IBI 40 Supplemento 1 (2008) - Gruppo Flora Alpina Bergamasca
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INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, <strong>40</strong> SUPPL. 1, <strong>2008</strong><br />
<strong>Flora</strong> da conservare: implementazione delle categorie e dei criteri IUCN (2001) per la redazione di nuove Liste Rosse<br />
11<br />
Prefazione<br />
La salvaguardia del patrimonio biologico è un tema<br />
di nota attualità, impossibile da affrontare in assenza<br />
di adeguate conoscenze sulla sua consistenza e sullo<br />
stato di conservazione. A riguardo, la compilazione e<br />
l’aggiornamento di “liste rosse”, come auspicato dalla<br />
Global Strategy for Plant Conservation (GSPC/CBD)<br />
e dalla European Plant Conservation Strategy (EPCS),<br />
sono di fondamentale importanza e costituiscono<br />
uno strumento di comunicazione indispensabile per<br />
intervenire sul territorio.<br />
Uniti dunque nell’intento di difendere la biodiversità,<br />
a prescindere dal maggiore o minore grado di<br />
complessità organizzativa dei vari taxa, abbiamo<br />
voluto collaborare in questa iniziativa, in modo da<br />
raggiungere, attraverso l’uso degli standard dettati<br />
dalla World Conservation Union (IUCN), risultati per<br />
l’Italia armonizzati e confrontabili a livello globale.<br />
Lo studio qui presentato vede coinvolti diversi<br />
Gruppi di lavoro della Società Botanica Italiana: il<br />
<strong>Gruppo</strong> per la Conservazione della Natura, promotore<br />
dell’iniziativa, il <strong>Gruppo</strong> per la Floristica, operante<br />
su circa il 50% della biodiversità terrestre attraverso<br />
una rete che negli ultimi anni ha prodotto<br />
risultati evidenti, i Gruppi per la Briologia,<br />
Lichenologia, Micologia che, anche se interessati ad<br />
una biodiversità numericamente poco rappresentata<br />
e poco appariscente, sostengono energicamente la<br />
propria specialità e con essa la conservazione e l’incolumità<br />
dei taxa di loro pertinenza.<br />
Non pochi sono stati i problemi iniziali che hanno<br />
riguardato, in particolare, le difficoltà di poter leggere<br />
e trascrivere un linguaggio comune secondo i più<br />
aggiornati criteri della IUCN; il lavoro di gruppo,<br />
anche se a volte ritardava il raggiungimento del traguardo,<br />
ha dato la possibilità di scambio di esperienze,<br />
di confronto e di ricerca di soluzioni comuni,<br />
affrontando insieme difficoltà diverse dovute alle<br />
caratteristiche morfologiche, strutturali e fisiologiche<br />
di ciascun gruppo sistematico. Tutti i phyla rivelano<br />
difficoltà nell’inserimento dei taxa nelle relative categorie<br />
di minaccia ma, forse, le difficoltà aumentano<br />
per i taxa di piccola taglia, come le briofite o i licheni,<br />
che condividono le medesime strategie di vita o<br />
ancora i funghi, “visibili” solo in certi, a volte brevi,<br />
periodi dell’anno. Problematica risulta per essi spesso<br />
anche la definizione dell’unità di riferimento, l’individuo,<br />
soprattutto per i muschi se si considera la loro<br />
genesi o la loro “life form”; complessa è la stima dell’estensione<br />
delle dimensioni delle popolazioni, per<br />
l’ecologia particolare o per la peculiarità di habitat.<br />
Pur nondimeno, dalle poche specie target prefisse,<br />
mossi da un crescente entusiasmo e perfettamente<br />
consci dell’interesse e importanza del tema di lavoro,<br />
si è oggi pervenuti alla compilazione di <strong>40</strong> schede, di<br />
seguito presentate, grazie al lavoro di oltre 60 autori.<br />
L’oggetto del presente volume vuole, comunque, rappresentare<br />
una nota introduttiva a cui ci si auspica<br />
possa seguire la redazione, per tutti i gruppi di vegetali<br />
terrestri e anche per i funghi, di un’aggiornata<br />
lista rossa nazionale.<br />
Il futuro lavoro ci porterebbe in linea con alcuni<br />
Paesi europei, come la Svezia, la Gran Bretagna e la<br />
Svizzera, che hanno già stilato le proprie liste nazionali<br />
secondo i criteri IUCN recenti, con l’obiettivo<br />
di salvaguardare la biodiversità, in particolare di<br />
quelle specie di indubbio interesse, che meritano una<br />
costante attenzione e che costituiscono parte integrante<br />
del patrimonio dell’umanità.<br />
[a cura di C. PERINI, M. PRIVITERA, G. ROSSI,<br />
S. RAVERA e A. SCOPPOLA]<br />
Claudia Perini (Coordinatore del <strong>Gruppo</strong> per la Micologia della S.B.I.), Maria Privitera (Coordinatore del <strong>Gruppo</strong> per la<br />
Briologia della S.B.I.), Graziano Rossi (Coordinatore del <strong>Gruppo</strong> per la Conservazione della Natura della S.B.I.), Sonia Ravera<br />
(Coordinatore del <strong>Gruppo</strong> per la Lichenologia della S.B.I.), Anna Scoppola (Coordinatore del <strong>Gruppo</strong> per la Floristica della S.B.I.)