25.12.2014 Views

IBI 40 Supplemento 1 (2008) - Gruppo Flora Alpina Bergamasca

IBI 40 Supplemento 1 (2008) - Gruppo Flora Alpina Bergamasca

IBI 40 Supplemento 1 (2008) - Gruppo Flora Alpina Bergamasca

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, <strong>40</strong> SUPPL. 1, <strong>2008</strong><br />

<strong>Flora</strong> da conservare: implementazione delle categorie e dei criteri IUCN (2001) per la redazione di nuove Liste Rosse<br />

53<br />

Anchusa littorea Moris<br />

G. FENU e G. BACCHETTA<br />

Nomenclatura:<br />

Nome scientifico: Anchusa littorea Moris<br />

Sinonimi: Anchusa arvensis Moris; Anchusa crispa<br />

Moris; Anchusa crispa Viv. var. littorea (Moris)<br />

Illario<br />

Famiglia: Boraginaceae<br />

Nome comune: Buglossa litorale<br />

Descrizione. Pianta annua o più raramente bienne,<br />

debolmente ispida, (1,5)5-10(25) cm, eretta o con<br />

rami decombenti. Foglie lineari bislunghe, 4-12x1-<br />

1,5 cm, intere o leggermente sinuose, con peli e setole<br />

sul margine. Foglie inferiori ristrette in picciolo,<br />

foglie superiori e caulinari sessili. Infiorescenza lassa<br />

con fiori distribuiti lungo i rami, all’ascella delle<br />

foglie e al centro delle ramificazioni. Brattee lanceolate<br />

più lunghe del calice, simili alle foglie superiori,<br />

ciliate al margine. Calice fiorifero tubuloso, 5-6 mm,<br />

diviso sino alla metà e con lacinie lanceolate, acute.<br />

Peduncolo sottile. Calice fruttifero campanulato,<br />

rigonfio alla base e con lacinie piegate verso l’esterno.<br />

Peduncolo ricurvo. Corolla bianco-cerulea 7-9 mm,<br />

tubo 4-5 mm, lembo 3-4 mm. Squame ovali, piccole,<br />

ciliate. Antere lineari, 1,2-1,5 mm, inserite nella<br />

parte superiore del tubo, ma distanti dalle squame.<br />

Stilo eguale o più lungo del calice, stigma subtronco.<br />

Mericarpi di colore variabile dal bruno chiaro al grigio<br />

scuro, 0,5-1x1,5-2 mm, con un becco laterale e<br />

un anello basale sottile, superficie finemente e densamente<br />

tubercolata. (VALSECCHI, 1980, SELVI,<br />

BIGAZZI, 1998; BACCHETTA et al., <strong>2008</strong>).<br />

Biologia. Terofita o più raramente emicriptofita<br />

bienne, fiorisce da marzo a maggio con contemporanea<br />

maturazione dei frutti che si protrae fino a luglio<br />

inoltrato. Il frutto è una nucula trigona dotata di elasiosoma,<br />

la cui presenza indica un adattamento per<br />

una dispersione di tipo mirmecocoro. La biologia<br />

riproduttiva di questa specie ad oggi non è stata sufficientemente<br />

indagata. Anche se sull’unica popolazione<br />

attualmente conosciuta è stata osservata l’attività<br />

di alcuni insetti, si ritiene che l’auto-impollinazione<br />

autonoma sia il sistema riproduttivo principale.<br />

La dispersione del seme è effettuata principalmente<br />

dal vento e dalle formiche.<br />

Non si hanno, ad oggi, informazioni circa l’effettiva<br />

capacità germinativa e le temperature ottimali e cardinali<br />

di germinazione. Il numero cromosomico è<br />

2n=16, calcolato su materiale proveniente da S’Ena<br />

Arrubia, locus classicus in provincia di Oristano<br />

(VALSECCHI, 1976).<br />

Ecologia. Specie psammofila, caratteristica degli<br />

ambiti retrodunali (SELVI, BIGAZZI, 1998) dove vegeta<br />

in aree limitate, riparate dall’azione diretta del<br />

vento salmastro e retrostanti la fascia dell’ammofileto<br />

(VALSECCHI, 1980; CONTI et al., 1992). Dal<br />

punto di vista bioclimatico si ritrova in ambito<br />

Mediterraneo pluvistagionale oceanico, con termotipo<br />

termomediterraneo superiore e ombrotipo secco.<br />

L’unica popolazione attualmente conosciuta è distribuita<br />

su una superficie di circa 3000 m 2 (BACCHETTA<br />

et al., <strong>2008</strong>) ed è localizzata ai lati di un sentiero di<br />

accesso al mare, frequentato in tutte le stagioni. La<br />

popolazione appare costituita da diversi nuclei di<br />

individui localizzati ai margini del sentiero, al limite<br />

o nelle discontinuità del ginepreto a Juniperus oxycedrus<br />

L. subsp. macrocarpa (Sibth. et Sm.) Neirl. e in<br />

quelle aree dove è minore il calpestio e il disturbo,<br />

principalmente antropico. La specie si rinviene associata<br />

a numerose specie terofitiche quali Linaria flava<br />

(Poiret) Desf. subsp. sardoa (Sommier) Arrigoni,<br />

Phleum sardoum (Hackel) Hackel, Malcolmia ramosissima<br />

(Desf.) Thell., Tuberaria guttata (L.) Fourr.,<br />

Polycarpon alsinifolius (Biv.) DC. e Silene nummica<br />

Vals.<br />

Ancora non sono state descritte le cenosi alle quali<br />

partecipa A. littorea; in maniera del tutto provvisoria<br />

è comunque possibile ipotizzare che tale specie possa<br />

partecipare a fitocenosi appartenenti all’alleanza del<br />

Alkanno-Maresion nanae Rivas Goday 1957 ex Rivas<br />

Goday et Riv.-Mart. 1963 corr. Díez Garretas, Asensi<br />

et Riv.-Mart. 2001, che identifica l’habitat di interesse<br />

comunitario “Dune con prati dei Malcolmietalia”<br />

(2230).<br />

Distribuzione in Italia.<br />

Regione biogeografica: secondo la classificazione di

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!