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Untitled - Consiglio Regionale dell'Umbria - Regione Umbria

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Economia/lavoro<br />

qualora detti interventi prevedano lavori in quota<br />

relativi alla copertura degli stessi e siano soggetti<br />

a permesso di costruire o a segnalazione certificata<br />

di inizio attività (Scia) in base alle disposizioni<br />

contenute nella legge regionale “1/2004”<br />

(Norme per l'attività edilizia). Nel testo vengono<br />

elencate le misure di prevenzione e di protezione<br />

permanenti da installarsi sulle coperture delle<br />

parti superiori degli edifici o in loro prossimità. In<br />

ogni caso, i dispositivi di ancoraggio e le linee di<br />

ancoraggio conformi alla Norma Uni En 795, nella<br />

versione in vigore al momento<br />

dell’installazione, sono considerati idonee misure<br />

di prevenzione e protezione. Sarà obbligatorio un<br />

elaborato tecnico della copertura, vale a dire un<br />

documento contenente indicazioni progettuali,<br />

prescrizioni tecniche, certificazioni di conformità<br />

ed ogni elemento necessario ai fini della prevenzione<br />

e della protezione dai rischi per la caduta<br />

dall’alto a cui sono esposti i soggetti che eseguono<br />

attività in quota riguardanti la copertura. Un<br />

tecnico abilitato attesterà il rispetto delle misure<br />

preventive e protettive indicate nel regolamento.<br />

L'assenza dell’elaborato tecnico o l'incompletezza<br />

dello stesso, ostano al rilascio del permesso di<br />

costruire o, nel caso di segnalazione certificata di<br />

inizio attività, impediscono il decorso del temine<br />

previsto ai fini del controllo da parte dello Sportello<br />

unico per le attività produttive e l'attività<br />

edilizia (Suape) cui fa riferimento la legge regionale<br />

“8/2011” (Semplificazione amministrativa e<br />

normativa dell'ordinamento regionale e degli enti<br />

locali territoriali) e determinano l'adozione di un<br />

provvedimento di divieto di inizio o di prosecuzione<br />

dei lavori. L’elaborato tecnico della copertura<br />

è consegnato al proprietario dell'edificio, che<br />

è tenuto a darne notizia ai soggetti che svolgano<br />

attività in quota nelle fasi successive di manutenzione<br />

dell'edificio, nonché a metterlo a loro<br />

disposizione, ed è tenuto a consegnarlo al nuovo<br />

proprietario, nel caso di trasferimento di proprietà.<br />

Negli edifici di nuova costruzione devono essere<br />

obbligatoriamente installati ancoraggi conformi<br />

alle norme Uni En 517 (ganci di sicurezza<br />

da tetto), installati permanentemente a parti<br />

strutturali di tetti inclinati per assicurare le persone<br />

e fissare i carichi oppure linee vita, formate<br />

da due o più punti di ancoraggio collegati tra loro<br />

da un cavo in acciaio inossidabile in tensione,<br />

conformi alla norma Uni En 795.<br />

CONCORDATO SANGEMINI: “SERVE UNA<br />

RISPOSTA SERIA E MENO BUROCRATICA<br />

DELLA LETTERA INVIATA DALL'ASSESSORE<br />

ROMETTI ALLA SOCIETA'” - NOTA DI NEVI<br />

(PDL)<br />

Perugia, 11 aprile 2013 - “L'annuncio improvviso<br />

ed inaspettato dell'avvio di una procedura di<br />

concordato in bianco per la Sangemini acque<br />

minerali, che fino a due mesi fa godeva invece di<br />

ottimistiche previsioni sullo sviluppo delle proprie<br />

attività, richiede un'azione politica ben più seria<br />

e meno burocratica di quella intrapresa dall'as-<br />

sessore Rometti che, con una lettera, chiede<br />

chiarimenti alla società”: lo afferma il capogruppo<br />

del Pdl in <strong>Consiglio</strong> regionale Raffaele Nevi.<br />

“E' necessario – secondo Nevi – istituire subito<br />

un tavolo di coordinamento con l'azienda e riferire<br />

prontamente al <strong>Consiglio</strong> regionale, per evitare<br />

che un'altra tegola pesante si abbatta sul sistema<br />

economico ternano, gravato più di altri<br />

dalla crisi economica e già alle prese con le difficoltà<br />

provocate dalle multinazionali. In questo<br />

momento – conclude - è importante dare una<br />

risposta alla preoccupazione di chi vive nel territorio<br />

compreso fra Montecastrilli, Acquasparta e<br />

Sangemini”.<br />

RIUSO E RICICLO: “LA GIUNTA SI IMPEGNI<br />

A FAVORIRE AZIONI CHE CONTRIBUISCANO<br />

ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ED E-<br />

CONOMICA” - UNA MOZIONE DI GORACCI<br />

(COMUNISTA UMBRO)<br />

Il consigliere regionale Orfeo Goracci (Comunista<br />

umbro) ha presentato una mozione con la quale<br />

si impegna la Giunta regionale ad attivare azioni<br />

positive che favoriscano il riuso e riciclo degli<br />

oggetti di consumo, per ridurre il volume dei<br />

rifiuti, favorire la sostenibilità ambientale e fornire<br />

una risposta a stati di bisogno e a richieste<br />

lavorative dei soggetti più deboli.<br />

Perugia, 12 aprile 2013 - Riuso e riciclo degli<br />

oggetti di consumo per ridurre il volume dei rifiuti,<br />

favorire la sostenibilità ambientale e fornire<br />

una “risposta a stati di bisogno e sofferenza e a<br />

richieste lavorative in particolare nei confronti di<br />

soggetti più deboli e svantaggiati come persone<br />

senza reddito e giovani”. Questi i punti centrali<br />

contenuti in una mozione del consigliere regionale<br />

Orfeo Goracci (Comunista umbro) con cui si<br />

impegna la Giunta regionale ad intraprendere<br />

azioni conseguenti. Secondo Goracci, riciclare è<br />

oggi un “imperativo categorico”, se si vuole prevenire<br />

l'inquinamento e attenuare i danni della<br />

crisi: “Troppo spesso – spiega - finiscono in discarica<br />

oggetti che potrebbero sollevare il bilancio<br />

di un'intera famiglia. Alla luce di ciò un primo<br />

passo verso un mondo 'nuovo' è quello del riuso,<br />

della cultura basata sul principio delle 3 R: ridurre,<br />

riusare, riciclare. Questo obiettivo, indicato<br />

dalla Comunità Europea, sta prendendo piede un<br />

po' ovunque, sotto la spinta di una crisi che non<br />

accenna a regredire. In alcune città, particolarmente<br />

illuminate come Amsterdam – spiega Goracci<br />

-, già dalla seconda metà degli anni '70 i<br />

mobili e gli elettrodomestici funzionanti di cui ci<br />

si voleva disfare venivano conferiti in giorni particolari<br />

in una grande piazza centrale, dove le<br />

persone che ne avevano bisogno avevano a disposizione<br />

un certo numero di ore per prenderli<br />

prima che passasse il camion della nettezza urbana<br />

a portarli via. Abitudine civilissima – sottolinea<br />

- che permette ad ampie fasce della popolazione<br />

di arredare la casa senza spendere un<br />

euro”. Il consigliere regionale ricorda poi che<br />

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