Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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Affari istituzionali<br />
normativa, che introduce anche la materia dei<br />
testi unici. Il Comitato, insieme alle Commissioni<br />
competenti, ha lavorato al testo unico sull'artigianato,<br />
di cui è imminente l’approvazione definitiva.<br />
Entro il 2014 dovremo poi affrontare una<br />
serie di scadenze relative ad altri testi unici. “Nel<br />
corso del 2012 – si legge nella relazione – il Comitato<br />
ha formulato alle Commissioni competenti<br />
proposte di clausole valutative relative all'edilizia<br />
residenziale pubblica, alle politiche di contrasto<br />
della criminalità organizzata, alla valorizzazione<br />
della cultura scientifica e del patrimonio di archeologia<br />
industriale. Il Comitato si è fatto promotore<br />
di un di un progetto di semplificazione<br />
normativa per l'elaborazione di un testo di legge<br />
per l'abrogazione espressa di leggi regionali formalmente<br />
vigenti ma ormai prive di effetti giuridici,<br />
perché abrogate implicitamente o per aver<br />
esaurito i propri effetti. Un progetto 'taglia leggi'<br />
che esprime l'interesse regionale per il miglioramento<br />
della qualità della legislazione, anche in<br />
termini di riduzione del numero dei provvedimenti<br />
normativi”.<br />
25 APRILE: “RITROVARE COESIONE, SOLI-<br />
DARIETÀ E FIDUCIA TRA I CITTADINI, LE<br />
ISTITUZIONI E LA POLITICA” - IL PRESI-<br />
DENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE EROS<br />
BREGA IN OCCASIONE DELLA FESTA DELLA<br />
LIBERAZIONE<br />
Perugia, 24 aprile 2013 - “Difendere l'Italia libera<br />
e democratica dai fatali abbagli che oggi mettono<br />
in pericolo i principi conquistati con la Resistenza,<br />
consacrati e garantiti dalla Costituzione. Il<br />
momento di crisi profonda che sta attraversando<br />
il Paese impone a tutti noi di guardare alla ricorrenza<br />
del 25 aprile come a una pagina della storia<br />
del nostro passato da cui attingere per ritrovare<br />
coesione, solidarietà e fiducia tra i cittadini,<br />
le istituzioni e la politica e per restituire all'Italia<br />
quel ruolo di nazione forte, competitiva e protagonista<br />
che le compete”. Così il presidente del<br />
<strong>Consiglio</strong> regionale, Eros Brega che sottolinea la<br />
necessità di “smorzare i toni della polemica e<br />
delle proteste di questi giorni relativi all'elezione<br />
del Presidente della Repubblica cui ho avuto l'onore<br />
di partecipare tra i grandi elettori”. “Il dilagare<br />
dell'incertezza, dovuta alla crisi economica<br />
e sociale e alla delicata situazione politica, presta<br />
il fianco a pericolose demagogie – afferma Brega<br />
– che rischiano di farci fare rovinosi passi indietro<br />
rispetto alle conquiste democratiche ottenute<br />
68 anni fa grazie al sacrificio di tanti uomini e<br />
donne, anche umbri, che hanno pagato con la<br />
propria vita la lotta per la libertà, la democrazia<br />
e l'uguaglianza. Contro la demonizzazione della<br />
politica, che pure ha mostrato i suoi gravi limiti e<br />
ha le sue responsabilità – aggiunge il presidente<br />
del <strong>Consiglio</strong> regionale - voglio ricordare a tutti<br />
che non c'è democrazia senza alcuna forma di<br />
rappresentanza. Se vogliamo uscire da questo<br />
periodo di grave incertezza occorre ritrovare la<br />
fiducia che si alimenta solo se si ripristinano le<br />
regole e il rispetto per la Costituzione e le istituzioni.<br />
Accogliendo l'invito del Capo dello Stato è<br />
richiesto a ciascuno di noi, ognuno nel proprio<br />
ruolo e con le proprie competenze, di fare uno<br />
sforzo per il bene del Paese, di cercare nei principi<br />
della Costituzione gli strumenti per costruire<br />
un'Italia più solida e coesa. Solo con questo spirito<br />
e tenendo ben a mente la lezione della Resistenza<br />
- conclude il presidente del <strong>Consiglio</strong> regionale<br />
- le celebrazioni del 25 aprile si caricano<br />
oggi del giusto e importante significato, anche<br />
verso le generazioni più giovani, evitando che si<br />
traducano in un mero esercizio accademico”.<br />
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