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la malattia celiaca in medicina generale - Associazione Italiana ...

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QUANDO SOSPETTARE LA CELIACHIA<br />

PRESENTAZIONE CLINICA<br />

NELL’ADULTO<br />

Maria Teresa Bardel<strong>la</strong><br />

Centro per <strong>la</strong> Prevenzione e Diagnosi del<strong>la</strong> Ma<strong>la</strong>ttia Celiaca, Dipartimento di Scienze Mediche,<br />

Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policl<strong>in</strong>ico, Mangiagalli e Reg<strong>in</strong>a Elena, Mi<strong>la</strong>no<br />

Perché pensare al<strong>la</strong><br />

celiachia <strong>in</strong> un soggetto<br />

adulto<br />

Perché:<br />

❚ è frequente (1 caso su 100);<br />

❚ può esordire a qualsiasi età, anche oltre i<br />

65 anni;<br />

❚ può presentare s<strong>in</strong>tomi e/o segni molto vari.<br />

Quando qu<strong>in</strong>di sospettare<br />

<strong>la</strong> celiachia <strong>in</strong> un soggetto<br />

adulto<br />

❚<br />

In presenza di diarrea persistente oltre le 3<br />

settimane, spesso notturna, steatorrea, meteorismo,<br />

dolori addom<strong>in</strong>ali, calo ponderale,<br />

soprattutto se si associano s<strong>in</strong>tomi/segni<br />

di carenze vitam<strong>in</strong>iche e di oligoelementi<br />

quali crampi e/o dolori musco<strong>la</strong>ri e ossei,<br />

tetania, edemi periferici: Spesso è identifi -<br />

cabile un fattore scatenante (parto, viaggio<br />

all’estero, <strong>in</strong>tervento chirurgico, situazione<br />

di stress). Non è <strong>in</strong>frequente che tali soggetti<br />

necessit<strong>in</strong>o ricovero ospedaliero e <strong>la</strong><br />

biopsia <strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale può venir eseguita ancor<br />

prima dei test sierologici nell’ambito<br />

dell’iter diagnostico del ma<strong>la</strong>ssorbimento.<br />

Attualmente circa un terzo dei soggetti ce-<br />

❚<br />

liaci adulti esordiscono <strong>in</strong> tal modo e di<br />

solito rispondono rapidamente ed effi cacemente<br />

al<strong>la</strong> dieta priva di glut<strong>in</strong>e: peraltro,<br />

i soggetti di oltre 50 anni con una risposta<br />

al<strong>la</strong> dieta non soddisfacente devono essere<br />

accuratamente monitorati nel sospetto di<br />

una possibile complicanza (sprue refrattaria,<br />

l<strong>in</strong>foma <strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale).<br />

In presenza di s<strong>in</strong>tomi/segni più aspecifi ci,<br />

che durano nel tempo e non riconoscono<br />

una causa evidente. Tra i disturbi gastroenterici<br />

da segna<strong>la</strong>re:<br />

– dispepsia – ricordiamo che il 30-40%<br />

dei celiaci <strong>la</strong>menta dispepsia e che nei<br />

dispeptici celiachia è presente nell’1,4-<br />

5,9% dei casi, mentre <strong>la</strong> gastroscopia è<br />

negativa <strong>in</strong> più del 40% dei casi. Sul<strong>la</strong><br />

base di questi dati ci sembra ragionevole<br />

suggerire che di fronte ad un paziente<br />

con s<strong>in</strong>tomi dispeptici e con età <strong>in</strong>feriore<br />

a 45 anni, senza segni di al<strong>la</strong>rme, soprattutto<br />

se femm<strong>in</strong>a, il medico richieda lo<br />

screen<strong>in</strong>g sierologico per celiachia prima<br />

di una eventuale endoscopia, mentre il<br />

prelievo di biopsie duodenali dovrebbe<br />

essere eseguito di rout<strong>in</strong>e, a completamento<br />

dell’esame, nei soggetti con età<br />

maggiore di 45 anni o che comunque<br />

sono sottoposti ad endoscopia del tratto<br />

gastroenterico superiore e presentano<br />

aspetto endoscopico normale;<br />

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