IBI 40 Supplemento 1 (2008) - Gruppo Flora Alpina Bergamasca
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<strong>Flora</strong> da conservare: implementazione delle categorie e dei criteri IUCN (2001) per la redazione di nuove Liste Rosse<br />
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ressate dal pascolo ovino nel periodo primaverile ed<br />
estivo.<br />
Minaccia 8.5: Changes in native species dynamics,<br />
Pathogens/parasites. Un’elevata percentuale di cipsele<br />
è danneggiata da ditteri appartenenti alla famiglia<br />
Tephritidae (BORACCHIA et al., 2007). Le femmine<br />
depongono le uova nelle infiorescenze immature e le<br />
larve che si sviluppano si cibano sia del tessuto del<br />
ricettacolo che dei semi, recando ingenti danni alla<br />
pianta ospite, come osservato in altre specie di questo<br />
genere (WHITE, MARQUARDT, 1989).<br />
Minaccia 9.2: Intrinsic Factors, Poor recruitment/<br />
reproduction/regeneration. La ridotta produzione di<br />
semi e la bassa percentuale di germinazione osservata<br />
in saggi di laboratorio (BORACCHIA et al., 2007)<br />
inducono a ritenere che la capacità riproduttiva sia<br />
ridotta.<br />
Minaccia 9.9: Intrinsic Factors, Restricted range. La<br />
popolazione del Monte Borla/Foce di Pianza occupa<br />
un’area di 153.115 m 2 (Vaira et al., 2004); con le stazioni<br />
puntiformi del M. Maggiore e dello Spigolo E<br />
del Sagro, EOO e AOO risultano rispettivamente 16<br />
km 2 e 12 km 2 (Bedini, in verbis).<br />
Minaccia 10.1: Human disturbance, Recreation/tourism.<br />
La zona di crescita è percorsa da vari sentieri,<br />
frequentati da turisti ed escursionisti. Durante il<br />
periodo di fioritura la raccolta di questa specie vistosa<br />
non è da escludere.<br />
Minaccia 10.5: Human disturbance, fire. L’area di distribuzione<br />
è spesso soggetta ad incendi; nell’estate del<br />
2002 uno di questi ha interessato parzialmente l’areale<br />
della specie (VAIRA et al., 2004).<br />
Criteri IUCN applicati.<br />
I dati disponibili non consentono di applicare i criteri<br />
A (Population reduction) ed E (Quantitative analysis).<br />
E’ possibile applicare i criteri di indicizzazione B<br />
(Geographic range), C (Small population size) e D<br />
(Very small or restricted population).<br />
Criterio B<br />
Sottocriteri<br />
B1-Areale (EOO): 16 Km 2 .<br />
B2-Superficie occupata (AOO): 12 Km 2 .<br />
Opzioni<br />
a) Numero di location: sulla base del possibile danneggiamento<br />
dei siti di crescita ad opera dell’attività<br />
estrattiva (minaccia 1.3.1), il numero di location è<br />
uno.<br />
b), c) Non è osservato o stimato un continuo declino<br />
in EOO, AOO, superficie o qualità dell’habitat,<br />
numero di popolazioni, e numero di individui maturi.<br />
Criterio C<br />
La dimensione della popolazione è stimata in circa<br />
73.000 individui (VAIRA et al., 2004). Non ne è stato<br />
osservato né stimato il declino continuo.<br />
Criterio D<br />
Sottocriteri<br />
D1- Numero di individui maturi: il numero di individui<br />
maturi è circa 73.000 (v. sopra).<br />
D2-Popolazioni a distribuzione limitata: AOO inferiore<br />
a 20 Km 2 ; numero di location inferiore a 5.<br />
Categoria di rischio.<br />
Criterio B - Con EOO < 100 Km 2 (sottocriterio B1),<br />
la specie si qualifica per la categoria Critically endangered,<br />
CR, ma con solo una anziché due delle opzioni<br />
a-c richieste. Se si considera che AOO