Vittorio SilanoCapo del Dipartimento dell'InnovazioneMinistero della Salute, RomaOrganizzazioniInternazionalinel settore dell'alimentazioneLa dimensione della tutela della salute e sanità pubblica, ivi inclusa l'alimentazione, che trascen<strong>dei</strong>l livello nazionale per radicarsi nell'Unione Europea o nelle altre Organizzazioni internazionaliè attualmente fondamentale in quanto, a parte alcune eccezioni, è proprio aquesti livelli che prevalentemente si definiscono e attualmente si aggiornano in modo sistematico gliobiettivi di salute e le relative strategie ottimali, successivamente posti in essere dai Governi nazionali.Ciò dipende da molteplici motivi fra i quali rivestono particolare importanza:a) la necessità di un approccio globale per risolvere numerosi problemi sanitari (ad es. controllo dellemalattie infettive), nonché per assicurare la sicurezza degli alimenti e delle altre merci che ormaisi muovono senza sosta su uno scenario mondiale;b) il carattere senza frontiera della ricerca scientifica e biomedica che sottintende la praticabilità erende possibile il perseguimento di alcuni obiettivi di salute;c) i notevoli benefici che derivano dalla collaborazione fra esperienze ed approcci diversi per la ricercadi valide soluzioni di sanità pubblica;d) la solidarietà fra i popoli che si esprime particolarmente nell'aiuto reciproco per la tutela della saluteattraverso le Organizzazioni internazionali, oltre che nella cooperazione bilaterale;e) la necessità dell'etichettatura armonizzata a livello dell'Unione Europea per consentirne la liberacircolazione nell'ambito del mercato unico.Poteri e strumenti giuridici delle Organizzazioni InternazionaliIl numero delle Organizzazioni internazionali esistenti è molto elevato, ma solo alcune di esse sioccupano direttamente di sanità e solo in alcuni casi dispongono di un vero e proprio potere decisionale.A parte il caso dell'Unione Europea, il compito principale delle Organizzazioni internazionalinon è quello di emanare normative quanto quello di assistere gli Stati membri nel conseguimentodi particolari obiettivi e di facilitare la collaborazione fra gli Stati membri. Ne deriva che l'attivitàdelle Organizzazioni internazionali diverse dall'Unione Europea si svolge, salvo specifiche eccezioni,nella predisposizione di progetti di convenzione che divengono vincolanti solo per gli Stati membriche provvedono alla ratifica e nell'emanazione di raccomandazioni. Sia le convenzioni che le Raccomandazionidefiniscono standard e forniscono un modello e uno stimolo per la legislazione e lapratica nazionale degli Stati membri.98AIC - Vademecum 2008
Organizzazioni Internazionali nel settore dell'alimentazioneUna Convenzione è uno strumento giuridico che regola alcuni aspetti dell'amministrazione, dellostato sociale o <strong>dei</strong> diritti umani. La ratifica di una convenzione comporta un duplice obbligo perlo Stato Membro: è un impegno formale ad applicare quanto previsto dalla Convenzione eun'indicazione del desiderio di accettare una supervisione internazionale.Una Raccomandazione è simile ad una Convenzione, eccetto per il fatto che essa non è soggettaa ratifica e fornisce linee guida più specifiche. Anche se dal punto di vista strettamente giuridico leraccomandazioni non sono vincolanti, esse producono il cosiddetto effetto di liceità, derivantedall'obbligo di cooperare con l'organizzazione, che è implicito in ogni trattato istitutivo di organizzazioneinternazionale e dal potere che anche deve ritenersi caratteristico di ogni organizzazione internazionale,di perseguire, sia pure mediante atti non vincolanti, fini generali o comunque trascendentil'interesse degli Stati membri singolarmente considerati.Per quanto le Organizzazioni internazionali non possano, in genere, obbligare gli Stati membria particolari azioni, esse possono vigilare sulle modalità attraverso le quali i Governi attuano le convenzioniratificate e le raccomandazioni, e ove necessario, richiamare i Governi al rispetto degli obblighiinternazionali liberamente assunti.Non bisogna, inoltre, sottovalutare la valenza politica del rispetto delle Raccomandazioni internazionalied il fatto che, eventuali conseguenze negative per la salute derivanti dal mancato trasferimentonella normativa di uno Stato <strong>dei</strong> principi e delle procedure previsti in una raccomandazioneapprovata a livello internazionale dallo stesso Stato, potrebbero consentire ai cittadini danneggiatidi citare l'Amministrazione competente in sede giudiziaria per ottenere un risarcimento del danno,con buone possibilità di vedere accolta la loro richiesta per comportamento omissivodell'Amministrazione. Non va, inoltre, sottovalutato il fatto che, fra due o più possibili interpretazionidi una norma nazionale, si deve dar preferenza a quella che consenta l'adempimento <strong>dei</strong> doveriinternazionali dello Stato e che, quando la legge conferisce ad un organo statuale un potere discrezionale,si deve ritenere che questo debba essere esercitato in modo non contrario agli obblighi internazionalidello Stato.In particolare, va qui ricordato che, nel pronunciarsi sul valore delle raccomandazioni comunitarie,la Corte di Giustizia, dopo aver precisato che esse "sono in genere adottate dalle istituzioni comunitariequando queste non dispongono, in forza del trattato, del potere di adottare atti obbligatorio quando ritengono che non vi sia motivo di adottare norme più vincolanti", ha poi affermato chenon possono essere considerate per questo prive di qualsiasi effetto giuridico e che, pertanto, i giudicinazionali devono tenerne conto ai fini dell'interpretazione di norme nazionali o di altri atti comunitarivincolanti. Per comprendere la portata delle decisioni adottate dagli Organismi internazionaliè anche importante valutare la rappresentatività <strong>dei</strong> rispettivi Organi decisionali.Possibili confusioni fra le denominazioni di Organizzazioni Internazionali diverseÈ importante chiarire una certa confusione terminologica conseguente alla proliferazione delleOrganizzazioni internazionali. Così, ad esempio, il <strong>Consiglio</strong> d'Europa, Organizzazione internazionale,con sede a Strasburgo, che riunisce 40 Stati democratici d'Europa, non dovrebbe essere confusocon il <strong>Consiglio</strong> Europeo che è la riunione regolare (almeno 2 volte all'anno) <strong>dei</strong> Capi di Stato odi Governo dell'Unione europea, per l'orientamento della politica comunitaria.L'Assemblea parlamentare, Organo deliberante del <strong>Consiglio</strong> d'Europa, è cosa molto diversadal Parlamento europeo che è l'Organo parlamentare dell'Unione europea che raggruppa i 626 deputati<strong>dei</strong> 15 paesi membri eletti a suffragio universale.La Commissione europea <strong>dei</strong> diritti dell'uomo è l'Organo internazionale che esamina,AIC - Vademecum 2008 99
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