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IBI 40 Supplemento 1 (2008) - Gruppo Flora Alpina Bergamasca

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94 INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, <strong>40</strong> SUPPL. 1, <strong>2008</strong><br />

ne nel Lazio meridionale è praticamente scomparsa<br />

proprio per l’eccessivo ombreggiamento derivante<br />

dall’aumento della componente legnosa nella compagine<br />

vegetale (F. Garcia, com. pers.). Problemi simili<br />

sono stati comunicati per la stazione di Valle<br />

Altanea (Caorle, Veneto) (S. Costalonga, in litt.). La<br />

stazione del Bardello (Ravenna, Emilia-Romagna), è<br />

mantenuta nelle condizioni più adatte da sfalci operati<br />

da volontari.<br />

Criteri IUCN applicati.<br />

Criterio B<br />

Sottocriteri<br />

B2-Superficie occupata (AOO): <strong>40</strong> Km 2 (maglia di 1<br />

km) o 160 Km 2 (maglia di 2 km).<br />

Opzioni<br />

a) Severely fragmented.<br />

b) (iii) Declino della qualità/estensione degli habitat: si<br />

è verificata in tempi recenti la scomparsa o la forte<br />

diminuzione di alcune popolazioni. Le praterie<br />

umide sono complessivamente minacciate, sia per<br />

alterazioni artificiali sia per dinamica spontanea della<br />

vegetazione.<br />

Categoria di rischio.<br />

Criterio B – (AOO <strong>40</strong> o 160 Km 2 ) la popolazione italiana<br />

è estremamente frammentata; va precisato<br />

peraltro che alcune popolazioni sono piuttosto cospicue;<br />

per la specie è stata osservata una riduzione della<br />

qualità/estensione degli habitat legata a inquinamento<br />

di carattere industriale ed eutrofizzazione, distruzione<br />

irreversibile degli habitat, dinamica spontanea<br />

della vegetazione, ingressione di falde salmastre e<br />

salate. La riduzione è prevedibile anche per il futuro.<br />

Categoria di rischio: Endangered, EN B2ab(iii).<br />

Interazioni con la popolazione globale. Scambi di<br />

semi sono ipotizzabili con popolazioni balcaniche.<br />

MUSACCHIO et al. (2006) hanno dimostrato affinità<br />

sostanziali tra popolazioni delle due sponde dello<br />

Stretto di Otranto. In generale, l’esistenza di un elemento<br />

corologico anfiadriatico, meglio noto per i<br />

suoi componenti orofitici, rende evidenti scambi<br />

(quasi certamente anche attuali, cfr. il caso di<br />

Serapias politisii, BIANCO et al., 1992) tra le due<br />

sponde dell’Adriatico e dello Jonio.<br />

Peraltro tutte le liste rosse di ambiti extra-italiani<br />

registrano O. palustris in una categoria di rischio.<br />

Status alla scala “regionale”: EN B2ab(iii);<br />

- status alla scala globale: Not Evaluated, (NE);<br />

- precedente attribuzione a livello nazionale:<br />

Vulnerabile (CONTI et al. 1992).<br />

Strategie/azioni di conservazione e normativa. Le<br />

Regioni che hanno una legge di protezione della flora<br />

proteggono le Orchidaceae e quindi implicitamente<br />

anche O. palustris.<br />

Esiste una normativa generale di tutela delle zone<br />

umide sia a livello internazionale che comunitario.<br />

Molte località di presenza sono in aree protette di<br />

rango nazionale o regionale (parchi, riserve naturali),<br />

ovvero nella “Rete Natura 2000”.<br />

Tuttavia questa specie richiede che si mantengano<br />

oltre alle caratteristiche territoriali (soprattutto di<br />

natura morfologica e idrica) anche quelle fisionomiche<br />

e strutturali della vegetazione. Un’attenzione particolare<br />

e azioni mirate di gestione delle località di<br />

presenza possono quindi risultare decisive per la<br />

buona conservazione delle popolazioni.<br />

Il monitoraggio dovrebbero essere assicurato per rilevare<br />

cambiamenti di status e mettere in azione adeguati<br />

provvedimenti.<br />

Note. Nel corso dell’indagine per l’elaborazione del<br />

presente contributo è stata effettuata una stima della<br />

popolazione italiana attraverso un questionario elaborato<br />

ad hoc. In base ai risultati di tale indagine è<br />

stata raggiunta una stima di almeno 8.000-10.000<br />

individui maturi, relativa alle popolazioni dell’Italia<br />

settentrionale e centrale; aggiungendo a questi dati le<br />

stime per le popolazioni salentine (circa 5.000 individui)<br />

e altre minori o non valutate, la stima totale<br />

potrebbe ammontare ad almeno 15.000 individui. Il<br />

dato è confrontabile con quanto stimato da<br />

COZZOLINO et al. (2003) che valutano in oltre 8.000<br />

gli individui delle popolazioni studiate, limitate al<br />

Triveneto e all’Emilia-Romagna.<br />

Il lavoro di quantificazione della popolazione italiana<br />

(che andrà comunque precisata in futuro) è stato<br />

interrotto poiché è risultato evidente che le scomparse<br />

recenti, relative a stazioni costituite da alcune decine<br />

di individui, non incidevano sulla popolazione<br />

complessiva in percentuale tale da rendere appropriata<br />

l’applicazione di criteri di tipo A per la valutazione<br />

dello status di rischio.<br />

Va considerato che la diminuzione degli habitat<br />

umidi adatti alla presenza della specie sembra rallentata;<br />

se la valutazione dello status fosse avvenuta in<br />

decenni precedenti avrebbe potuto essere applicato il<br />

criterio A.<br />

Ringraziamenti – Un cordiale ringraziamento a quanti<br />

hanno contribuito con dati, suggerimenti e valutazioni. Si<br />

tratta di: P.V. Arrigoni, L. Beccarisi, L. Bernardo, M.<br />

Brentan, F. Conti, S. Costalonga, F. Garcia, R. Gennaio,<br />

F. Lucchese, S. Magrini, N. Merloni, A. Musacchio, G.<br />

Pellegrino, M. Pellizzari, F. Piccoli, A. Scoppola, M.<br />

Sirotti, P.E. Tomei, M. Vidali.<br />

LETTERATURA CITATA<br />

ARDUINO P., VERRA F., CIANCHI R., ROSSI W., CORRIAS<br />

B., BULLINI L., 1996 – Genetic variation and natural<br />

hybridization between Orchis laxiflora and Orchis<br />

palustris (Orchidaceae). Pl. Syst. Evol., 202: 87-109.<br />

BIANCO P., D’EMERICO S., MEDAGLI P., RUGGIERO I.,<br />

LIVERANI P., 1992 – Serapias politisii Renz.<br />

(Orchidaceae), nuova per la <strong>Flora</strong> Italiana. Webbia, 46:<br />

219–223.<br />

CONTI F., MANZI A., PEDROTTI F., 1992 – Libro rosso delle<br />

Piante d’Italia. Ministero Ambiente, WWF Italia,<br />

Società Botanica Italiana, Roma. 637 pp.<br />

COZZOLINO S., NOCE M.E., MUSACCHIO A., WIDMER A.,<br />

2003 – Variation at a chloroplast minisatellite locus reveals<br />

the signature of habitat fragmentation and genetic

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