Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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tembre novembre e dicembre 2012 fino al 5-6<br />
marzo ed al 4 aprile 2013. In sede di replica Andrea<br />
Lignani Marchesani si è dichiarato “molto<br />
poco soddisfatto, non completamente insoddisfatto<br />
della risposta dell'assessore perché voglio<br />
prendere buono quanto detto sugli investimenti<br />
per pensare a una manutenzione degna di questo<br />
nome, e verificheremo nel corso del tempo.<br />
Esiste da tempo un problema di risorse finanziarie<br />
limitate da destinare alla manutenzione della<br />
linea che deve necessariamente spingersi anche<br />
alle aree circostanti”.<br />
COMITATO MONITORAGGIO (1): “120 A-<br />
ZIENDE E 4 MILIONI DI CHILOMETRI AN-<br />
NUI PERCORSI” - AUDIZIONE CON IL CON-<br />
SORZIO CAM. MARTEDÌ 30 NUOVA SEDUTA<br />
CON L'ASSESSORE REGIONALE E CON<br />
L'AMMINISTRATORE UNICO DEL CONSOR-<br />
ZIO “ISHTAR”<br />
Il Comitato per il monitoraggio la vigilanza sull'amministrazione<br />
regionale, presieduto da Maria<br />
Rosi, ha ascoltato ieri il presidente e l'amministratore<br />
delegato del Cam, Consorzio artigiano<br />
della mobilità. Dall'audizione è emersa una nuova<br />
forma consortile, l'Ishtar, di cui il Comitato<br />
vuole chiarire le funzioni, convocando l'amministratore<br />
unico e l'assessore regionale ai trasporti.<br />
Perugia, 23 aprile 2013 – Il Comitato per il monitoraggio<br />
la vigilanza sull'amministrazione regionale,<br />
presieduto da Maria Rosi, ha ascoltato ieri il<br />
presidente e l'amministratore delegato del Consorzio<br />
artigiano della mobilità (Cam). Il presidente,<br />
Enrico Ceccarelli, ha spiegato che il Cam<br />
“raggruppa circa 120 aziende della regione che si<br />
occupano di trasporto, abbiamo in gestione 4<br />
milioni di km rispetto ai 30 milioni complessivi.<br />
Si tratta di un consorzio di secondo grado, formato<br />
anche da altri consorzi. Con <strong>Umbria</strong> mobilità<br />
non abbiamo rapporti diretti, ma siamo all'interno<br />
del consorzio Ishtar (controllato e partecipato<br />
da <strong>Umbria</strong> mobilità), costituito come una<br />
sorta di associazione temporanea nel 2004, per<br />
partecipare al bando per il trasporto pubblico<br />
locale. I nostri corrispettivi per chilometro sono<br />
inferiori del 50 per cento a quelli riconosciuti a<br />
<strong>Umbria</strong> mobilità e le nostre aziende sono dunque<br />
in grande sofferenza. Cam non ha subito alcuna<br />
ricaduta per quanto avvenuto a <strong>Umbria</strong> mobilità,<br />
dato che siamo un soggetto diverso e autonomo.<br />
Non abbiamo crediti verso <strong>Umbria</strong> mobilità ma<br />
verso Ishtar, non per problemi d liquidità ma<br />
solo per i normali tempi di pagamento. Nel futuro<br />
vorremmo recitare un ruolo nuovo e non certo<br />
marginale. Crediamo di essere competitivi rispetto<br />
all'azienda pubblica, abbiamo circa 250 mezzi,<br />
di capienza varia. E in alcune realtà ci facciamo<br />
carico di fornire, in convenzione, gli autisti per i<br />
mezzi pubblici. Cam ha complessivamente quasi<br />
mille dipendenti, non tutti dislocati sul trasporto<br />
pubblico locale. Sarà fondamentale capire quali e<br />
quante quote di <strong>Umbria</strong> mobilità saranno messe<br />
trasporti<br />
sul mercato, in modo da essere in grado di fare<br />
fronte all'offerta. Di certo non si può continuare a<br />
lavorare con corrispettivi così bassi”. Il Comitato<br />
tornerà a riunirsi martedì 30 aprile 2013 per ascoltare<br />
l'amministratore unico del consorzio<br />
Ishtar e l'assessore regionali ai trasporti Silvano<br />
Rometti per capire se ci sono state novità nella<br />
situazione di <strong>Umbria</strong> mobilità, chiedere spiegazioni<br />
sul ruolo della Ishtar, capire quali spazi<br />
potranno avere i piccoli consorzi operatori quando<br />
le quote di <strong>Umbria</strong> mobilità verranno messe<br />
sul mercato.<br />
TRASPORTO PUBBLICO: “IN ATTO UNA<br />
COMBINE PER SVENDERE UMBRIA MOBILI-<br />
TÀ” - LA DENUNCIA DI BRUTTI (IDV)<br />
Perugia, 29 aprile 2013 - “Da quanto si apprende<br />
<strong>Umbria</strong> Mobilità è prossima a recuperare i crediti<br />
sul sistema di trasporto pubblico romano. La<br />
notizia conferma la mia convinzione, cioè che<br />
l'azienda si avvia al risanamento e che viene<br />
meno la necessità di far entrare un nuovo socio<br />
privato. Al contrario, gli amministratori di <strong>Umbria</strong><br />
mobilità perseverano con pervicacia in questa<br />
direzione, per di più attraverso modalità inaccettabili.<br />
L'intenzione è di cedere il ramo d'azienda<br />
del trasporto, uomini e mezzi compresi, lasciando<br />
i debiti a una bad company, ovviamente pubblica”.<br />
Lo afferma Paolo Brutti, consigliere regionale<br />
Idv e per anni leader nazionale della Cgil<br />
trasporti, che “continua la sua battaglia solitaria<br />
sulla più importante azienda di trasporto pubblico<br />
locale”. “In questo modo - riprende Brutti - gli<br />
adeguamenti dei corrispettivi pubblici, che gli<br />
enti proprietari di Um non hanno voluto concedere<br />
per diversi anni alla loro società, verrebbero<br />
dati senza battere ciglio al nuovo proprietario del<br />
ramo d'azienda, quello privato, nella più classica<br />
delle combine. Ovvio che, dopo il fiume di fango<br />
riversato sui conti di Um, sul suo presunto tracollo<br />
finanziario e sulla produttività dei lavoratori, il<br />
privato entrerà in campo con licenza di uccidere.<br />
Lo ripeto: è in atto una svendita di Um a un acquirente<br />
già predeterminato, ovvero le Ferrovie<br />
dello Stato. Se i soci pubblici seguitassero a tacere<br />
si potrebbe cominciare a sentire puzza di<br />
bruciato e l'affiorare di precise responsabilità per<br />
aver causato un grave danno al patrimonio pubblico.<br />
I lavoratori di <strong>Umbria</strong> mobilità – conclude<br />
Brutti - sono preoccupati e non si può dare loro<br />
torto. Come disse il rospo che vedeva fare la<br />
punta al palo, gli atti non sono belli. Il sindacato<br />
ha tutti gli strumenti per capovolgere la situazione<br />
e impedire che questo si compia. Penso che li<br />
userà e farà bene a farlo subito”.<br />
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