br />

due semi adattati alla dispersione mirmecocora,<br />

grazie alla presenza dell’elaiosoma e di folti peli.<br />

Ecologia. Specie termofila costiera propria delle zone<br />

rocciose, delle radure della macchia e delle garighe.<br />

Vive su calcari marnosi o su suoli arenacei, a quote<br />

comprese tra i 20 e i 50 m s.l.m. Dal punto di vista<br />

bioclimatico si ritrova in ambito Mediterraneo pluvistagionale<br />

oceanico, con termotipo termomediterraneo<br />

superiore e ombrotipo secco. Le cenosi cui partecipa<br />

si caratterizzano per la presenza di un contigente<br />

peculiare di taxa di interesse fitogeografico,<br />

quali Helianthemum caput-felis Boiss., Viola arborescens<br />

L. e Coris monspeliensis L. subsp. monspeliensis.<br />

Per quanto riguarda l’inquadramento sintassonomico<br />

delle cenosi a cui partecipa, in via del tutto preliminare,<br />

queste possono essere attribuite ai<br />

Rosmarinetea officinalis (Br. – Bl. 1947) Rivas<br />

Martínez, T.E. Díaz, F. Prieto, Loidi et Penas 1991)<br />

e Rosmarinetalia officinalis Br.-Bl. 1931 em. 1952;<br />

sono attualmente in fase di definizione i syntaxa di<br />

rango inferiore.<br />

Distribuzione in Italia.<br />

Regione biogeografica: la stazione di P. sinisica rientra<br />

nella regione biogeografica Mediterranea, Provincia<br />

della Sardegna, settore costiero sardo (PEDROTTI,<br />

1996). Studi di carattere biogeografico più recenti<br />

(BACCHETTA, PONTECORVO, 2005) evidenziano che<br />

la stazione della specie rientra nella regione biogeografica<br />

Mediterranea, subregione W-Mediterranea,<br />

superprovincia Italo-Tirrenica, provincia Sardo-<br />

Corsa e subprovincia Sarda; per la caratterizzazione a<br />

livello di settore e sottosettore è stato recentemente<br />

proposto un inquadramento del Sinis nel settore<br />

Campidanese e la creazione di un sottosettore<br />

Sinisico autonomo (FENU, BACCHETTA, <strong>2008</strong>).<br />

Regioni amministrative: l’areale della specie è circoscritto<br />

alla sola Sardegna.<br />

Numero di stazioni: l’unica stazione conosciuta si rinviene<br />

in provincia di Oristano, nel comune di San<br />

Vero Milis, in località Sa Mesa Longa.<br />

Tipo corologico e areale globale. Endemita sardo<br />

esclusivo di Capo Mannu, nella Penisola del Sinis.<br />

Minacce. P. sinisica è stata recentemente inserita tra<br />

le specie maggiormente minacciate di estinzione<br />

delle Isole del Mediterraneo (MONTMOLLIN DE,<br />

STRAHM, 2005). Viene considerata a rischio d’estinzione<br />

in quanto l’unica popolazione esistente ha<br />

un’area di appena 1,6 ettari ed il numero di individui<br />

oscilla intorno alle settanta unità (FENU,<br />

BACCHETTA, <strong>2008</strong>).<br />

Le principali minacce sono riconducibili alle attività<br />

agricole in atto (Minaccia 1.1: Agriculture) e in particolare<br />

alla presenza di un rimboschimento<br />

(Minaccia 1.1.2: Wood plantations), di attività turistiche<br />

e sportivo/ricreative, in particolare legate a gare<br />

di motocross che, pur essendo proibite, continuano a

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