IBI 40 Supplemento 1 (2008) - Gruppo Flora Alpina Bergamasca
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INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, <strong>40</strong> SUPPL. 1, <strong>2008</strong><br />
<strong>Flora</strong> da conservare: implementazione delle categorie e dei criteri IUCN (2001) per la redazione di nuove Liste Rosse<br />
101<br />
Primula palinuri Petagna<br />
D. UZUNOV, C. GANGALE e G. CESCA<br />
Nomenclatura:<br />
Specie: Primula palinuri Petagna<br />
Famiglia: Primulaceae<br />
Nome comune: Primula di Palinuro<br />
Descrizione. Foglie carnose, dentate, viscose e pubescenti<br />
sul bordo; scapo striato (10-20 cm) con 10-20<br />
fiori; brattee fogliacee da lanceolate ad ellittiche,<br />
dentellate (4-10 x 10-25 mm); calice (7-9 mm) bianco-farinoso,<br />
campanulato con denti lunghi 2/3 della<br />
parte indivisa; corolla gialla con tubo 14-16 mm e<br />
lobi 5 mm; semi con tegumento liscio.<br />
Si tratta dell’unica specie del gruppo Auricula con<br />
posizione tassonomica incerta. Secondo l’ultima<br />
interpretazione basata su dati molecolari (MAST et<br />
al., 2001; ZHANG, KADEREIT, 2004) appartiene al<br />
subg. Auriculastrum Schott, sect. Auricula Duby,<br />
subsect. Euauricula Pax con alcune caratteristiche<br />
morfologiche e numero cromosomico (2n = 66 e/o<br />
2n = 44) che l’avvicinano alla subsect. Cyanopsis, ma<br />
non è ancora chiara l’identità delle specie più vicine.<br />
Biologia. E’ una geofita rizomatosa a fioritura precoce<br />
(I-III), entomogama (meccanismi d’impollinazione,<br />
disseminazione e riproduzione vegetativa non<br />
studiati); entra in quiescenza nei mesi estivi.<br />
Ecologia. E’ specie tipica delle rupi marittime verticali<br />
calcaree e calcarenitiche, su substrati a pH quasi<br />
neutro con esposizione N, NO, o talora NE, dal<br />
livello del mare fino a 150 (200) m. Rientra nel<br />
Centaureo cinerariae-Campanuletum fragilis subass.<br />
primuletosum palinuri del Dianthion rupicolae<br />
(BRULLO, MARCENÒ, 1979).<br />
Distribuzione in Italia.<br />
Regione biogeografica: specie endemica esclusiva del<br />
settore Calabro-Lucano, prov. Tirrenica della regione<br />
Mediterranea (PEDROTTI, 1996).<br />
Regioni amministrative: Campania, Basilicata, e<br />
Calabria. Localizzata sulla costa tirrenica da Capo<br />
Palinuro a Capo Scalea (CAM, BAS e CAL).<br />
Numero di stazioni: sono state individuate 6 subpopolazioni.<br />
Come stazioni vengono riportati i raggruppamenti<br />
di individui separati tra loro con<br />
distanze maggiori almeno il doppio dell’ampiezza del<br />
gruppo stesso. In questo senso sono distinte le<br />
seguenti subpopolazioni: Capo Palinuro (CAM): 10<br />
stazioni; Punta degli Infreschi (CAM): 9; Punta<br />
Caina (BAS): 8; Grotta della Madonna (CAL): 2;<br />
Isola di Dino/Scogliera Fiuzzi (CAL): 16; Capo<br />
Scalea (CAL): 2..<br />
Tipo corologico e areale globale. Specie endemica<br />
per l’Italia (costa tirrenica meridionale).<br />
Minacce. 1.4.2. Human settlement: alcuni interventi<br />
di messa in sicurezza delle rupi sovrastanti edifici o<br />
accessi pedonali con rimozione totale della vegetazione<br />
(uso di sabbiatrice) hanno determinato la scomparsa<br />
di circa il 20% degli individui delle subpopolazioni<br />
calabresi; 1.4.3. Tourism/recreation: creazione<br />
d’infrastrutture per la fruizione e balneazione che<br />
riguardano alcune stazioni in Calabria e Campania;<br />
1.7. Fires: gli incendi hanno interessato in passato<br />
(10 anni) alcune stazioni con impatto marginale, la<br />
minaccia è da considerare potenziale per gran parte<br />
delle stazioni; 2.1. Invasive alien species: competitors:<br />
con impatto particolarmente significativo per ca. il<br />
20% della subpopolazione di Capo Palinuro (loc.<br />
Antiquarium) e Scogliera Fiuzzi; 3.5.1. Harvesting.<br />
Subsistence use/local trade: la raccolta a scopo ornamentale<br />
incide soprattutto sulle stazioni più accessibili<br />
(ca. il 30% della popolazione) in Campania e<br />
Calabria; 7.6. Landslides: gli eventi franosi si abbinano<br />
all’erosione costiera e sono evidenti in alcune stazioni<br />
di Punta degli Infreschi; 9.9. Restricted range:<br />
l’isolamento sistematico di questa specie (appartiene<br />
ad un gruppo di specie altomontane) e i trend climatici<br />
(clima interglaciale enfatizzato dal fattore antropico)<br />
suggeriscono l’ipotesi di una graduale riduzione<br />
dell’areale a partire dall’ultimo glaciale.<br />
Criteri IUCN applicati.<br />
In base ai dati disponibili sono stati applicati i criteri<br />
A e B.<br />
Criterio A<br />
Sottocriteri e opzioni<br />
A3c- Riduzione della popolazione: Si stima che circa il<br />
20% della popolazione sia a diretto rischio di estinzione<br />
a causa d’interventi di trasformazione e fruizione<br />
del territorio.