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IBI 40 Supplemento 1 (2008) - Gruppo Flora Alpina Bergamasca

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84 INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, <strong>40</strong> SUPPL. 1, <strong>2008</strong><br />

<strong>Flora</strong> da conservare: implementazione delle categorie e dei criteri IUCN (2001) per la redazione di nuove Liste Rosse<br />

Lamyropsis microcephala (Moris) Dittrich et Greuter<br />

G. BACCHETTA, G. FENU, E. MATTANA e T. ULIAN<br />

Nomenclatura:<br />

Nome scientifico: Lamyropsis microcephala<br />

(Moris) Dittrich et Greuter<br />

Sinonimi: Chamaepeuce microcephala (Moris)<br />

Lojac.; Lamyra microcephala (Moris) Sojàk;<br />

Cirsium microcephalum Moris<br />

Famiglia: Asteraceae<br />

Nome comune: Cardo del Gennargentu<br />

Descrizione. Pianta perenne, suffruticosa e cespitosa,<br />

20-50(80) cm, con fusti parzialmente legnosi alla<br />

base e apparato radicale rizomatoso. Fusti erettoascendenti,<br />

semplici o ramificati specie nel terzo distale,<br />

striato-solcati e grigio-tomentosi. Foglie strettamente<br />

lanceolate, (3)4-8(10) cm lunghe e 1-2 cm<br />

larghe, alterne ed amplessicauli, le inferiori tendenzialmente<br />

opposte e brevemente picciolate, verdi<br />

sulla pagina superiore con nervatura mediana lanosobiancastra<br />

e lanoso grigiastre sulla pagina inferiore;<br />

lacinie laterali bi-tripartite con divisioni divaricate e<br />

terminanti in una robusta spina di colore giallo lunga<br />

10-18 mm. Capolini posti alla sommità dei fusti o<br />

dei rami laterali, subsessili e lungamente superati<br />

dalle foglie superiori, solitari o accompagnati da 1-2<br />

capolini più piccoli brevemente peduncolati. Brattee<br />

del capolino lanceolate, acute e lanose nel terzo distale,<br />

quelle esterne terminate da una spina gialla, le<br />

interne quasi inermi. Fiori tutti tubulosi; corollla<br />

bianco-rosata lunga 14-15 mm. Pappo lungo 12-13<br />

mm, costituito di setole piumose lunghe poco più di<br />

metà del tubo corollino. Cipsela matura romboidale<br />

a base tronca, 4-5 mm lunga e 1,5x0,8 mm larga,<br />

glabra e solcata longitudinalmente (BACCHETTA,<br />

2001).<br />

Biologia. Emicriptofita cespitosa con fioritura estiva<br />

da fine giugno sino alla prima metà di agosto e fruttificazione<br />

tra inizio agosto e prima metà di settembre.<br />

La biologia riproduttiva di questa specie, ad<br />

oggi, non è stata sufficentemente investigata. L’unità<br />

di dispersione è una cipsela con pappo piumoso adattato<br />

alla dispersione anemocora. Secondo DIANA<br />

CORRIAS (1977), la specie mostra una bassissima<br />

produzione di semi fertili e questi presentano una<br />

ridotta capacità germinativa (20% circa). Sulla base<br />

dei primi studi realizzati, su germoplasma raccolto<br />

nel 2006, si è potuto constatare che il numero di<br />

semi fertili è effettivamente ridotto, tuttavia questi<br />

risultano vitali (90% al test colorimetrico al tetrazolio)<br />

e sembrano presentare una buona capacità germinativa<br />

(attorno al 50%) (BACCHETTA et al., 2007).<br />

Tali studi sono attualmente in corso.<br />

Ecologia. Specie chionofila, eliofila e moderatamente<br />

igrofila presente negli impluvi e nei pascoli montani<br />

soggetti ad una intensa attività erosiva. Si rinviene<br />

su substrati di natura prevalentemente metamorfica<br />

che danno luogo a suoli inziali molto ricchi in<br />

scheletro e caratterizzati da una pedogenesi poco evoluta.<br />

Dal punto di vista bioclimatico si ritrova in<br />

ambito temperato pluvistagionale oceanico in<br />

variante submediterranea, con termotipo supratemperato<br />

superiore e ombrotipi che variano dall’umido<br />

inferiore al superiore.<br />

Per quanto riguarda l’inquadramento sintassonomico<br />

delle cenosi a cui partecipa, è possibile, in via del<br />

tutto preliminare, porre tali formazioni all’interno<br />

della classe Carici-Genistetea lobelii (Klein, 1972)<br />

Pignatti et Nimis 1980 em. Arrigoni 1986 e nell’ordine<br />

Carici-Genistetalia lobelii (Klein, 1972) Pignatti<br />

et Nimis 1980; sono attualmente in fase di definizione<br />

i syntaxa di rango inferiore.<br />

Distribuzione in Italia.<br />

Regione biogeografica: secondo la classificazione di<br />

PEDROTTI (1996) la specie ricade nella regione<br />

Mediterranea, provincia della Sardegna, settore del<br />

Gennargentu-Monti di Oliena. Studi di carattere<br />

biogeografico più recenti (BACCHETTA, PONTE-<br />

CORVO, 2005) evidenziano che le stazioni di L.<br />

microcephala rientrano nella regione biogeografica<br />

Mediterranea, subregione W-Mediterranea, superprovincia<br />

Italo-Tirrenica, provincia Sardo-Corsa e<br />

subprovincia Sarda; la caratterizzazione delle aree del<br />

Gennargentu a livello di settore e distretto biogeografico<br />

è tuttora in fase di definizione.<br />

Regioni amministrative: l’areale della specie risulta<br />

circoscritto alla sola Sardegna.

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