Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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Economia/lavoro<br />
DAP: “PERCHE' NON L'HO VOTATO” - GO-<br />
RACCI (COMUNISTA UMBRO) SPIEGA LE<br />
RAGIONI DELLA SUA ASTENSIONE SULLA<br />
RISOLUZIONE VOTATA IERI IN AULA DALLA<br />
MAGGIORANZA<br />
Perugia, 27 marzo 2013 - “Non ho votato il DAP<br />
(Documento Annuale di Programmazione) predisposto<br />
dal Governo <strong>Regionale</strong> tenendo una linea<br />
politica di coerenza rispetto alle tante dichiarazioni<br />
e alle roboanti prese di posizioni”. Lo afferma<br />
il consigliere Comunista umbro Orfeo Goracci,<br />
astenutosi nel voto in Aula di ieri sulla Risoluzione<br />
predisposta dalla maggioranza. “Per fare<br />
alcune scelte – dice Goracci - occorrono coerenza<br />
e coraggio. Il documento è debole sul piano politico,<br />
trasuda, e non poteva essere diversamente,<br />
un'accondiscendenza o, certamente, una mancanza<br />
di critica netta e radicale alle politiche del<br />
governo Monti, tecnico, iperliberista e filofinanza.<br />
Con estrema obbiettività dico che il governo<br />
tecnico di Monti ha distrutto conquiste<br />
decennali sul piano dei diritti: i lavoratori di tutta<br />
la Nazione non hanno più alcuna sicurezza, sono<br />
stati toccati senza pietà diritti inalienabili come<br />
quelli sanciti dalll'articolo 18 e dall'articolo 8, i<br />
contratti a tempo indeterminato sono diventati<br />
privilegi concessi ormai solo a pochi 'eletti', i<br />
giovani si trovano proiettati in una visione ricattatoria<br />
dove o si accetta ogni tipo di condizione o<br />
si è fuori. Questo grazie al Governo berlusconiano<br />
prima e alla mazzata finale del Governo Monti<br />
poi, ma si sa che, anche se con ipocrisia, Monti<br />
era sostenuto da PDL, PD e UDC”. “Fra le diverse<br />
cose che non convincono – spiega il consigliere -<br />
tre sono stati gli elementi di fondo politico che mi<br />
hanno portato a fare questa scelta: innanzitutto<br />
la riforma sanitaria approvata in autunno mostra<br />
crepe e limiti, ma soprattutto la convenzione con<br />
l'Università, come avevo previsto, denota che c'è<br />
un soggetto che domina e uno che subisce. A<br />
dominare, purtroppo, è il potere universitario.<br />
Questa cosa non la dice il 'ribelle' Goracci, ma la<br />
dichiarano ripetutamente CGIL, CISL e UIL. Secondo<br />
elemento: sui rifiuti e sull'economia verde<br />
un silenzio assordante. Non si rivisitano scelte<br />
sbagliate su impianti a biogas e biomasse realizzati<br />
solo per operazioni speculative e contro la<br />
volontà della popolazione. Per non parlare del<br />
CSS del decreto Clini con la possibilità di bruciare<br />
i rifiuti (definiti per l'appunto CSS) nei cementifici.<br />
Questo è un argomento che sembra un tabù,<br />
ma non lo è certamente per i cittadini che vedono<br />
in queste scelte pericoli seri per la loro salute<br />
e la loro qualità di vita. Terzo e non meno importante<br />
elemento è la questione inerente il tema<br />
del lavoro: è vero che molto dipende dalle scelte<br />
di politiche governative, ma non si può sostenere<br />
a Roma la Fornero e a Perugia gli esodati, inoltre<br />
mancano posizioni nette su scelte alternative per<br />
reperire fondi come lo stop all'acquisto degli F35,<br />
il 'via' da tutte le missioni di guerra internazionali<br />
e non è assolutamente ipotizzabile che non si<br />
riesca a garantire la cassa integrazione (in deroga<br />
o meno) a tutti quegli umbri che sono passati<br />
dalla 'normalità' alla povertà”. “Per quanto mi<br />
riguarda – continua Goracci - credo che ci siano<br />
non pochi motivi per segnare una netta demarcazione.<br />
Infatti, anche la risoluzione di maggioranza,<br />
al di là di quello che qualcuno scrive, è<br />
esattamente la stessa del febbraio 2012, con<br />
l'aggiunta del 'promuovere l'attività motoria nelle<br />
scuole primarie', cosa che certamente mi potrà<br />
interessare come maestro, quando riprenderò<br />
l'attività di insegnante nel 2015, ma non mi<br />
sembra certo una priorità da documento annuale<br />
di programmazione della <strong>Regione</strong>”. “Infine –<br />
conclude - nel mio intervento ho ricordato contraddizioni,<br />
sgarbi istituzionali nei confronti della<br />
mia persona in qualità di consigliere regionale da<br />
parte di qualche rappresentante del governo<br />
regionale, per non parlare di scelte fatte su Gubbio<br />
(una realtà che, con onesta presunzione,<br />
affermo di conoscere bene), come sulle farmacie,<br />
sul PUC2, dietro richiesta di chi sta affossando<br />
quella città, al limite dell'assurdo”.<br />
DAP: “LA MAGGIORANZA TROVA UNA SIN-<br />
TESI IPOCRITA, PREPARANDO UNA STAN-<br />
GATA PER LA CLASSE MEDIA DELL’UMBRIA”<br />
- NOTA DI LIGNANI MARCHESANI (FD'I)<br />
Perugia, 27 marzo 2013 - “La 'invarianza fiscale'<br />
è stata la bandiera fasulla della Giunta regionale<br />
per giustificare un DAP sostanzialmente irricevibile:<br />
in realtà si parla solo ed esclusivamente<br />
dell’aliquota IRPEF regionale, perché numerose<br />
sono invece le vessazioni cui gli umbri saranno<br />
sottoposti già dal 2013. Inoltre l’ala sinistra della<br />
maggioranza ha già di fatto chiesto, e forse ottenuto,<br />
un aumento della pressione fiscale a partire<br />
dal 2014”. E' il commento del consigliere regionale<br />
Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) sul<br />
documento approvato ieri a maggioranza dall'Aula<br />
di Palazzo Cesaroni. “Il dettato della risoluzione<br />
di maggioranza – spiega Lignani - è un concentrato<br />
di ipocrisia e contraddizioni. Chi, dal<br />
punto di vista tecnico, conosce le modalità di<br />
applicazione dell’IRPEF, in realtà sa bene che<br />
raggiungere una reale 'equità e progressività'<br />
significa in buona sostanza un aumento della<br />
pressione fiscale per tutti i redditi superiori ai<br />
28mila euro. Dunque, non una 'operazione Robin<br />
Hood' contro i ricchi, peraltro opinabile, ma una<br />
vera e propria vessazione sulla classe media, che<br />
produrrà una catena regressiva a cominciare dai<br />
consumi. Di fatto, la rigidità del bilancio regionale<br />
attuale è propedeutica ad una pesante attuazione<br />
della leva fiscale per i prossimi esercizi.<br />
Evento nefasto, peraltro preparato dal Governo<br />
nazionale, che permetterà alle Regioni di aumentare<br />
di un ulteriore 1,1 per cento la tassazione<br />
dei redditi a partire dal 2015”.<br />
DAP: “ESITO POSITIVO, AVANTI CON 'OPE-<br />
RAZIONE ROBIN HOOD'” - NOTA DI DOT-<br />
TORINI (IDV)<br />
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