Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria
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Economia/lavoro<br />
anche in Italia, qualcosa di simile è stato fatto<br />
dalla <strong>Regione</strong> Emilia-Romagna che “per prima, a<br />
recepito la direttiva, e a Bologna nel 2011 è nato<br />
il progetto Second Life, l' area del riuso della<br />
città, visitabile da tutti i cittadini, comprese scuole,<br />
enti no-profit, associazioni, dove vengono<br />
tenuti in deposito mobili , indumenti e oggetti<br />
per i quali ci si augura una 'seconda vita'. All'interno<br />
dell'area tutto è gratuito, se si vuole si può<br />
depositare un'offerta destinata a una onlus attiva<br />
nella green economy. e anche i bambini portano<br />
i loro vecchi giochi e ne prendono di nuovi. Anche<br />
il Comune di Ferrara – aggiunge Goracci -,<br />
grazie al 'Last minute market', ha attivato qualcosa<br />
di simile, contribuendo a prevenire la produzione<br />
dei rifiuti attraverso la valorizzazione di<br />
beni invenduti, o il riciclo dei personal computer”.<br />
Goracci spiega poi nella mozione che “gli<br />
oggetti destinati alla spazzatura possono generare<br />
anche nuovi posti di lavoro, come accade in<br />
Belgio e in Francia, dove la catena Kringwinkel e<br />
la rete Envie, hanno raggiunto un giro d'affari di<br />
tutto rispetto: 35 milioni di euro solo la Kringwinkel”.<br />
Il consigliere regionale ribadisce poi un<br />
principio base che ispira tali attività: “non si acquista<br />
nulla: tutto arriva da donazioni, come nel<br />
caso di alcune catene di abbigliamento che danno<br />
ai clienti buoni per l'acquisto di abiti nuovi se<br />
questi ne portano almeno tre vecchi a 'rottamare.<br />
I vestiti usati vengono dati a società che li<br />
trasformano in prodotti per l'isolamento e per<br />
interni di auto. In altri casi come a Bologna –<br />
aggiunge -, i visitatori scelgono e portano via ciò<br />
di cui hanno bisogno, per se stessi o per conoscenti<br />
che hanno vergogna della propria povertà”.<br />
In Europa – spiega Goracci - “più di 40mila<br />
persone disabili, ex detenute o senza reddito<br />
sono impegnate nel settore del riciclo insieme a<br />
110mila volontari. Come ci dimostrano i dati<br />
europei è, quindi, possibile creare nuovi posti di<br />
lavoro solamente riciclando gli esuberi di merce<br />
prodotti dalle nostre economie. Le cooperative<br />
sociali costituite con questi criteri, infine – conclude<br />
Goracci -, godrebbero del finanziamento<br />
europeo e grazie anche a donazioni in denaro da<br />
parte di chi usufruisce del servizio e ha le possibilità<br />
per 'sdebitarsi', potrebbero costituire importanti<br />
esperienze di solidarietà e di mutuo soccorso”.<br />
VERTENZA MERLONI: “AIUTI UE PER I LA-<br />
VORATORI NOVITÀ DI STRAORDINARIA<br />
IMPORTANZA CHE DARÀ RISPOSTE CON-<br />
CRETE ALLE TANTE FAMIGLIE CHE ATTEN-<br />
DONO DA TEMPO LA LUCE IN FONDO AL<br />
TUNNEL” - NOTA DI SMACCHI (PD)<br />
Perugia, 16 aprile 2013 - “Aiuti per più di 5 milioni<br />
di euro per aiutare a trovare nuova occupazione<br />
per oltre 1.500 dipendenti del gruppo ex<br />
Merloni: è questa la notizia che è giunta oggi da<br />
Bruxelles, dove il Parlamento europeo ha avviato<br />
l’iter del provvedimento che ora dovrà trovare<br />
concreta attuazione con la votazione in <strong>Consiglio</strong><br />
il prossimo 22 Aprile”. Così il consigliere regionale<br />
Andrea Smacchi (PD), che nell'esprimere<br />
“grande soddisfazione” sottolinea come i finanziamenti<br />
del Fondo Europeo di adeguamento alla<br />
globalizzazione, dedicati specificatamente al<br />
reinserimento nel mondo del lavoro, potrebbero<br />
“ridare nuova linfa ad una vertenza, che nonostante<br />
i contenuti dell’accordo di programma<br />
rischia di segnare il passo”. Smacchi parla di<br />
novità di straordinaria importanza che “seppur<br />
non direttamente collegata alle risorse già disponibili,<br />
può rappresentare l’avvio di una nuova<br />
fase nella quale agire fin da subito per rendere<br />
concretamente fruibili le ingenti risorse stanziate”.<br />
Secondo l'esponente del PD, “rimodulare<br />
l’accordo di programma ed allo stesso tempo<br />
spendere presto e bene le risorse messe a disposizione<br />
dalla UE, devono essere obiettivi simultanei,<br />
sui quali lavorare fin da subito. Sono certo –<br />
conclude Smacchi - che a breve conoscendo a<br />
fondo i dettagli per la fruizione di queste nuove<br />
importanti risorse, saremo in grado di mettere in<br />
campo un’azione sinergica in grado di dare le<br />
risposte che tante famiglie attendono da tanto<br />
tempo la luce in fondo al tunnel”.<br />
QUESTION TIME (6) – “SCONGIURARE LA<br />
CHIUSURA DEL PRESIDIO TELECOM 'CA-<br />
RING SERVICES TERNI'” - ALL'INTERROGA-<br />
ZIONE DI NEVI (PDL) L'ASSESSORE RIOM-<br />
MI ASSICURA IL MASSIMO IMPEGNO DELLA<br />
REGIONE<br />
Perugia, 17 aprile 2013 - “Quali misure la <strong>Regione</strong><br />
vorrà mettere in atto affinché si possa scongiurare<br />
la chiusura del presidio Caring Services di<br />
Terni che, secondo Telecom, rientrerebbe fra i<br />
siti che nel 2014 dovrebbero essere chiusi?”. Al<br />
capogruppo PdL, Raffaele Nevi, “preoccupato per<br />
la perdita di 40 posti di lavoro che riguardano<br />
famiglie del territorio e perché questo comporterebbe<br />
un ulteriore batosta economica per la città”,<br />
l'assessore regionale allo Sviluppo economico,<br />
Vincenzo Riommi ha assicurato che “la <strong>Regione</strong><br />
sta portando avanti iniziative di intesa con<br />
le istituzioni locali, oltre ad accompagnare il confronto<br />
sindacale. La Telecom – ha detto Riommi -<br />
ha deciso di raggruppare nell'ambito della divisione<br />
Caring Service l'insieme di attività prima<br />
frammentate in varie unità operative. Il piano di<br />
riorganizzazione prevede una razionalizzazione<br />
delle strutture e mette un limite, prima definito<br />
in 50 unità, ora in 46. Con questa operazione di<br />
riorganizzazione, Telecom oltre alla soppressione<br />
del nucleo di Terni prevede anche quella di Rieti<br />
e di Viterbo con integrale concentrazione dei<br />
servizi e dell'attività sull'area di Roma. In <strong>Umbria</strong><br />
– ha rimarcato l'assessore - si è già verificata<br />
una perdita di servizio (di fatto non esiste più il<br />
servizio 187). È quindi evidente che si sta prefigurando<br />
una sostanziale desertificazione della<br />
presenza Telecom nella nostra regione e quel<br />
poco che rimarrebbe avrebbe una funzionalità<br />
esterna a noi e di carattere diversificato. La Re-<br />
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