Rossella ValmaranaLa dieta del celiacoL'unica terapia della celiachia è l'eliminazione del glutine dall'alimentazione, che dovrà essereseguita rigorosamente per tutta la vita. È necessario escludere tutti gli alimenti preparaticon i cereali contenenti glutine come grano, segale, orzo, avena, oltre a farro, spelta, kamut,triticale.Per quanto riguarda l'avena al momento i risultati degli studi su questo cereale non permettonodi consigliarne il consumo i celiaci.Riportiamo il parere del Comitato Scientifico <strong>Nazionale</strong> AIC (novembre 2003) relativo all'idoneitàdell'avena per i celiaci.“Fino ad ora la maggior parte <strong>dei</strong> dati disponibili ha evidenziato che, nel celiaco, l'assunzione quotidianaanche di 70 g d'avena non determina alcun problema sul piano clinico, sierologico e/o istologico. Tuttavia,secondo studi recenti, l'avena conterrebbe degli epitopi in grado di determinare, in vitro, alcune alterazionidella mucosa intestinale. In particolare, i risultati emersi da un'indagine pubblicata sulla rivista scientificaGut (Gut 2003; 52: 1649- 52) porrebbero in discussione la sicurezza dell'assunzione dell'avena nelsoggetto celiaco.Sulla base di quanto sopra, dunque, l'atteggiamento più idoneo da adottare sembra essere per il momentoquello della prudenza, in attesa ovviamente di eventuali ulteriori studi in proposito.”Al momento della diagnosi il celiaco e la sua famiglia riceveranno dal medico e/o dal dietista informazionie consigli sul nuovo regime alimentare; “educazione, informazione e aggiornamento”sono fondamentali per seguire correttamente la dieta senza glutine ed il materiale elaboratodall'Associazione Italiana Celiachia sarà per voi un valido supporto.“Senza glutine” significa togliere, sì, il glutine, ma non per questo la dieta del celiaco sarà carentee squilibrata, in quanto la dieta mediterranea è ricca di una grande quantità di cibi naturalmente senzaglutine che permettono di garantire una dieta nutrizionalmente equilibrata anche al celiaco. Lapossibilità di scegliere ottimi e gradevoli alimenti permette la preparazione di gustosi, raffinati e prelibatipiatti, che potranno essere consumati da tutta la famiglia.La completa esclusione del glutine dalla dieta parte dalla conoscenza e consapevolezza che i cerealivietati si trovano in moltissimi prodotti alimentari ed il rischio di contaminazione accidentaleda glutine è spesso presente nei processi di lavorazione dell'industria alimentare.Da qui la necessità di suddividere gli alimenti in: “permessi – a rischio – vietati”. Tale suddivisioneè stata effettuata considerando, per ogni prodotto alimentare, l'ingredientistica ed il processo di136AIC - Vademecum 2008
La dieta del celiacolavorazione, quindi la possibile contaminazione da glutine.Questa suddivisione semplifica al celiaco l'approccio alla scelta degli alimenti costituenti la propriadieta: una volta eliminati quei prodotti che sicuramente sono inadatti alla propria alimentazione(categorie di alimenti “vietati”), l'attenzione del celiaco va posta unicamente sugli alimenti delle categorie“a rischio”: categorie per cui AIC ha messo in atto da anni specifici progetti di controllo edidentificazione <strong>dei</strong> prodotti idonei alla dieta senza glutine: il marchio Spiga Barrata ed il Prontuariodegli Alimenti.Sarà quindi possibile per il celiaco attingere sia a tutte le categorie di alimenti permessi sia a tuttiquei prodotti delle categorie a rischio presenti in Prontuario (Vedi Capitoli: Il Prontuario - I MarchioSpiga Barrata).Alimenti permessi: alimenti che possono essere consumati liberamente, in quanto naturalmenteprivi di glutine o appartenenti a categorie alimentari non a rischio per i celiaci, poiché nel corsodel loro processo produttivo non sussiste rischio di contaminazione crociata.Questi prodotti non sono inseriti nel Prontuario AIC degli Alimenti, in quanto sono idonei al celiaco.Alimenti a rischio: alimenti che potrebbero contenere glutine in quantità superiore ai 20 ppmo a rischio di contaminazione e per i quali è necessario conoscere e controllare l'ingredientistica ed iprocessi di lavorazione.Per poter avere <strong>dei</strong> prodotti idonei al consumo <strong>dei</strong> celiaci infatti è necessario che le aziende produttriciapplichino un corretto piano di controllo delle materie prime e del prodotto finito; inoltreoccorre monitorare costantemente il processo produttivo, gli ambienti di lavoro, le attrezzature, gliimpianti e gli operatori per evitare che possano verificarsi, durante la produzione e/ o il confezionamento,pericolosi fenomeni di contaminazione crociata da glutine.Per questo motivo alcuni prodotti, anche se preparati o derivati con ingredienti naturalmenteprivi di glutine, sono considerati alimenti a rischio e quindi sono stati inseriti nel Prontuario AIC degliAlimenti.Alimenti vietati: alimenti che contengono glutine, pertanto non idonei ai celiaci e quindi nonsono inseriti nel Prontuario AIC degli alimenti.Per poter aiutare i celiaci nella scelta <strong>dei</strong> prodotti idonei, l'Associazione Italiana Celiachia da piùdi vent'anni pubblica il Prontuario AIC degli Alimenti che raccoglie un'ampia scelta di prodotti alimentariritenuti a “minor rischio” di contaminazione da glutine (contenuto di glutine inferiore ai 20ppm).Ogni anno il Prontuario si presenta con un numero sempre maggiore di prodotti, passando in20 anni da 170 prodotti (1997) a più di 8.600 referenze (2008), e con una prefazione che aiuta il celiacoa comprendere i criteri di inserimento, a risolvere dubbi su alcune classi merceologiche e approfondimentisu argomenti di interesse per i celiaci.Sono inoltre disponibili sul mercato prodotti sostitutivi a quelli appartenenti al gruppo di alimentivietati, come pasta, biscotti e dolci, pane e derivati, farine, per fare solo degli esempi, che vengonodenominati “Alimenti senza glutine”.La norma di riferimento per la produzione degli alimenti senza glutine (ed altri prodotti alimentaridestinati ad una alimentazione particolare) è rappresentata dal D. Lgs. del 27 gennaio 1992, n.111 e successive modifiche. Tale Decreto Legislativo prevede che la produzione ed il confezionamento(art. 10) di prodotti senza glutine vengano effettuati in “stabilimenti autorizzati” dal Ministerodella Salute. Inoltre i prodotti sono soggetti a “notifica di etichetta” ai sensi dell'art. 7 della normadi cui sopra.Sempre la stessa norma prevede che solo gli alimenti prodotti presso stabilimenti autorizzati eAIC - Vademecum 2008137
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