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Paola LorussoAFCAlimentazioneFuori CasaLa scelta <strong>dei</strong> prodotti alimentari, sostituti del pane, pasta, biscotti, pizze, ecc, si è fatta nel temposempre più ampia fino a pareggiare quasi totalmente l'offerta di alimenti comuni. Si desumeche oggi le abitudini alimentari casalinghe, a seguito di una nuova diagnosi, non venganocompletamente stravolte, tranne che per piccole attenzioni che nel tempo riescono ad entrarenel completo ritmo abitudinario.Certamente medesima visione non potrà essere applicata alle abitudini alimentari fuori le muradomestiche, perché ancora è raro entrare in un pubblico esercizio, sia questo ristorante, bar, pizzeriao fast food, e trovare chi sappia cosa la celiachia sia e cosa si intenda per dieta senza glutine.Nel quotidiano il cibo continua ad assumere molteplici significati simbolici attraversando contestisociali, culturali, ambientali, storici, ed ontologici diversi. La condivisione dello stesso alimentorafforza il senso di appartenenza ad un nucleo familiare, ad un gruppo di pari e alla stessa società; odiversamente a sottolineare la diversa identità culturale nell'era della globalizzazione.La società è pregna del binomio cibo e socialità, espresso, infatti, anche nel linguaggio comune.Se si fa riferimento a parole come “convivio” e “compagnia”, l'origine etimologica della prima rendeesplicito il significato più intrinseco del binomio “cum – vivere” vivere assieme o meglio ancora“Nel modo più semplice e immediato la parola propone un'identità fra l'atto del mangiare e quellodel vivere” (Massimo Montanari – Convivio, '89), e nell'opera di Dante “Convivio” il termine era intesocome “banchetto di sapienza”; sorprendente è anche l'origine della parola Compagnia (Compagno)dal latino “cum – panis”, chi mangia lo stesso pane.Tali premesse socio – culturali ed etimologiche, ci consentono di comprendere i precisi bisognidegli individui celiaci: condividere i pasti con amici e parenti, trascorrere le serate in pizzeria con i coetanei,trovare offerte senza glutine nei luoghi in cui più comunemente sono consumati i pasti dimezzogiorno, …Tutte queste ragioni hanno motivato la realizzazione del Progetto Alimentazione Fuori Casa,con le progressive variazioni ed il continuo confronto con le istituzioni per la necessaria sensibilizzazionesul tema. Un impegno tutt'altro che facile che AIC persegue da diversi anni.La finalità è quella di sensibilizzare i diversi partners sociali ed aziendali, con l’intenzione di darela possibilità, ai soggetti celiaci, di condurre uno stile di vita pienamente “normale” dentro e fuori casasenza alcuna restrizione rispetto ai propri bisogni alimentari e sociali.Infatti una volta riconosciuta la propria intolleranza, si ha un impatto sociale fortissimo, in quanperla cura della celiachia prevede si la variazione delle proprie abitudini to l'unica cura possibileali-AIC - Vademecum 2008 143

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